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Terza categoria

Vialetto, difensore con la valigia in mano

di Matteo Finello
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Laureato in Economia e commercio, Vialetto a 21 anni si è trasferito in Australia per lavoro e studio
Laureato in Economia e commercio, Vialetto a 21 anni si è trasferito in Australia per lavoro e studio
Laureato in Economia e commercio, Vialetto a 21 anni si è trasferito in Australia per lavoro e studio
Laureato in Economia e commercio, Vialetto a 21 anni si è trasferito in Australia per lavoro e studio

Gioca d'anticipo ed ha la valigia pronta. Mirko Vialetto del S. Croce ha due grandi passioni, il calcio ed i viaggi. In tasca una laurea in economia e commercio conseguita a Venezia con una tesi alquanto particolare: una raccolta statistica su aziende che producono dati per società sportive professionistiche, quelli relativi per capirci al match analysis.

 

CANGURI E PALLA OVALE. Il trentenne difensore biancoverde vanta due esperienze di vita all'estero molto significative «mi hanno aiutato ad arrangiarmi a vivere da solo». La prima all'età di 21 anni in Australia e sette anni dopo a Cardiff in Galles, nazione dove a farla da padrone è il rugby. «In quest'ultima esperienza ho pure giocato a calcio in un campionato amatoriale, lì il calcio non è lo sport nazionale ma è stato bello comunque. Si giocava la domenica e facevamo un allenamento a settimana: squadra formata da giocatori italiani e che provenivano da altri paesi e con un allenatore portoghese». Ma il calcio non è l'unico sport che piace a Vialetto, strizza l'occhio anche al tennis ed al ciclismo «quest'ultimo soprattutto d'estate».

 

GOL E INFORTUNI. «Mi esprimo al meglio nell'anticipo e nella marcatura e qualche gol durante l'anno lo riesco pure a fare», ha affermato. Lo scorso anno riuscì a gonfiare la rete in primavera per ben quattro domeniche consecutive, situazione insolita per un difensore. «Essendo alto 1 metro e 90 centimetri il gol di testa mi riesce più facile, tre dei quattro infatti li feci così».

 

IL RITO ED IL BIGLIETTO DEI SOGNI. Una carriera calcistica costellata però anche da qualche infortunio grave. «Ho subìto due operazioni ad entrambi i crociati nel 2008 e 2013». Ma la voglia di pallone non è mai mancata con il suo rituale ogni domenica: lo stesso modo di pulire le scarpe prima della convocazione. E senza dimenticare il sogno nel cassetto: un biglietto per il viaggio dei sogni. «Mi piacerebbe tanto andare un giorno in Giappone - ha detto -: la loro cultura, quell'architettura particolare e i loro modi di vita mi piacciono molto». Magari mettendo in valigia anche le scarpe da calcio, chissà che non ci scappi qualche partita anche nel paese del sol levante. Di certo Mirko ha sempre dimostrato di accettare le sfide, in campo e fuori cambiando spesso vita in paesi lontani. E adesso accanto alla sfida sportiva, quella del concorso del pallone d'oro, designato come giocatore simbolo dal Santa Croce.