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Italia

Capitano di Marina arrestato: «Documenti segreti ad un ufficiale russo». L'Italia espelle due funzionari, per Mosca «gesto estremo»

Aggiornamento Ore 16. L'ufficiale della marina militare italiana arrestato dai carabinieri del Ros, dopo essere stato fermato assieme ad un ufficiale delle forze armate russe, è Walter Biot (questo il suo nome secondo quanto apprende l'Ansa da fonti inquirenti). Entrambi sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato.

L'intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, che sono stati sorpresi, in un parcheggio a Roma, mentre l'ufficiale italiano cedeva all'altro dei documenti "classificati" di natura militare in cambio di soldi. Si tratta di copie di documenti che erano all'attenzione dello Stato Maggiore della Difesa. Biot fotografava documenti classificati dal monitor del computer e li scaricava su una pennetta da consegnare al militare dell'esercito russo. I documenti riguarderebbero i sistemi di telecomunicazione militare. 

Cinquemila euro in contanti, è quanto il militare dell'esercito russo avrebbe dato al capitano di fregata in cambio dei documenti. Nei confronti del militare italiano, attualmente detenuto, l'accusa è di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, diffusione di notizie di cui è vietata la divulgazione. La Procura militare di Roma aprirà oggi formalmente un fascicolo d'inchiesta.

 

La decisione delle autorità italiane di espellere di due funzionari russi ha avuto un impatto negativo sulle relazioni italo russe. Lo ha detto il presidente della commissione della Duma per gli Affari Internazionali Leonid Slutsky. «La "spiomania" è arrivata anche in Italia. L'espulsione dei diplomatici è un passo estremo: un tale gesto non corrisponde ad un alto livello di relazioni bilaterali e, purtroppo, imporrà la sua impronta negativa sul dialogo russo-italiano».

La cessione di documentazione classificata da parte di un ufficiale italiano a un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza in Italia «è un atto ostile di estrema gravità per il quale abbiamo assunto immediatamente i provvedimenti necessari». Lo ha detto il ministro Di Maio durante una comunicazione al Senato. 

 

Ore 11.30. Un capitano di fregata della Marina Militare Italiana è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo essere stato fermato assieme ad un ufficiale delle forze armate russe: entrambi sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato. L'intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, che sono stati sorpresi in un parcheggio a Roma mentre l'ufficiale italiano cedeva all'altro dei documenti "classificati" in cambio di soldi. Si tratta di copie di documenti che erano all'attenzione dello Stato Maggiore della Difesa. La posizione del cittadino straniero è tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico. 

In relazione all'operazione condotta dai carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, la Farnesina ha reso noto che il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato questa mattina l'ambasciatore della Federazione Russa Sergey Razov.

 

 

 

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