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Italia

Schiacciato dal tornio, muore operaio di 49 anni

Foto Ansa
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Ennesima tragedia sul lavoro. Un operaio di 49 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da un'enorme fresa industriale all'interno di una fabbrica di Busto Arsizio (Varese). L'infortunio mortale è avvenuto alle 9.40. L’uomo è morto all’ospedale di Legnano dove era trasferito con l'elicottero e dove era arrivato in gravi condizioni. 

 

Solo due giorni fa, in provincia di Prato, era morta una giovane operaia di 22 anni, rimasta intrappolata in un orditoio in una fabbrica tessile. 

 

«Siamo dall'inizio dell'anno in una situazione in cui una persona al giorno sta morendo sul lavoro. Questo è perché non ci sono abbastanza controlli, non c'è abbastanza attenzione e non si considera la sicurezza sul lavoro un vincolo, ma un costo». Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Uno Mattina annunciando che parlerà di sicurezza sul lavoro nell'incontro di questo pomeriggio a palazzo Chigi sul recovery plan. «Credo che sia assolutamente necessario che vengano fatte assunzioni nei servizi di medicina del lavoro per fare i controlli», dichiara Landini aggiungendo che «nel 2009 c'erano in Italia circa 5 mila addetti nei servizi ispettivi delle unità sanitarie locali, oggi sono 2 mila così come anche gli ispettorati del lavoro si sono ridotti». Parlando della morte dell'operaia tessile 22enne Luana D'Orazio, Landini aggiunge «se vogliamo evitare che succedano altre tragedie, abbiamo bisogno che si investa in questa direzione, di fare molta formazione e introdurre il diritto che in ogni luogo di lavoro ci sia un lavoratore che possa fare, come dice la legge, il rappresentante alla sicurezza». Landini ricorda anche la proposta dei sindacati di istituire «una patente a punti» per le imprese per la qualità e la sicurezza.

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