Nuova stretta all'orizzonte per contrastare l'impennata di contagi e la diffusione delle varianti, a partire da quella inglese. Per il governo è iniziata una settimana di vertici e decisioni. Diverse le ipotesi sul tavolo, ma al momento non c'è ancora nulla di ufficiale.
Di certo, si va verso regole più drastiche rispetto a quelle varate con il nuovo Dpcm del 6 marzo. «Sulla base dei dati mi aspetto che nelle prossime settimane l'impatto delle varianti possa far crescere ancora la curva, mi aspetto regioni che possono andare verso la zona rossa. Mi aspetto che le ordinanze possano essere ancora di natura restrittiva», aveva detto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza.
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In vista di Pasqua appare quasi scontata la proroga del divieto di spostamento tra regioni, che scade il 27 marzo. Ma si pensa anche ad un innalzamento delle restrizioni, come avvenne nel periodo di Natale. C'è l'idea, ad esempio, che il coprifuoco, ora fissato tra le 22 e le 5, possa essere anticipato di due o tre ore. E mentre diversi governatori sono in pressing affinché le scuole vengano chiuse in tutta Italia, prende corpo anche l'eventualità di una chiusura dei negozi almeno dove si pratica già la didattica a distanza. Tra le ipotesi più drastiche vi è anche quella di una "super zona rossa" che di fatto riguarderebbe buona parte del Paese, con possibili eccezioni per le poche aree (come la Sardegna) con un tasso del contagio meno preoccupante.
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