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Eccellenza

Mantiero e i parastinchi "magici": «Da 5 anni li uso e non ho più dolori»

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Mantiero con la maglia del Montecchio Maggiore. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo: «Il migliore»
Mantiero con la maglia del Montecchio Maggiore. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo: «Il migliore»
Mantiero con la maglia del Montecchio Maggiore. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo: «Il migliore»
Mantiero con la maglia del Montecchio Maggiore. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo: «Il migliore»

Mantiero e i parastinchi inseparabili. Com'è risaputo la stragrande dei giocatori ha un proprio rito scaramantico o un portafortuna per affrontare al meglio gara, da chi infatti usa bere il caffè corretto grappa a chi calza da anni le solite scarpe conservate come oracoli il passo è davvero breve. Ognuno insomma a modo suo prova a dare del proprio meglio ricorrendo appunto anche all'aiuto ideale della dea bendata. Non si sottrae alla media nemmeno Andrea Mantiero, mezzala del Montecchio che sul punto spiega. «Da circa cinque anni scendo sempre in campo con gli stessi parastinchi che ormai sono diventati per me una sorta di "reliquia" visto e considerato che da quando li indosso non ho tra l'altro più avuto problemi ai polpacci».

 

Di fede calcistica juventina, la mezzala (2 gol e 1 assist in stagione) svela poi quale sia il suo idolo calcistico: «Con le dovute proporzioni del caso, ho sempre provato ad ispirarmi a Cristiano Ronaldo, un campione assoluto che si è costruito nel tempo grazie a costanza e allenamento: a mio parere è il più forte di tutti». A proposito di allenamento, dalle parole di Mantiero si capisce che non stiamo di certo parlando con una persona che si tira indietro quando c'è da fare fatica per poter tenere a pallino il proprio fisico. «Oltre a giocare a pallone mi diverto molto a mantenermi in forma andando in palestra dove con l'ausilio dei pesi riesco a fare massa muscolare; ora purtroppo visto che non posso andare né a calcio né in palestra sto cercando di fare una sorta di fai da te in casa ricorrendo a manubri e tanta ginnastica a corpo libero».Per quanto riguarda infine il suo futuro professionale e calcistico il 20enne iscritto al primo anno di in ingegneria chimica a Padova dimostra di aver idee molto chiare. «Il mio desiderio è quello di provare a laurearmi nei tempi più brevi possibili: in questo periodo, ad esempio, siccome devo preparare degli esami lo studio non manca di certo. Per quanto riguarda il calcio mi piacerebbe davvero tanto un giorno vincere il campionato con la maglia del Montecchio».