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Italia

Covid, il "paziente 1" di Codogno all'Ironman. «Sarà la mia rinascita»

Mattia Maestri (Foto Facebook)
Mattia Maestri (Foto Facebook)
Mattia Maestri (Foto Facebook)
Mattia Maestri (Foto Facebook)

«Da tutta questa esperienza, dalla malattia, ho imparato a godermi molto di più quello che ho. È questo il messaggio che mi sento di dare alle persone: vivete la vita giorno per giorno, dedicatevi alle vostre passioni - che siano la famiglia, lo sport o il lavoro - non rimandate a domani quello che potete fare oggi». Lo spiega - in una intervista a La Repubblica pubblicata oggi - Mattia Maestri, 40 anni, il "paziente 1» di Codogno, il primo italiano a cui è stato
diagnosticato il Covid-19. 

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Con il suo ricovero in rianimazione e il tampone positivo, il 20 febbraio 2020, l’Italia - viene ricordato - entrò nel tunnel della pandemia. Oggi, oltre due anni e mezzo dopo, Maestri si prepara a partecipare ad Ironman 2022 - a Cervia (Ravenna), dal 15 al 18 settembre - «la più difficile gara di triathlon che esiste»: quasi quattro chilometri di nuoto, oltre 180 chilometri di bicicletta e una maratona completa (42,195 chilometri di corsa).

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Una sfida per la quale si sta allenando da un anno. «Sono sempre stato appassionato di sport e da tanto tempo avevo il pallino di partecipare ad Ironman - racconta -. È una gara che prevede un impegno non indifferente, è il tipo di triathlon più lungo e faticoso, non è uno scherzo. Ma dopo il Covid mi è venuta ancora più voglia di farlo. Di mettermi alla prova».

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