Visser uccisa a colpi in testa
Processo al via in Spagna

MURCIA (SPAGNA). Li hanno trovati dopo giorni, torturati, uccisi, fatti a pezzi e sepolti in una fattoria di Molina de Segura vicino a Murcia. Ingrid Visser, olandese ex giocatrice della Minetti Vicenza e il compagno Lodewijk Severein, furono uccisi con “violenti colpi alla testa" come ha accertato il medico legale spagnolo. La giocatrice era incinta di poche settimane. Il processo ai quattro arrestati di quel delitto, avvenuto, tra il 13 e il 14 maggio 2013, sta per cominciare.
Lo riferiscono fonti investigative riportate dal sempre ben informato quotidiano locale La Verdad.
Si tratta di Juan Cuenca, ex dirigente del club di pallavolo di Murcia, dove Visser concluse la carriera e dei romeni Valentin Ion e Constantin Stan che, secondo l'accusa, avrebbero materialmente ucciso e smembrato le due vittime su ordine di Cuenca che, come accertato dagli investigatori, aveva un grosso debito con il compagno di Visser, l'olandese Severein. Il quarto imputato è Rosa Vasquez, la donna accusata di aver condotto le due vittime nella casa della morte, anche se lei ha sempre detto di non sapere cosa li aspettava.
Cuenca ha affermato solo il 25 aprile scorso, a poco meno di un anno dai fatti, che a commettere materialmente l'omicidio sarebbe stato un quarto uomo, un certo Danko o Dankovich sul quale puntano il dito anche i due romeni accusati del barbaro omicidio e dello smembramento dei corpi.
Gli investigatori stanno seguendo anche questa pista che però non sembra poter alleggerire la posizione dei tre principali accusati.
Ingrid Visser quando fu uccisa, aveva 37 anni, era nota a Vicenza per aver contribuito, nel ruolo di centrale, alla vittoria della Coppa Cev del Vicenza volley nel 2001.
In nazionale vantava oltre 500 presenze con una vittoria dell'Europeo nel '95 e un argento nel 2009. In Spagna aveva vinto 4 scudetti e una Champions League nel 2004 con la maglia del Tenerife
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