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Le misure

Nuovo Dpcm, le Regioni: «Noi esautorati». Conte: «Restare uniti per uscire dalla pandemia»

AGGIORNAMENTO ORE 11  «Le differenti opinioni e la diversità di vedute non devono minare il nostro costante sforzo di sorreggerci gli uni con gli altri. Dobbiamo ribadirlo forte, oggi, nel Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, di fronte a una comunità di donne e uomini che, come è stato in passato, con impegno e sacrifici è naturalmente votata a perseguire l’interesse generale. Esiste un solo modo per uscire da questo periodo drammatico: restare uniti. Sempre». Così il premier Giuseppe Conte su fb in occasione del 4 novembre.

 

ORE 00.40 - Conte firma nuovo Dpcm. Il presidente del Consiglio, a quanto si apprende, ha firmato il nuovo Dpcm sulle misure restrittive anti-Covid. Il testo sarà pubblicato in Gazzetta nelle prossime ore.
L'impianto del Dpcm «resta quello», sottolineano fonti qualificate di governo. Resta, quindi, il regime differenziato che divide l'Italia in tre fasce di rischio contagio a seconda dei 21 parametri elencati nel testo.

 

ECCO LA BOZZA DEL NUOVO DPCM

 

Misure in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre: «Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020». È quanto si legge nella bozza del Dpcm 

Coprifuoco dalle 22 alle 5«Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi». È quanto si legge in una prima bozza, ancora provvisoria, del Dpcm che il governo discute con le regioni prima del varo.

Stop spostamenti in aree scenari 3 e 4:  Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di "elevata gravità" e quelle nelle quali ci sono situazioni di "massima gravità" - «è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori». È quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm secondo il quale il provvedimento - che sarà adottato con ordinanze del ministro della Salute - può riguardare intere «Regioni o parti di esse». La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti «all’interno dei medesimi territori», dunque a livello comunale e provinciale. 

In zone rosse stop a tutti gli spostamenti: Nelle zone rosse si potrà uscire di casa solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», nonché per tutti quegli spostamenti «strettamente necessari» ad accompagnare i bambini a scuola. Lo prevede la bozza del Dpcm consegnata agli enti locali. Il comma 4 dell’articolo 1 ter, alla lettera A, afferma che «è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita» dalle «Regioni o parti di esse» che si trovano nelle zone rosse «nonché all’interno dei medesimi territori». Nelle stesse zone, viene sottolineato da fonti di governo, restano aperte «industrie, artigianato, edilizia e servizi», oltre alle scuole elementari e alla prima media.

In zone rosse chiusi anche i negozi: Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. Lo prevede la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. «Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari». Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l’attività motoria «in prossimità della propria abitazione» e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva «esclusivamente all’aperto e in forma individuale». Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza» salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. 

In zone rosse chiusi anche parrucchieri e estetistiNiente possibilità di andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’estetista nelle zone rosse. È quanto prevede la bozza di Dpcm per le aree in «caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto», dunque quelle inserite nello scenario 4. «Sono sospese - si legge - le attività inerenti i servizi alla persona»

In zone rosse anche seconda e terza media in Dad: Nelle zone rosse anche per i ragazzi della seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza. Lo prevede la bozza del Dpcm che il premier firmerà nelle prossime ore. «Ferma la possibilità di svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia...e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza».
In tutte le altre zone il Dpcm conferma invece quanto annunciato dal premier alla Camera: scuola in presenza per infanzia, elementari e medie e Dad per le superiori: «le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica...in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata».

In zone rosse attività motoria vicino a casa: Nelle zone rosse, quelle cioè caratterizzate «da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto», la bozza del Dpcm prevede la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all’aperto. È solo consentito «svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo» di mascherine. Si può inoltre svolgere «attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale».

Smart working ai livelli massimi: Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale: è quanto prevede la bozza dell’ultimo Dpcm. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza) dovranno assicurare «le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato» e «con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione». Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. La bozza di Dpcm contiene anche la «forte raccomandazione» dell’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.

Misure d'intesa con le Regioni valide 15 giorni: Le «ulteriori misure di contenimento del contagio» nelle Regioni, o in parte di esse, che ricadono nello scenario di rischio 3 o nello scenario di rischio 4 entrano in vigore «con ordinanza adottata dal Ministro della salute d’intesa con il presidente della Regione interessata». La verifica del minsitero della Salute dei presupposti che pongono una Regione nello scenario 3 («elevata gravità e livello di rischio alto») o nello scenario 4 («massima gravità e livello di rischio alto») avviene con «frequenza almeno settimanale». Le ordinanze «sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto», si legge ancora nella bozza.

Trasporti pubblici, capienza al 50%: La bozza del nuovo Dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito «un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento»; ciò con esclusione, però, del «trasporto scolastico dedicato».

