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Mondo

Vuoi scalare il Monte Bianco? Necessaria una cauzione di 15mila euro per i soccorsi

Monte Bianco, il versante francese
Monte Bianco, il versante francese
Frana sul Cervino

Decine di "pseudo alpinisti" ignorano la raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter a causa delle importanti cadute di pietre di «giorno come di notte» legate alla siccità. Così, ad un mese dalla strage della Marmolada (dove il 3 luglio hanno perso la vita anche sette vicentini) il sindaco di Saint-Gervais, comune francese su cui si trova l'itinerario di salita, ha stabilito che chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione da 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari «al costo medio dei soccorsi» e 5 mila euro per «le spese di sepoltura della vittima». «È inaccettabile - scrive - che sia il contribuente francese a pagare questi costi». «Pericolo di morte» ha scritto in un post, qualche giorno fa, il sindaco Jean-Marc Peillex. Le guide alpine francesi hanno già sospeso l'ascensione lungo questo itinerario considerato, meno impegnativo rispetto alle altre vie di salita e per questo più frequentato.

In Italia, chiude temporaneamente il principale itinerario di salita al Cervino dal versante valdostano dopo che ieri si è staccata una frana di pietre e rocce e 13 persone sono state evacuate in elicottero. «Stiamo emettendo l'ordinanza di chiusura momentanea della via normale italiana in quanto dobbiamo verificare con i geologi la frana che c'è stata ieri sulla Cresta del Leone», spiega il sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz. Dal 20 luglio scorso le guide alpine hanno deciso di sospendere le ascese lungo questo itinerario per il rischio di crolli legato alla siccità

 

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