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Italia

Domatore aggredito dalla tigre. Orfei: «È stato graziato». Le minacce sui social / IL VIDEO

Ivan dal letto dell'ospedale: «Tornerò a fare il domatore, con le tigri. Sono sicuro che se lei avesse voluto farmi del male, lo avrebbe fatto».

«Mio figlio è in ospedale, sta benissimo, uscirà domani molto probabilmente. Ha solo qualche ferita ma gli è andata bene. Gli sbagli in gabbia si pagano, come i movimenti sbagliati. La tigre che l'ha aggredito voleva solo giocare, lui gioca spesso con quell'animale. È stato graziato». Così all'Ansa Lino Orfei, papà di Ivan, il domatore 31enne del circo "Amedeo Orfei" aggredito da una tigre la sera del 29 dicembre durante una esibizione a Surbo (Lecce).

Il video dell'aggressione e l'augurio di morte sui social

Il momento dell'aggressione è stato ripreso con il cellulare da alcuni spettatori e le immagini sono diventate virali sul web. Alcuni utenti dei social gli hanno augurato di guarire e tanti, criticando l'utilizzo di animali nel circo, hanno auspicato la morte di Ivan. A loro Lino Orfei, anche lui domatore di tigri per anni, risponde: «Questi sarebbero gli animalisti? Non so. Dov'erano quando, a causa del lockdown, siamo stati fermi per otto mesi a San Michele Salentino? Nessuno di loro si è preoccupato di venire a dare da mangiare agli animali».

Il numero con le tigri, sottolinea infine Lino Orfei, «al momento è sospeso perché manca il domatore». E quando Ivan uscirà dall'ospedale, assicura suo padre, «faremo una riunione di famiglia e decideremo insieme cosa fare».

Ivan, il domatore ferito dalla tigre: «Non capisco tutta questa cattiveria»

La replica del figlio di Orfei, Ivan, dal letto dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce dove è ricoverato da quasi una settimana: «Tornerò sicuramente a fare il domatore, con le tigri. Lo farei anche stasera se non fossi ancora in ospedale». «È stata una semplice litigata di gelosia con lei che è una femminuccia», racconta. «Sono sicuro di una cosa - aggiunge - se lei avesse voluto farmi del male, lo avrebbe fatto sicuramente. Di questo ne sono certo. Una volta preso il polpaccio avrebbe potuto continuare benissimo, invece, non lo ha fatto». Il 31enne nelle prossime ore sarà dimesso.

«A quelli che mi hanno augurato la morte sui social, che ritengo persone stupide, neanche rispondo. Non capisco - afferma con amarezza il 31enne - tutta questa cattiveria». «Ai tanti che pensano che l'animale sia stato abbattuto, posso assicurare che non è cosi. Noi - conclude - stiamo facendo gli spettacoli tutti i giorni. Anche la tigre che, diciamo, mi ha aggredito, si fa vedere per dare un segnale al pubblico che sta con noi e sta benissimo».

 

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