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Terza categoria

Briccio riaccende la miccia e segna gol

di Stefano Angonese
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La punta Fabio Briccio (Recoaro)
La punta Fabio Briccio (Recoaro)
La punta Fabio Briccio (Recoaro)
La punta Fabio Briccio (Recoaro)

Corre veloce Fabio Briccio, 23enne attaccante del Recoaro tra i candidati al "Pallone di Bronzo". Lo fa in campo, lo fa pure nel tempo libero, visto che si sta appassionando anche alle corse in montagna. «Tutto è cominciato l'estate scorsa con la partecipazione ad alcune gare (Trans D'Havet, Transcivetta e Valleogra Cup). È impegnativo, ma sono uno sportivo dentro».

 

ANDATA, SOSTA E RITORNO. Il suo viaggio calcistico inizia da casa, a Recoaro Terme. «Quella per il pallone è una passione di famiglia. A 5 anni la prima esperienza nella squadra del paese; poi il trasferimento al Real Valdagno, fino agli allievi. In seguito un'annata non particolarmente fortunata con l'allora TrisVal e quindi ancora Valdagno. Poi, però, ho perso interesse, abbandonando il calcio per un paio di stagioni, fino a metà di quella passata: si è riaccesa la voglia».

 

PETIT DIABLE. Il piccolo diavolo, come Antoine Griezmann. Il paragone glielo appiccica d'emblée il fratellino Filippo, un classe 2002 impiegato sulla mediana e tra i prospetti a km zero su cui si fondano gli arancioneri. «Il nostro gruppo è composto in prevalenza da elementi locali e disponiamo dell'organico più giovane del girone; aspetto che abbiamo pagato nel corso di questi mesi: malizia, episodi, esperienza ci hanno spesso condannato, ma ci aspettavamo di più da noi stessi. Che tipo di attaccante sono? Una seconda punta che cerca di sfruttare rapidità e dribbling. Difetti? Tendo a tenere troppo la palla».

 

PRIMA E ULTIMA VOLTA. Bottino personale di 6 reti che hanno fruttato quattro dei cinque punti conquistati dalla formazione di Prebianca, fanalino di coda del girone berico di Terza. «Ricordo con soddisfazione la doppietta contro il Real Rampazzo che è valsa la prima e unica vittoria (0-3) in campionato. La più bella, però, contro il Breganze: cross dalla sinistra, stop al limite e repentina esecuzione con palla all'incrocio». Un altro momento da ricordare è il 22 febbraio scorso, di lì a poche ore tutto si sarebbe fermato per l'emergenza Covid-19. L'anticipo Recoaro-Newteam SS. Trinità (1-2), infatti, è l'ultima partita ufficiale disputata tra i dilettanti. «Nessuno poteva immaginare ciò che poi sarebbe accaduto».

 

CIBO PER LA MENTE. In modalità "off" dal suo lavoro di elettricista, Briccio si dedica alla cucina («ho scoperto che mi piace far da mangiare un paio d'anni fa anche grazie alle dritte di un amico») e i libri. «Mi definirei un "onnivoro". Recentemente ho letto "Nel silenzio delle nostre parole" di Simona Sparaco e un testo sulla storia di Eduard Limonov, dissidente politico russo». Che dire, mens sana in corpore sano.