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La protesta

Vicenza, doppio corteo contro Israele: scontri tra centri sociali e polizia. Un bresciano tra i 5 attivisti fermati

Alla mattina hanno sfilato i centri sociali e nel pomeriggio la comunità palestinese.
Un momento degli scontri tra manifestanti e polizia (COLORFOTO/DALLA POZZA)
Un momento degli scontri tra manifestanti e polizia (COLORFOTO/DALLA POZZA)
Vicenza, manifestazione dei centri sociali contro Israele (COLORFOTO/DALLA POZZA)

C'è anche un bresciano tra i 5 denunciati a Vicenza per gli scontri di stamane nel corso del corteo organizzato dai centri sociali e sindacati di base per protestare contro la presenza di operatori di Israele alla Fiera VicenzaOro.

Il bilancio ufficiale degli scontri di Vicenza

Il bilancio ufficiale diffuso in serata dalla Questura di Vicenza sugli scontri di stamane parla di "dieci feriti in totale, ma nessuno in maniera grave"; di questi, 9 sono agenti appartenenti al Reparto mobile di Padova, uno alla Digos di Venezia". Quando sono iniziati gli scontri l'obiettivo dei manifestanti - spiega la Questura - "era di forzare il cordone dei poliziotti per poi raggiungere a piedi l'area dei padiglioni fieristici, ma questo è stato evitato". Per quanto riguarda le denunce dei manifestanti, i 5 attivisti sono stati identificati sul posto, durante i disordini, e denunciati. Si tratta di un attivista di Vicenza, uno di Treviso, uno di Brescia, uno di Teramo e uno della Croazia. La loro posizione, anche per quanto riguarda i reati di cui dovranno rispondere, è ora al vaglio della Digos. 

Aggiornamento ore 17

S'è concluso il secondo corteo

Il secondo corteo, al quale hanno preso parte circa 4 mila persone, s'è concluso senza incidenti dopo aver sfilato da viale Roma fino a via Baracca.

Nel frattempo prosegue l'attività investigativa che riguarda gli scontri avvenuti durante la mattinata.

 

Aggiornamento ore 16


Il nuovo bilancio degli scontri

Sono cinque gli attivisti fermati subito dopo gli scontri di questa mattina in via dell'Arsenale e portati in questura per essere denunciati. Intanto sale a dieci il numero dei poliziotti feriti, nessuno dei quali versa in gravi condizioni. Uno di loro è rimasto ustionato dal lancio di un fumogeno da parte dei manifestanti. 

 

Aggiornamento ore 15

In migliaia alla manifestazione promossa dalla comunità palestinese

Il secondo corteo della giornata si sta muovendo compatto lungo San Felice, dopo essere partito alle 14 dalla stazione ferroviaria. Migliaia i partecipanti alla manifestazione promossa dalle organizzazioni palestinesi e da Rifondazione comunista . Da poco si è unito anche il gruppo di manifestanti del bocciodromo. La sfilata è scandita da slogan e cartelli contro Israele, Stati Uniti, ma anche giornalisti. Per ora non si registrano disordini, ma il dispiego di forze dell'ordine è massiccio.  Non dovrebbero esserci nuovi tentativi di raggiungere la Fiera, dopo gli scontri di questa mattina.

Aggiornamento ore 14.15

Al via la seconda manifestazione pro-Palestina

Comincia ora la seconda manifestazione della giornata. Dopo gli scontri di questa mattina è la volta della comunità palestinese del Veneto che sfilerà da viale Roma fino a via Baracca passando per corso San Felice.

 

Aggiornamento ore 13.40

Il bilancio degli scontri

Al momento il bilancio (provvisorio) degli scontri avvenuti tra manifestanti dei centri sociali e forze dell'ordine è di sei poliziotti feriti, nessuno in maniera grave. Sono cinque invece le persone fermate e identificate tra i manifestanti

 

ore 12.50

Nel pomeriggio un altro corteo pro Palestina

Il corteo dopo aver imboccato viale S. Agostino è rientrato verso il Bocciodromo. La situazione pare essere tornata alla normalità, ma c'è preoccupazione per quanto potrebbe accadere nel pomeriggio quando è in programma il secondo corteo, quello della comunità palestinese. Questo il percorso: viale Roma, corso Santi Felice e Fortunato, viale Verona, cavalcavia Ferretto de’ Ferretti, via Vaccari, viale Sant’Agostino e via Baracca.

 

ore 12.25

Feriti tra le forze dell'ordine

Gli scontri sono proseguiti. Fitto lancio di fumogeni e petardi da parte dei manifestanti, con la polizia che ha risposto con gli idranti e con nuove cariche. Il corteo è stato fatto indietreggiare e spinto fuori dall'Arsenale e i cancelli sono stati richiusi. Negli scontri sono rimasti feriti almeno quattro agenti; alcuni manifestanti sono stati bloccati e fermati.

