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Prima categoria

Passuello, nel mirino
adesso c'è la risalita
«Sono nel posto giusto»

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Elia Passuello è un difensore della Pedemontana (Prima categoria)
Elia Passuello è un difensore della Pedemontana (Prima categoria)
Elia Passuello è un difensore della Pedemontana (Prima categoria)
Elia Passuello è un difensore della Pedemontana (Prima categoria)

«Il calcio è Ronaldinho». A pensarlo Elia Passuello, difensore della Pedemontana. Per lui, infatti, la definizione di calcio per eccellenza è rappresentata dall'ex calciatore brasiliano, campione del mondo nel 2002 e Pallone d'oro nel 2005, che ha vestito anche le maglie del Barcellona e del Milan ed è considerato uno dei migliori giocatori della storia. «In campo era sempre felice e faceva divertire. Anche a me questo sport dà gioia e, anche se l'unica cosa che conta in prima squadra è vincere, bisogna sempre divertirsi perché il calcio è un gioco».

Classe '99, Passuello entra nel mondo del calcio quando aveva sette anni. «I miei amici giocavano al campo di Zugliano, il mio paese, e andavo a vederli - racconta -. Un giorno si è avvicinato l'allenatore dei piccoli amici del tempo, mister Senigallia, e mi ha chiesto di entrare in squadra perché avevano bisogno di giocatori. E così ho iniziato, indossando i guantoni. Ho vestito tutti i ruoli infatti. Prima portiere, poi attaccante, spostandomi a centrocampista e chiudendo da difensore. Non cambiando più: in difesa mi esprimo meglio».Dopo cinque anni a Zugliano, si trasferisce a Marano. «Giocavo sempre con la categoria più grande. Sono arrivato nell'Altovicentino nell'ultimo anno Esordienti e sono rimasto sei anni, fino agli juniores nazionali. Poi la società ha chiuso. Qui ho trascorso anni importanti. In un torneo a Livorno, ho giocato contro una giovanile del Milan e, tifando i colori rossoneri, è stata un'emozione. Poi, nel mio percorso ho affrontato match contro Inter, Torino, Genoa, Cittadella. È una soddisfazione giocare contro società professionistiche: puoi vedere le tue capacità e misurarti con formazioni di alto livello».

Dal settore giovanile alla prima squadra il passaggio è stato importante. «Ho militato nel Sarcedo, in Promozione, e poi nel Caldogno, vivendo i playoff e la conquista dell'Eccellenza». Successivamente, arrivano le maglie del Poleo e della Pedemontana, con la quale ha debuttato in Prima categoria all'inizio di questa stagione. «A causa di vari infortuni, in questi ultimi anni ho giocato poco e mi sono dovuto riprendere per dare continuità, scendendo di categoria con l'obiettivo di risalire - spiega -. E con la Pedemontana possiamo puntare in alto. Con i compagni il gruppo è unito e forte e la società punta a vincere. Purtroppo, l'emergenza Covid ha bloccato la nostra scalata. Eravamo in ottima forma».Ora non si sa quando e come il calcio dilettantistico potrà ripartire. L'attuale stagione pare destinata ad essere chiusa, ma comunicazioni ufficiali al riguardo per il momento non ne sono giunte. Le idee, del resto, sono assai poco chiare anche a livello professionistico. Per ora, in attesa di scendere nel terreno di gioco, Passuello continua a vestire i colori del club di via Pascoli che lo ha candidato al Pallone d'Argento. «Sono orgoglioso - sottolinea il giocatore - significa che la società mi è accanto e ci tiene. Vincere il premio sarebbe bello. Ero tra i nominati anche l'anno scorso col Poleo: è una spinta in più per migliorarsi giorno per giorno e raggiungere gli obiettivi. I miei? Continuare a giocare e passare di categoria».Il calcio, quindi, per il giovane è una passione travolgente che ha coinvolto chi gli sta vicino. «Ho appassionato tutta la famiglia presente ad ogni incontro».