Stop concorsi tranne per personale sanità: È prevista la «sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile». Lo prevede la bozza del Dpcm in discussione tra Governo e Regioni.
Lo stop ai concorsi era stato previsto dal governo in una prima bozza del Dpcm del 24/10 salvo stralciare il comma successivamente, su richiesta delle Regioni.

Conferma chiusura centri commerciali nei weekend«Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati».

Chiusi musei, mostre, bingo e casinò: La bozza del nuovo Dpcm prevede la sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente. Inoltre, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

Stop alle crociere: Al fine di contrastare il diffondersi del coronavirus, la bozza del nuovo Dpcm prevede lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il provvedimento, in vigore dalla data di adozione del decreto, fa salve le crociere in atto entro l’8 novembre. È inoltre consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta "inoperosa".

 

ORE 22 -  «Destano forti perplessità e preoccupazione le disposizioni che comprimono ed esautorano il ruolo e i compiti delle Regioni e delle Province autonome, ponendo in capo al Governo ogni scelta e decisione sulla base delle valutazioni svolte dagli organismi tecnici». È quanto si legge nella lettera inviata dal presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, al premier Conte e ai ministri Speranza e Boccia dopo il confronto sullo schema del nuovo Dpcm. Secondo le Regioni è «indispensabile instaurare un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi» delle aree a rischio.

 

ORE 21 - C’è anche la richiesta di misure per il contenimento del Coronavirus omogenee in tutto il territorio nazionale fra le osservazioni delle Regioni alla bozza di Dpcm. C’è inoltre la richiesta che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatto in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali. E poi un decreto con indennizzi per le categorie economiche da presentare contestualmente al Dpcm, congedo parentale e riconciliazione e ancora esenzione 2020-21 dei tributi per tutte le attività economiche soggette a provvedimenti di chiusura.

 

ORE 18.50 - È stata sospesa la riunione tra governo, regioni province e comuni sul nuovo Dpcm che dovrà essere varato nelle prossime ore. Dopo aver ricevuto la bozza del testo, i presidenti di regione hanno chiesto una sospensione per valutarlo.

 

ORE 16.30 - Il governo sta limando il testo definitivo del dpcm che sarà oggetto del confronto finale con le regioni previsto alle 17. È quanto si apprende in ambienti dell’esecutivo.

La scuola sarà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse. È quanto prevede - si apprende da fonti di governo - il testo del Dpcm che alle 17 sarà oggetto del confronto con le Regioni. Nella maggioranza si sarebbe raggiunta l’intesa sulle altre misure nazionali, dalla chiusura dei centri commerciali nei week end allo stop ai musei e alle mostre, fino alle limitazioni alla mobilità da per e per le Regioni in fascia rossa. Sul coprifuoco, si apprende dalle stesse fonti, sarà il premier Giuseppe Conte a dire l’ultima parola: l’orario "balla" tra le 21 e 22 per tutta Italia.

 

Non c'è ancora, dunque, il testo del nuovo provvedimento, ma il premier Conte già ieri aveva anticipato le principali misure che verranno adottate a livello nazionale: didattica a distanza al 100 per cento alle superiori, limiti agli spostamenti tra regioni a rischio, centri commerciali chiusi nel fine settimana e nei giorni festivi, stop a musei e sale scommesse, capienza ridotta al 50 per cento per quanto riguarda il trasporto pubblico. 

 

ORE 12 - Il governo accelera e ha convocato le Regioni per un nuovo vertice (inizialmente previsto per le 15.30, poi slittato alle 17). Entro stasera è attesa la firma del Dpcm da parte del premier Conte e la successiva pubblicazione in Gazzetta che renderà immediatamente operative le misure.

Il tentativo che si sta facendo, come ha spiegato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ai microfoni di Radio anch'io su Rai Radio 1, è non paralizzare il Paese: non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, «un lockdown light». «È abbastanza complicato - ha spiegato Zampa - cercare di fare una misura sartoriale basata su zone, è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è non paralizzare il paese, voglio che sia chiaro. Non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, light».

 

(fonte Ansa)
(fonte Ansa)

 

Come anticipato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso dei suoi interventi a Camera e Senato, saranno tre aree e tre scenari di riferimento, oltre a parametri precisi, a guidare le decisioni del ministero della Salute che, con ordinanze mirate, potrà includere una determinata Regione in una delle tre fasce di rischio con relative misure di restrizione anti-pandemia. Si terrà conto anche dell’indice di trasmissibilità Rt.

In pratica, ci sarà un’area riservata alle Regioni a rischio alto, di scenario 4, con le misure più restrittive; una seconda area, con Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive; infine ci sarà una terza area con le restanti regioni, con rischio minore. Nella cosiddetta zona rossa sono state inserite LombardiaPiemonte Calabria (ma potrebbero rientrare anche Alto Adige e Valle d'Aosta).

 

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