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Terza categoria

Ceola, lo chef della squadra: «Punto alla promozione»

di Chiara Ferrante
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La squadra del Ponte dei Nori, che milita in terza categoria
La squadra del Ponte dei Nori, che milita in terza categoria
La squadra del Ponte dei Nori, che milita in terza categoria
La squadra del Ponte dei Nori, che milita in terza categoria

Dicono che il calcio aiuti gli uomini ad esprimere le loro emozioni. A confermare lo studio, la storia di Michele Ceola, difensore del Ponte dei Nori in Terza categoria, candidato al pallone di bronzo. «Non mi piace molto apparire, preferisco stare dietro la telecamera. Ma in campo è tutto diverso: mi sento a mio agio».Classe '93, il calcio arriva per caso nella vita del giocatore originario di Recoaro Terme. «In famiglia nessuno è appassionato di questo sport - racconta -. Ho iniziato a giocare in seconda elementare per seguire gli amici, partendo dalla squadra del mio paese». Colori che indossa per tutto il settore giovanile, fino agli Allievi. «Al tempo il Recoaro non riusciva a fare gli juniores per mancanza di giocatori e ho frequentato il primo anno della categoria al Ponte dei Nori, consigliato da mio zio che faceva lì il dirigente».

 

IL RITORNO. Tornato al Recoaro per il secondo anno juniores, il destino di Ceola si tinge nuovamente dei colori del club di Valdagno, indossando una maglia che tutt'oggi rappresenta con qualità, impegno e costanza. «Il Recoaro era riuscito a formare la squadra ed ero tornato lì anche per comodità. Per seguire gli allenamenti a Valdagno, infatti, dovevo prendere sempre la corriera. Ma, appena maggiorenne, ho ricevuto la chiamata per la prima squadra del Ponte dei Nori dal mister Riccardo Lovisetto, già avuto nel primo anno juniores. E ho detto sì».

 

DIFENSORE CENTRALE. Da nove anni, è il difensore centrale di questa grande famiglia guidata attualmente dal presidente Paolo Maule e dal tecnico Cristian Soliman. «Siamo un gruppo coeso. Tutti mi dicevano che era una bella società, e così è stato. In questi anni, sono passate molte persone e sono cambiati i giocatori, ma ci siamo rafforzati sempre più, raggiungendo anche la finale di Coppa Vicenza giocando allo stadio dei Fiori».Calciatore poliedrico, in base alle esigenze diventa centrocampista o terzino mettendosi sempre a disposizione della squadra. Per questo, in carriera ha indossato anche la fascia da capitano. «Non parlo tanto, ma dimostro in campo. E cerco di mantenere un clima positivo: sono nate amicizie anche fuori dallo spogliatoio - continua -. Fa molto piacere essere stato selezionato per l'iniziativa del Pallone d'Oro: sarebbe bello vincere, ma per me è già un successo. Lo ritengo un premio individuale per la costanza e l'impegno messo. Il calcio è importante e sogno di vivere da protagonista una promozione che deve ancora arrivare».

 

INGEGNERE. Tolti gli scarpini, sono tante le passioni del grigiorosso. Laureato in ingegneria gestionale nella sede di Vicenza dell'università di Padova, ora Michele Ceola lavora nell'azienda di famiglia e nel tempo libero si dedica allo sport e non solo. «Sci, serie tv, viaggi e cucina. Amo cucinare e mangiare». È lui, quindi, lo chef nelle feste di fine anno della squadra. «In queste serate faccio una pasta perché siamo in tanti. Ma il mio piatto preferito sono i pizzoccheri. La passione è nata guardando i programmi in televisione e nel weekend provo ricette nuove».