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L'esplosione alla centrale

La strage di Suviana: le vittime sono 7. Zaia: «Due feriti e un morto, bilancio terribile per il Veneto»

L'incidente, al bacino artificiale nel Bolognese, è avvenuto sotto il livello dell'acqua
Esplosione centrale idroelettrica Suviana

Aggiornamento venerdì 12 aprile, ore 10.30

Dopo lunghe ed estenuanti ricerche sono stati trovati i corpi dei quattro dispersi che mancavano all'appello dopo l'esplosione avvenuta martedì 9 aprile nella centrale idroelettrica a Bargi, vicino al lago di Suviana, in provincia di Bologna. Il bilancio definitivo è quindi di sette morti e quattro feriti, di cui tre gravi. 

 

Suviana, chi sono le 7 vittime

Adriano Scandellari, 57 anni padovano, residente a Ponte San Nicolò (Padova). Era un lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. 

Paolo Casiraghi, milanese di 59 anni, dipendente della ditta Abb. Tecnico specializzato con tanta esperienza e la passione per l'Inter.

Alessandro D'Andrea, 37 anni, originario di Forcoli, in provincia di Pisa. Tecnico specializzato, lavorava per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano).

Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, in pensione da un anno si trovava a Suviana come consulente esterno. 

Pavel Petronel Tanase aveva 45 anni, era originario della Romania e dal 2000 risiedeva a Settimo Torinese. Sposato e padre di due gemelli di 14 anni. 

Mario Pisani, 73 anni, il più anziano. Originario del Tarantino, di San Marzano di San Giuseppe. Era un ex dipendente Enel e ora, probabilmente, era impegnato come consulente con la sua esperienza di esperto di impiantistica. Lascia la moglie, tre figli e cinque nipoti, da qualche anno risiedeva in un Comune del nord.

Vincenzo Franchina, 36 anni, ed era originario di Sinagra, un piccolo comune del Messinese che si è stretto nel dolore attorno a una famiglia molto riservata. Era padre da appena tre mesi e con sua moglie, una infermiera del Gaslini, viveva a Genova. Da poco avevano celebrato il primo anniversario di nozze.

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I feriti, tre ancora gravi

Sono ancora in condizioni critiche tre lavoratori feriti in seguito all'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi e ricoverati in diversi ospedali. In rianimazione, in prognosi riservata, all'ospedale Maggiore di Parma Stefano Bellabona, 54 anni, tecnico di Noventa Padovana, con ustioni su quasi la metà del corpo, sottoposto a terapie. Stazionarie le condizioni del paziente di 42 anni al Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle ferite riportate nella tragica esplosione. Il paziente rimane in prognosi riservata e continua a essere sedato e intubato. Ha gravi ustioni su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani. Il veneziano Sandro Busetto, 59 anni, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni. Dichiarato fuori pericolo di vita questa mattina il 35enne Jonathan Andrisano che è stato ricoverato al Sant'Orsola di Bologna. Ancora presto per parlare di dimissioni ma il giovane non rischia la vita.

 

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Ore 10.30

Recuperato il corpo dell'ultimo disperso

È stato recuperato il corpo dell'ultimo lavoratore disperso nell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana, in provincia di Bologna. Non è stato ancora ufficialmente identificato. Mancava all'appello il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo. Le vittime finora identificate erano sei.

Al lavoro, impegnati nelle ricerche, circa 200 persone, concentrate soprattutto al piano meno 9 dell'impianto, sotto il livello del lago, dove ieri sono state trovate tre vittime.

 

Ore 8

A Suviana sei morti, poca speranza per l'ultimo disperso

Si fa ancora più cupo il bilancio dell'esplosione alla centrale di Bargi sul lago di Suviana, nel Bolognese. Dopo quarantotto ore di ricerche sale a sei il conto delle vittime accertate: ieri, in mattinata, sono stati individuati due dei quattro tecnici ancora dispersi i cui corpi sono stati rinvenuti al piano meno 9. Vanno tristemente ad aggiungersi a quelli del 36enne Vincenzo Franchina di Sinagra nel Messinese, di Pavel Petronel Tanase, 45enne nato in Romania, di Settimo Torinese, e del 73enne Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe e di  Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò, a Padova. 

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La quinta, invece, Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, tecnico. In serata, poi, è stato individuato il corpo di Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa, dove ha abitato fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia.

Lo sforzo e l'impegno da parte di tutte le forze in campo è enorme. Lo scenario ricorda ai soccorritori le attività di ricerca e soccorso fatte con la Costa Concordia: l'ambiente è difficile, la visibilità è praticamente nulla, si opera al tatto ed ovviamente non si presta alle attività di ricerca che vanno avanti a oltranza, le ricerche vengono svolte anche con robot filoguidati dalla superficie, come ha spiegato Giuseppe Petrone, responsabile dei sommozzatori dei vigili del fuoco.

 

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Aggiornamento giovedì 11 aprile, ore 15.30

La quarta vittima identificata è il padovano Adriano Scandellari

È stata identificata la quarta vittima della strage di Suviana. Lo comunica la prefettura di Bologna. È Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò, a Padova, lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. La moglie è a Bargi. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro disperso, quinta vittima, non ancora identificato.

 

Ore 13

Ritrovate altre due vittime, il bilancio sale a 5 morti

I sommozzatori hanno individuato i corpi di due dei quattro dispersi. Il bilancio dell'esplosione sale così a 5 morti, mentre restano ancora due i dispersi. La quarta e la quinta vittima sono state individuate al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio, durante il punto stampa.