Corteo dei centri sociali contro Israele: gli scontri con la polizia

 

ore 12

Scontri tra manifestanti e polizia

Sale la tensione. Poco prima di mezzogiorno i manifestanti, dopo aver deviato il percorso prestabilito entrando in via dell'Arsenale, hanno forzato i lucchetti e sono entrati. Poco dopo la polizia in tenuta antisommossa ha caricato il corteo.

Corteo contro Israele, scontri tra manifestanti e polizia (ZILLIKEN)

 

ore 11.30

Partito il corteo dei centri sociali

È partito poco prima delle 11.20 dal parcheggio di via Rossi ai Ferrovieri il corteo nazionale organizzato dal centro sociale Bocciodromo, con circa 500 manifestanti: «In questo momento in fiera c'è un padiglione israeliano. Vogliamo dare un segnale. Basta bombe su Gaza, soprattutto quelle finanziate dal commercio con l'Occidente». Importante dispiegamento delle forze dell'ordine per controllare che non ci siano momenti di tensione.

Vicenza, il corteo dei centri sociali (ZILLIKEN)

 

***

A Vicenza doppio corteo contro Israele. Maxi controlli e cassonetti rimossi

Si preannuncia un sabato di passione, quello di oggi, per Vicenza. Le due manifestazioni in programma per protestare contro la presenza di espositori israeliani in Fiera - la prima promossa dal Bocciodromo con corteo dei centri sociali del Nordest e la seconda dalla comunità palestinese - hanno fatto alzare il livello di guardia, con la predisposizione da parte di prefettura e questura di un piano di sicurezza e controlli finalizzato a scongiurare tensioni. Un piano che si inserisce all’interno di specifici e mirati servizi di sicurezza e vigilanza al complesso fieristico predisposti per l’intera durata della manifestazione - da ieri a martedì - anche di notte, per prevenire, oltre che azioni di delinquenza comune, anche atti di terrorismo.

Le precauzioni

Misure precauzionali sono state prese anche dal Comune, in primis con la rimozione temporanea dei cassonetti dalle strade interessate dai cortei. Cassonetti che saranno riposizionati entro domani sera (domenica 21 gennaio). «Lungo il tragitto che verrà percorso dai cortei - avvisa palazzo Trissino - saranno possibili rallentamenti alla circolazione e disagi per i cittadini». Come stabilito dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi mercoledì in prefettura, «la polizia locale contribuirà ai servizi di viabilità e di ordine pubblico - continua il Comune - quali la regolazione della circolazione e il divieto di sosta dei veicoli nei punti particolarmente sensibili. Si invitano quindi i cittadini a prestare attenzione alle indicazioni date».

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Il corteo della mattina

Il corteo della mattina, con protagonisti i centri sociali, andrà in scena dalle 10 alle 13. Il questore, come detto, ha predisposto il divieto di avvicinamento alla fiera. Il percorso autorizzato prevede dunque la partenza dal parcheggio di via Rossi, ai Ferrovieri, e poi la percorrenza di via Rossi, via Vaccari, viale Sant’Agostino, via Baracca e la conclusione all’anfiteatro di via Baracca.

La manifestazione del pomeriggio

Al pomeriggio, dalle 14 alle 19, è prevista invece la manifestazione nazionale con corteo della comunità palestinese. Questo il percorso: viale Roma, corso Santi Felice e Fortunato, viale Verona, cavalcavia Ferretto de’ Ferretti, via Vaccari, viale Sant’Agostino e via Baracca.

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I commenti

Sulle manifestazioni interviene anche il sindaco Giacomo Possamai: «Condivido totalmente le parole del prefetto e del questore: chiaramente c’è il diritto di manifestare, accanto a questo c’è la speranza che il tutto avvenga nella maniera più civile e pacifica possibile». Netta però la presa di distanza dalle posizioni di contrasto alla presenza degli espositori israeliani in Fiera portate avanti dai manifestanti. «Qualsiasi espositore è ben accetto, Vicenza è una città accogliente», ribadisce Possamai.

«Manifestare nei limiti della legge è sempre un atto di democrazia - evidenzia anche il presidente della Provincia, Andrea Nardin - quindi chi manifesta, purché non danneggi e non ostacoli, ha tutti i diritti di farlo. Ma manifestare contro qualcosa, soprattutto in questo momento, credo non aiuti. Lo stato d’animo che più mi caratterizza, è unirmi a un appello alla pace, che non può che tradursi in qualcosa di concreto, ossia smettere di bombardare le persone. Per creare la pace non basta volerla, ma va costruita e uno dei peggiori modi per distruggere la pace credo sia rivendicare ciò che è successo nel passato, sia da un lato, che dall’altro».

Alessia Zorzan e Karl Zilliken