Dalla distanza tra gli ombrelloni ai box in plexiglass, dagli ingressi scaglionati a spiagge disinfettate periodicamente. Il tema dell'estate al mare si fa largo nel dibattito nazionale. «Andremo al mare questa estate, stiamo lavorando perché sia così», aveva detto nei giorni scorsi il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi.
Ma come sarà quest'anno l'estate degli italiani? In attesa delle linee guida del governo, imprenditori ed esperti stanno già immaginando possibili scenari. Difficilmente si potrà viaggiare all'estero, tra voli bloccati o quarantena obbligatoria per chi entra in alcuni Paesi. Più probabile il turismo in Italia, soprattutto verso le secondo case o le località più vicine a dove si vive. E per chi vorrà andare al mare, le regole per gli stabilimenti balneari saranno stabilite a livello nazionale.
Diverse le ipotesi al vaglio, tra cui l'introduzione della prenotazione obbligatoria o degli accessi scaglionati in base all'età. La sabbia potrebbe essere disinfettata periodicamente e le distanze tra gli ombrelloni aumentate, mentre chi si allontana lo potrà fare solo indossando la mascherina. Ma c'è anche chi si è spinto oltre, come nel caso di un'azienda modenese che ha progettato dei box in plexiglass per prevenire il contagio da coronavirus.
I bagnini di Rimini, però la pensano in maniera opposta e sostengono che senza vaccino la stagione non parte. E poi definiscono «follia» l'idea di creare dei box in plexiglass tra gli ombrelloni. «Sono delle follie che ci indignano: sparate estemporanee di qualcuno che vuole farsi pubblicità quando ora i problemi sono ben altri». È lapidario Mauro Vanni, presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud che riunisce la gran parte degli stabilimenti balneari della città romagnola, nel definire la proposta che circola ultimamente di box in plexiglass per gli ombrelloni. Proposte fatte «senza aver consultato le categorie - aggiunge Vanni - di gente che non sa neanche di che cosa parla. Chiunque conosca il turismo balneare sa benissimo che è improponibile chiudere una persone dentro un box di plexiglass sotto il sole d’estate quando ci sono 40 gradi». Non si tratta dell’unica proposta giunta alle orecchie dei "bagnini" riminesi. Ci sono anche i tunnel igienizzanti attraverso cui le persone possono passare e gli erogatori lungo le pedane che spruzzano soluzioni disinfettanti. «Sicuramente - conclude il presidente - se ci saranno obblighi o situazioni in cui la categoria si potrà muovere per agevolare il turismo, le nostre organizzazioni sapranno dare le indicazioni giuste».