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Il fenomeno del 5 novembre

Lorenzo, il cacciatore di aurore: «Ecco perché l'abbiamo vista così a Sud»

A sinistra l'aurora boreale vista dal Polesina (foto BPP Meteo), a destra Lorenzo Mirandola
A sinistra l'aurora boreale vista dal Polesina (foto BPP Meteo), a destra Lorenzo Mirandola
A sinistra l'aurora boreale vista dal Polesina (foto BPP Meteo), a destra Lorenzo Mirandola
A sinistra l'aurora boreale vista dal Polesina (foto BPP Meteo), a destra Lorenzo Mirandola

Domenica nel tardo pomeriggio è comparsa nel nord Italia l'aurora boreale, fenomeno estremamente raro alle nostre latitudini. Tra le 18 e le 19, orario di massima visibilità, il cielo si è tinto di rosso e di viola sulle Alpi e in molte altre zone, oltre una certa altitudine, del nord. 

Abbiamo chiesto quindi a Lorenzo Mirandola, il “cacciatore di aurore boreali” di Bovolone (qui la sua storia), di spiegare le origini di questo fenomeno. 

Lorenzo, com’è stato possibile che l’aurora boreale si sia vista fino in Veneto?
L’aurora è stata visibile in tutta l’Europa centrale fino al sud Italia grazie all’arrivo di tre espulsioni di massa coronale che sono state emesse dal sole il primo novembre. 
Le espulsioni di massa coronale sono derivate da un’eruzione di filamento del sole con densità di particelle di plasma nel campo magnetico interplanetario, che è arrivato a 60 particelle per centimetro quadrato (in una giornata normale si hanno tra le 2 e le 10 particelle per centimetro cubo).

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Come funziona concretamente?
Queste espulsioni di massa coronale quando colpiscono il campo magnetico terrestre possono essere orientate positivamente (verso nord) o negativamente (verso sud), il campo magnetico terrestre nella parte rivolta verso il sole è orientato positivamente (nord). 
Ora immaginate se avete due calamite orientate nello stesso verso, le avvicinate e non possono connettersi nella parte frontale, lo stesso avviene tra i due campi magnetici, terrestre e solare. Invece se il campo magnetico solare che ci arriva è orientato verso sud (negativo) allora avviene una riconnessone magnetica e più è negativo e più a lungo rimane negativo, più a sud si può vedere l’aurora boreale. Ieri è rimasto negativo per molte ore e con valori che hanno raggiunto -30 nT (nano Tesla).

 

La story di Lorenzo Mirandola
La story di Lorenzo Mirandola


È vero che l’aveva previsto?
Sì, l’ho pubblicato anche in una storia su Instagram domenica pomeriggio. L’ho previsto quando è arrivata la prima espulsione di massa coronale, seguita poi da una seconda e poi da una terza molto più forte. 
Quando l’intensità campo magnetico è salita a 42 (Bt) ho capito che sarebbe stato possibile vederla molto a sud, probabilmente anche in Italia, e me lo ha confermato il fatto che il valore Bz, ovvero l’orientazione del campo magnetico, è sceso ed è rimasto a negativo per così tanto tempo.

Manuela Trevisani

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