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Nuove regole dal 1° settembre

Il Green pass diventa necessario su treni, bus e aerei. Obbligatorio per insegnanti e personale scolastico

Dal primo settembre obbligo Green pass per i trasporti, protesta no vax

Obbligo di Green pass per salire sui mezzi pubblici, su aereo, treno, bus, navi e traghetto. Necessario anche per il personale che lavora nella scuola e nell’università e per gli studenti dei diversi atenei. Si allargano ulteriormente gli ambiti nei quali è richiesta la certificazione, con nuove misure che si aggiungono a quelle che erano già state stabilite nel decreto del 6 agosto scorso: allora ne era stata stabilita l’obbligatorietà per mangiare nei ristoranti e nei bar al chiuso, andare al cinema, a teatro o a una mostra, assistere a gare ed eventi sportivi, allenarsi in piscina e palestra, rilassarsi in una spa, partecipare a sagre, fiere, convegni e congressi, svagarsi in parchi divertimento, entrare in sale gioco e casinò, partecipare a concorsi pubblici o a attività al chiuso di centri culturali e ricreativi.

 

COME SI OTTIENE. Il Green pass, vale la pena ricordarlo, si può ottenere dopo la somministrazione della prima dose di vaccino: viene generato dal quindicesimo giorno successivo ed è valido per nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Può essere rilasciato anche se si è guariti dall’infezione da Sars-CoV-2 e in questo caso la validità è di sei mesi, o se si è effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, ed è utilizzabile per le 48 ore successive. Anche se si possiede il Green pass, la mascherina dove prevista va sempre indossata e il distanziamento mantenuto.

 

TRENI E BUS. Dal primo settembre la certificazione verde sarà richiesta per viaggiare sui mezzi pubblici, ad esclusione dei minori di 12 anni e di chi non può vaccinarsi per motivi di salute: a fare la differenza sarà la media-lunga percorrenza rispetto alla breve. Per i treni, l’obbligo riguarda solo Intercity, Intercity Notte e Alta Velocita (cioè tutte le Frecce e l’Alta velocità di Italo) mentre non viene richiesto il Green pass per i treni regionali, anche se questi effettuano servizio a cavallo tra regioni. Anche per gli autobus la distanza percorsa farà la differenza: la certificazione sarà obbligatoria per quei mezzi che svolgono un servizio «in modo continuativo o periodico», si legge nel decreto, su un percorso che collega più di due regioni. L’obbligo riguarderà anche gli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente mentre l’accesso sarà libero senza green pass per il trasporto locale: metropolitane, bus urbani e regionali sono esclusi dalle nuove regole introdotte dal decreto.

 

Dal primo settembre obbligo Green pass per i trasporti, protesta no vax

 

NAVI E AEREI. La misura va a toccare anche navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale: per accedere sarà necessaria la certificazione, non servirà se il traghetto collega due luoghi della stessa regione. Unica eccezione riguarda i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina: se si passa da Sicilia a Calabria (o viceversa) non serve esibire il pass. Infine l’aereo, dove lunga o breve distanza non farà differenza: la novità è che per tutti i voli nazionali sarà obbligatorio il Green pass, quindi servirà aver ricevuto almeno una dose di vaccino o essere guariti dal Covid oppure aver effettuato un tampone con risultato negativo. Per i voli in Europa era già necessario, ma in Ue a differenza dell’Italia una sola dose di vaccino non basta: per muoversi da un Paese all’altro è necessario aver concluso da quattordici giorni il ciclo vaccinale. Fuori dall’Ue, invece, le regole cambiano da Stato a Stato.

 

SCUOLA - Insegnanti, bidelli, personale tecnico e amministrativo, segretari, dirigenti scolastici, in sintesi tutto il personale delle scuole statali, paritarie e non paritarie, sarà obbligato sempre dal primo settembre a esibire il Green pass. Solo i soggetti fragili avranno diritto a tamponi gratuiti a carico del ministero dell'Istruzione. Per tutti gli altri, in mancanza di certificazione verde, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata scatterà la sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio. Su questo punto il decreto del Governo è chiaro: «Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso». Il personale assente sarà sostituito da supplenti. Nessun obbligo di Green pass invece per gli studenti: quelli con più di sei anni dovranno come lo scorso anno indossare la mascherina e resta vietato andare a scuola con febbre superiore ai 37,5 gradi.

 

UNIVERSITÀ - Per il personale degli atenei vale lo stesso obbligo dei dipendenti scolastici. Il Green pass sarà richiesto anche agli studenti universitari che parteciperanno alle lezioni in presenza. Controlli e verifiche sul rispetto di queste prescrizioni «dovranno essere svolte a campione con le modalità che ogni ateneo individuerà», si legge in una nota del ministero dell'Università e della Ricerca.

 

F.L.

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