 

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Mercoledì 10 aprile, ore 12,30

Chi sono i lavoratori che mancano all'appello, c'è anche un padovano

I vigili del fuoco stanno lottando contro il tempo dei vigili mentre l'acqua continua a salire. Sono quattro le persone che mancano ancora all'appello, intrappolate tra acqua e macerie, dalle 15 di ieri.​​​​​​ Si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, milanese, dipendente della ditta Abb; Alessandro D'Andrea, il più giovane, 37 anni, originario di Pontedera, lavora per la Voith di Cinisello Balsamo; Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, è padovano, residente a Mestre, Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering, era a Suviana come consulente esterno.

Gli studenti scampati alla strage

Una sessantina di studenti delle scuole medie Muratori di Vignola sono scampati per un soffio alla tragedia del lago di Suviana. Tre classi di terza media infatti avevano da poco finito la loro visita alla centrale idroelettrica e avevano cominciato a fare merenda.

Esplosione alla centrale di Suviana, i vigili all'interno della struttura

 

ore 10,30

I vigili del fuoco: «Poche speranze di trovare vivi i dispersi»

«Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea». Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti. I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti.

 A quanto si apprende sono state portate all'ospedale Maggiore di Bologna le salme dei tre lavoratori morti ieri nell'esplosione che si è verificata nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. I corpi dei tre operai sono stati posti sotto sequestro dall'autorità giudiziaria in vista della probabile autopsia che verrà eseguita.

Sarebbe in pericolo di vita, secondo quanto appreso, uno dei cinque tecnici rimasti gravemente feriti nell'esplosione che si trova ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L'uomo ha ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

 

ore 9.15

Un veneziano tra i feriti

C’è un veneziano fra i feriti nell’incidente sul lago di Suviana, nell’impianto di proprietà di Enel Green Power. L'uomo è stato ricoverato al centro grandi ustionati di Pisa. Al momento restano quattro i dispersi, la le speranze di trovarli vivi sono poche. Dietro il dramma ci sarebbe la deflagrazione di una turbina. Sono nove le imprese al lavoro nel cantiere fra le quali la Impel Systems srl di Noventa Padovana.

 

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Martedì 9 aprile, ore 21.30

L'inferno nella centrale elettrica Enel del lago di Suviana, sull'Appennino bolognese si è scatenato intorno alle 14,30, quando una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero causando prima un incendio e poi l'allagamento del nono, con crollo di un solaio. Il bilancio (provvisorio) dell'esplosione e del successivo crollo è di tre morti, cinque feriti e quattro dispersi.

Sommozzatori dei vigili del fuoco partiti da Vicenza

L'incidente, al bacino artificiale nel Bolognese, è avvenuto sotto il livello dell'acqua: sul posto per partecipare alle operazioni di soccorso c'è anche la squadra del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco partiti da Vicenza.

 

 

Esplosione alla centrale idroelettrica: 3 morti, 4 dispersi e cinque feriti

Travolti almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne (uno era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società), che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale. In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati investiti dal soffitto crollato, prima che un tubo refrigerante della turbina allagasse l'ambiente.

Quattro persone risultano al momento ancora disperse, ma le ricerche andranno avanti per tutta la notte. Cinque invece sono gravemente ferite e ricoverate negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. Dal momento dell'esplosione sono intervenute dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori.
A queste si aggiungono due squadre specializzate nella ricerca sotto le macerie: dovranno operare fino a 40 metri sottoterra, su 70 di profondità della centrale, per recuperare i dispersi.

«Rischia di essere una delle tragedie sul lavoro più gravi della storia»

Sul posto, nella giornata più nera che la storia recente del lavoro italiano ricordi, anche carabinieri, polizia e Guardia di finanza. Per le istituzioni la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e i sindaci del territorio, oltre a quello metropolitano di Bologna Matteo Lepore: «Rischia di essere una delle tragedie sul lavoro più gravi della storia recente del nostro Paese», ha detto.

 

 

Il cordoglio del capo dello Stato, Sergio Mattarella

Al presidente della Regione Stefano Bonaccini è arrivato il cordoglio del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Adesso è il momento dei soccorsi poi però pretendiamo di sapere le cause, cosa è successo: davvero non è tollerabile che si possa morire così sul lavoro», ha detto Bonaccini. 

Il lavoro dei soccorritori proseguirà per tutta la notte

Il lavoro dei soccorritori proseguirà per tutta la notte e fin quando non saranno stati ritrovati tutti i dispersi, con le istituzioni locali che si sono attrezzate per sostenere i soccorritori.

Inevitabilmente verrà aperta un'inchiesta.

Esplosione alla centrale, Vigili del fuoco e soccorsi sul posto

 

Ore 16 

Esplosione a Suviana, tragico bilancio (provvisorio)

Tre morti, 4 dispersi e cinque feriti: è il tragico bilancio, ancora provvisorio, dell'esplosione avvenuta oggi (mercoledì 9 aprile) alla centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, in provincia di Bologna. La deflagrazione ha riguardato un trasformatore della centrale idroelettrica semi-sommersa del bacino artificiale. Sul posto il personale dell'Ausl con tre elicotteri, un'automedica, cinque ambulanze e quaranta vigili del fuoco. 

Secondo Marco Masinara, sindaco di Camugnano, erano in corso dei lavori alle turbine e all'interno della struttura si trovava il personale. L'incidente si è verificato sotto il livello dell'acqua

Meloni: «Terribile notizia»

«Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l'esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese», le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi».

 

 

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