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Attacco a Barcellona

Il duro risveglio
di Marta
«Dov'è Luca?»

L'Hospital del Mar di Barceloneta dove è ricoverata Marta
L'Hospital del Mar di Barceloneta dove è ricoverata Marta
Alfano a Barcellona: «Nessuna data per il rientro delle salme» (MUTTERLE)

BARCELLONA (SPAGNA). Marta ha saputo che il suo Luca non c’è più verso le 11 di ieri, dalla voce strozzata e cauta di mamma Roberta. Poco prima, Simone Russo, il padre dell’ingegnere di 25 anni, aveva fatto il riconoscimento della salma nel vicino obitorio, seguito al test del Dna per fugare ogni dubbio. Era arrivato davanti al centro ospedaliero già alle 5 di mattina. Non aveva chiuso occhio. Voleva vedere suo figlio. Da quando era atterrato a Barcellona 12 ore prima per l’uomo non aveva importanza nient’altro. Una volta chiuse le pratiche più dolorose della sua vita, è andato da Marta: la sua seconda priorità. È stato a quel punto che mamma Roberta ha deciso che adesso sua figlia doveva sapere. «Non si era ancora resa conto del tutto - racconta -. La verità di quanto successo per lei era troppo dura da accettare, qualche volta chiedeva ancora di lui. Perché certe cose diventino vere delle volte bisogna proprio pronunciarle. E io le ho pronunciate». Il viso della giovane si è coperto delle lacrime della consapevolezza più dannata. Gli psicologi le sono sempre accanto, quando necessario i medici le somministrano qualche calmante, per permetterle di accusare il colpo nel modo più graduale e indolore possibile. Sta cominciando a ricordare stralci dei momenti della tragedia. «Ha detto che stavano attraversando la strada, diretti a un punto informazioni che stava proprio dall’altra parte. Poi sarebbero andati in albergo. All’improvviso sono stati colpiti da qualcosa, lei si è ritrovata a terra. La dinamica non è ancora chiara. Sebbene Luca fosse accanto a lei, per lui è andata molto peggio. Subito dopo sono stati soccorsi da qualcuno che prima li ha portati a bordo strada, poi sono stati divisi. Lei è stata accompagnata dentro un negozio per stare più al sicuro, Luca in un altro. Da qual momento ha perso ogni sua traccia». Secondo le prime ricostruzioni sembra che il giovane bassanese non sia morto sul colpo. Come spiega la mamma di Marta «i medici non hanno ancora fornito questa informazione nemmeno a suo padre». I tempi del rientro della salma non si conoscono ancora, i famigliari dei due giovani bassanesi stanno pensando all’ipotetico rientro insieme.

Francesca Cavedagna

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