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Il trionfatore nel 2019

«Il pallone d’oro come
la ciliegina sulla torta»

di Anna Fabrello
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Andrea Munaretto (Arzignano Valchiampo)
Andrea Munaretto (Arzignano Valchiampo)
Andrea Munaretto (Arzignano Valchiampo)
Andrea Munaretto (Arzignano Valchiampo)

Riavvolgiamo il nastro: nella passata stagione l’iniziativa del Giornale di Vicenza è stata accolta con grande partecipazione ed entusiasmo dalla comunità calcistica vicentina. 

Il 18 febbraio si riparte quindi da lì, da quella serata conclusiva in cui la passione per il pallone ha conquistato il palco di Villa Bonin, vestita a festa e piena di volti noti del panorama calcistico vicentino, ma soprattutto dei volti dei protagonisti pallonari delle nostre domeniche. 

E quest’anno il concorso sarà ancora più entusiasmante grazie anche tutta la parte social che seguirà il Pallone d’oro: l'invito è rivolto a giocatori e dirigenti a spedire filmati, di partite, allenamento, o vita di spogliatoio alla redazione o postare foto e video sui social, Instagram e Facebook, taggando il Giornale di Vicenza e utilizzando l'hashtag #pallonedoroVI

 

IL PRESTIGIO. Alla fine il denominatore comune tra i vincitori dello scorso anno è stato proprio il nome. Sudato il successo di Andrea Munaretto, dell’Arzignano, che si è aggiudicato il pallone del metallo più pregiato, dopo un duello serrato con il compagno di squadra Filippo Fracaro e davanti al difensore della Calidonense Vittorio Mietto. 

 

LA BACHECA. Il cognome è Maita, ma il nome sempre lo stesso per il Pallone d’argento, premio assegnato al calciatore più votato tra Promozione e Prima categoria (mentre ricordiamo che quest’anno l’argento se lo contenderanno Prima e Seconda), mentre quello di Bronzo se lo è aggiudicato Andrea, ovviamente, Baggio. Quel pallone è prima di tutto un bel ricordo, come raccontano i protagonisti. Andrea Munaretto, difensore centrale classe 1992 che nella passata stagione ha vestito la maglia dell’Arzignano Valchiampo con cui ha conquistato la storica promozione del club biancorosso tra i professionisti. «Il Pallone d’oro è stata la ciliegina sulla torta di una annata memorabile – ha commentato l’ex giocatore dell’Arzignano – i ricordi indelebili sono quelli ovviamente vissuti ai miei compagni di squadra. Questa bella iniziativa del GdV è iniziata un po’ come uno scherzo, tra l’altro sono arrivato in fondo in un testa a testa con Filippo Fracaro, mio compagno di squadra. A me non piace molto apparire e ad un certo punto dicevo a Jessica, la mia ragazza, e alla mia compagnia di lasciare stare, ma loro sono testardi e alla fine… è stata un’altra bella soddisfazione».

 

IN SERIE D. Quest’anno Andrea Munaretto non potrà di certo però essere tra i protagonisti dell’iniziativa del Gdv, visto che è tornato ad Este (PD), sempre in Serie D, dove comunque la quota vicentina è importante: oltre a lui, ci sono Filippo Fracaro, Stefano Pozza e Davide Pizzolato, oltre a mister Nicola Zanini e Gino Sterchele. «Purtroppo non c’è stata l’opportunità di fare il passo tra i professionisti con l’Arzignano – ha detto Andrea Munaretto – quindi sono tornato ad Este, società che mi ha sempre portato sul palmo della mano».