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L'emergenza in Italia

Lunedì nuovo Dpcm: verso lo stop a spostamenti tra regioni e lockdown locali

AGGIORNAMENTO ORE 20.45 Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha chiamato i Presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, rappresentando la volontà del governo di avere già lunedì, se possibile, un confronto parlamentare in vista di un nuovo provvedimento che il Governo intende adottare già lunedì sera. È quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi. Conte inoltre ha contattato i leader delle opposizioni, invitandoli a indicare un rappresentante delle rispettive forze politiche in modo da instaurare già domani un tavolo di confronto permanente con il Governo.

Come detto si valuta una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l'indice Rt è più alto. Il governo starebbe valutando di imprimere una stretta anche agli spostamenti tra le Regioni. Inoltre l'esecutivo starebbe valutando anche di predisporre degli Hotel Covid dove ospitare persone che non avendo spazio a casa per isolarsi rischiano di contagiare i familiari.

«Dobbiamo fermare la curva dei contagi che in questo momento, purtroppo, continua a crescere. Se necessario, valuteremo chiusure di due o tre settimane per quelle zone che in questi giorni presentano numeri più preoccupanti», ha affermato in una nota il viceministro dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri.

 

ORE 18.30.  Covid: oltre 31mila casi, 297 morti in 24 ore. Convocata una riunione urgente del Cts. Una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l'indice Rt è più alto: è questa l'ipotesi a cui sta lavorando il governo in queste ore prima di decidere se arrivare a misure restrittive di portata nazionale. Del tema, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, si sarebbe parlato nella riunione pomeridiana a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, i capi delegazione ed il Cts. Per la giornata di oggi non sono attese decisioni ma Conte e la maggioranza dovrebbero tornate a riunirsi domani.

 

ORE 10. Mentre aumentano ancora i contagi per Covid, e per la prima volta superano la soglia dei 30mila casi in un giorno, si staglia sull'Italia lo spettro dello "scenario 4" e di un possibile lockdown. Zone rosse, limitazione dello spostamento tra Regioni e chiusura di alcune attività nelle aree dove più si è impennata la curva dei contagi. Sono queste le nuove misure che il governo potrebbe prendere nelle prossime ore per provare a piegare la curva del Covid-19.

Giuseppe Conte e il governo, dunque, entrano nella fase più delicata della gestione del Covid-19. Hanno una manciata di giorni per decidere se e come chiudere il Paese. Con un rischio che, anche nella maggioranza, si insinua in queste ore: che sia già troppo tardi. Conte, per ora, resta fermo sulla sua linea di attendere, prima di ogni decisione, la verifica degli eventuali effetti del Dpcm. 

 

LOCKDOWN LIGHT. Prima di andare in aula mercoledì, il premier non metterà in campo, salvo cambi di strategia dell'ultim'ora, alcun Dpcm. La probabilità è che si vada verso nuove chiusure sale parallelamente all'inarcarsi della curva pandemica. L'idea resterebbe comunque quella di un lockdown light.  Il ministro per gli Affari Ue Enzo Amendola sottolinea: «Faremo di tutto per escludere un lockdown nazionale, ma se sarà necessario ci assumeremo l'onere della scelta, così come abbiamo fatto a marzo». Ma, intanto, il virus corre e torna a scatenare le fughe in avanti delle Regioni.

 

SCUOLA. Un vertice di maggioranza, con la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, è stato convocato d'emergenza ieri sera: sulla scuola, perno della strategia anti-Covid dell'autunno, si va verso una gestione in ordine sparso, con alcune Regioni che, sfruttando i margini concessi dal Dpcm, estendono la Dad, scatenando l'ira della ministra M5S. Ma anche la maggioranza rischia di trovarsi divisa.

 

L'ISTITUTO SUPERIORE SANITA'. Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: «Ci troviamo di fronte ad un Paese che ha adottato misure importanti che si stanno implementando, i cui effetti vedremo alla fine della prossima settimana, 15-20 giorni sono i tempi per comprendere come agiscono sulla diffusione dell'infezione, alle quali però si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale».

 

LE MISURE. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. È obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi. Lo evidenzia il monitoraggio Iss-ministero della Salute.

 

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