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Prima categoria

Venturin "made in Brenta" e la semirovesciata al 96'

di Stefano Angonese
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Ivan Venturin, 27 anni, ha segnato in carriera ben 95 gol
Ivan Venturin, 27 anni, ha segnato in carriera ben 95 gol
Ivan Venturin, 27 anni, ha segnato in carriera ben 95 gol
Ivan Venturin, 27 anni, ha segnato in carriera ben 95 gol

Ivan Venturin, segni particolari bomber. Dall'estate scorsa al Nove Stefani Consulting e per la seconda volta consecutiva nominato, al debutto con una nuova squadra, per l'iniziativa targata GdV. «Un motivo d'orgoglio. Significa che qualcosa di buono, anche a livello umano, ho fatto».

 

MADE IN BRENTA. Lui è uno dei numerosi "figli del Brenta", di Carmignano nello specifico. L'ennesimo prodotto della cantera del Carmenta, dove è cresciuto e dove si è messo in luce. «Ho esordito in prima squadra a 16 anni. Con i rossoblù ho giocato in varie fasi del mio percorso sportivo per un totale di cinque stagioni. In mezzo esperienze, anche brevi, in altre società: Elleesse La Loggia, S.P.F., Galliera, Azzurra Sandrigo, Stella Azzurra S. Anna e quest'anno nel Nove. Mi hanno cercato e voluto fortemente, accordarci è stato facile. Qui ho trovato l'ambiente giusto; sono un ragazzo solare ed è stato semplice legare con tutti. Stavamo disputando un buon campionato (negli ultimi 90' ufficiali vittoria in casa della capolista Tezze sul Brenta con lo 0-2 griffato proprio da lui), in linea con l'obiettivo di conquistare un posto nei playoff».

 

QUOTA 100. Una vita da attaccante, sognando Ronaldo (il "Fenomeno") e Baggio. «Ho sempre e solo giocato in quel ruolo, fin da piccolo. Non sono certo un giocatore fisico e neppure di tanta corsa; sono il classico uomo da area di rigore, tecnico e freddo sotto porta. E mi piace prendermi la responsabilità quando si tratta di andare sul dischetto o calciare le punizioni».Un feeling particolare con il gol: 95 in prima squadra nel corso dei vari campionati. E quota 100 (con quelli di Coppa già raggiunta) ormai ad un passo prima della sospensione: «In questo torneo ne avevo realizzati 17 (miglior marcatore del girone G di Seconda categoria) e l'obiettivo era alla portata. Sarà per la prossima stagione, non vedo alternative in assenza di un vaccino e l'unica soluzione, al momento, è chiuderla qui. La salute prima di ogni altra cosa».

 

GOL-PARADE. Nella collezione di reti, il 27enne attaccante gialloblù, che in questo periodo di pausa forzata ha letto "Il leader calmo" (di Carlo Ancelotti), ne ricorda alcune in particolare. «La più bella a 17 anni, alla prima vera annata da titolare con il Carmenta. Minuto 96, palla della disperazione di Volpato nel cuore dell'area e semirovesciata vincente per il 2-2 finale contro il Real Tremignon. Per importanza, invece, direi una doppietta su punizione, sempre in rossoblù, che ci permise di ribaltare il B.P. '93, passando da 1-2 a 3-2, con il gol-partita ancora in pieno recupero. Rete pesante, perché era un derby e perché arrivavamo da un brutto periodo. Uno dei centri più difficili a livello tecnico, invece, quest'anno con il Nove: cross in mezzo, mi sono coordinato e al volo l'ho buttata dentro». E poi via a liberare l'esultanza, niente da copyright esclusivo come tiene a precisare: «Se sono reti importanti, anche a livello personale, mi tolgo la maglietta, altrimenti richiamo i compagni verso di me per condividere la gioia in un abbraccio collettivo». Si spera presto.