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Il nuovo Dpcm atteso lunedì

Covid, limitazioni per gli over 70 e centri commerciali chiusi nel weekend: le richieste delle Regioni

Possibili lockdown regionali
Limitare gli spostamenti degli over 70 è una delle ipotesi per contenere il virus
Limitare gli spostamenti degli over 70 è una delle ipotesi per contenere il virus
Limitare gli spostamenti degli over 70 è una delle ipotesi per contenere il virus
Limitare gli spostamenti degli over 70 è una delle ipotesi per contenere il virus

AGGIORNAMENTO ORE 15  Anziani over 70 a casa per proteggerli dal contagio da coronavirus, centri commerciali chiusi nel weekend, coprifuoco alle 18, stop agli sportelli per le scommesse in bar e tabaccherie, restrizioni alla mobilità regionale e tra regioni, chiusura delle scuole in base all’indice di contagiosità Rt locale (e didattica a distanza in tutta Italia forse anche per le medie): sono queste, secondo quanto riferito dai partecipanti, le principali misure proposte e discusse stamani al vertice tra il governo, rappresentato dai ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Autonomie), le Regioni, i Comuni e le Province in vista del prossimo Dpc, atteso tra domani e martedì. Boccia ha prospettato tra l’altro il rafforzamento della rete dei cosiddetti ’Covid Hotel’ per i positivi asintomatici che non possono stare in adeguato isolamento in casa.

 

 

ORE 12. È in corso in videoconferenza la riunione dei ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Affari regionali), convocata da quest’ultimo con i rappresentanti di Regioni, Comuni (Anci) e Province (Upi), al quale sta prendendo parte anche il presidente del Veneto Luca Zaia. Secondo quanto si apprende, per discutere le nuove misure che vengono valutate dal governo per contrastare la seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. Tra i governatori sono collegati, tra gli altri, Bonaccini (Emilia Romagna, presidente della Conferenza delle Regioni), Fontana (Lombardia) Fedriga (Friuli Venezia Giulia) Toti (Liguria), Toma (Molise) Emiliano (Puglia) De Luca (Campania) Tesei (Umbria), Marsilio (Abruzzo) Cirio (Piemonte), Giani (Toscana), secondo quanto riferito. Inoltre Antonio Decaro, presidente Anci, e Michele De Pascale (Upi).

 

SPOSTAMENTI. Limitare gli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del coronavirus: è una delle ipotesi prospettate da alcune regioni, in particolare, secondo quanto si apprende, Lombardia, Piemonte e Liguria, al vertice con i ministri Boccia e Speranza in vista del nuovo Dpcm.

 

Nel pomeriggio, alle 15.30, è convocata una nuova riunione di Conte con i capidelegazione, allargata ai ministri più direttamente interessati dalle questioni legate alla gestione della pandemia. Alle ore 17, all'incontro, si uniranno anche i capigruppo di maggioranza.

 

 

LOCKDOWN LOCALI. I governatori respingono l’idea di fare lockdown locali chiedendo al governo di prendere decisioni. Per questo hanno sollecitato il governo a prendere misure che tengano conto dell’Rt, l’indice di trasmissione del contagio, ma anche della tenuta delle strutture sanitarie.  I governatori - Toti e soprattutto quello del Veneto Luca Zaia - respingono l’idea di lockdown locali «che penalizzerebbero alcune aree in maniera troppo pesante».

 

 

ORE 10. È in arrivo la nuova stretta. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto ai presidenti di Camera e Senato di anticipare da mercoledì a lunedì il suo intervento in Parlamento sulle misure contro la pandemia, per fare subito dopo una riunione e poi varare un nuovo dpcm. Le nuove limitazioni sono in via di definizione. Per il momento non si parla di un lockdown generalizzato, ma di chiudere per due o tre settimane le aree dove i contagi corrono di più. Si ipotizzano anche nuove limitazioni ai negozi, un freno agli spostamenti fra le regioni e un intervento sulla scuola: «La curva sta subendo un'impennata così rapida - ha ammesso Conte - che rischia di mettere in discussione la didattica in presenza. I numeri sono preoccupanti e non c’è la palla di vetro».

Che un’ulteriore stretta sia in arriva lo ha confermato indirettamente il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: «Se serviranno risorse aggiuntive - ha detto - le mobiliteremo come sempre abbiamo fatto». 

Il passaggio di lunedì in Parlamento, prima del dpcm, apre comunque una fase diversa nella «gestazione» dei provvedimenti, con il coinvolgimento del Parlamento, e quindi anche del centrodestra, prima del varo. 

 

SCUOLA. Una delle opzioni sul tavolo è quella di garantire lezioni in classe fino alla seconda media, con didattica a distanza dalla terza media in su

 

ZONE ROSSE E CHIUSURE MIRATE.  Nel mirino ci sono le aree metropolitane di Milano, Napoli, Genova e Torino, una parte del Veneto e alcune regioni meridionali, come la Campania. Domani ci sarà un confronto fra governo e Regioni.

 

LOCKDOWN GENERALIZZATO. Eppure, un lockdown generalizzato non è per niente escluso. Prima di ricorrere a una misura così drastica, però, il premier Conte intende valutare gli effetti dell'ultimo dpcm, quello del 24 ottobre, con le chiusure di teatri e palestre e lo stop alle 18 a bar e ristoranti. Per capire se il provvedimento è servito a contrarre i contagi bisognerà aspettare la seconda metà della settimana.

 

HOTEL COVID. L'esecutivo starebbe valutando anche di predisporre degli "hotel covid", dove ospitare i positivi che, altrimenti, rischiano di contagiare i familiari.

 

IL VACCINO. Per tirare un sospiro di sollievo, ci sarà da aspettare qualche mese. Si dovrà attendere che passi l'inverno. «In primavera inoltrata confidiamo di essere venuti a capo di questa situazione e speriamo che qualche mese prima usciremo dalla curva più preoccupante», ha detto Conte. La via d'uscita è il vaccino. «Confidiamo di averlo a dicembre - ha spiegato - ma bisogna comprendere che arriveranno qualche milione di dose per Paese, quindi dovremo fare un piano condiviso a livello europeo per intervenire sulle fasce più fragili e via via per le altre categorie».  

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