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Visser, una terribile fine
Fu omicidio premeditato

Le due vittime, la casa degli orrori e il presunto mandante
Le due vittime, la casa degli orrori e il presunto mandante
Le due vittime, la casa degli orrori e il presunto mandante
Le due vittime, la casa degli orrori e il presunto mandante

SPAGNA. ORE 15.01 VISSER E IL COMPAGNO CADUTI IN UNA TRAPPOLA. Nuovo sviluppo nelle indagini sul duplice omicidio di Murcia, in cui hanno perso la vita l'ex pallavolista del Vicenza, Ingrid Visser e il compagno Lodewijk Severein, uccisi, fatti a pezzi e sepolti da due romeni già arrestati. Secondo la polizia i due non sarebbero stati condotti nella casa di campagna di Molina de Segura per discutere d'affari (discussione poi degenerata in omicidio) ma per essere uccisi. Ne sono convinti gli inquirenti - come conferma il quotidiano locale La Verdad - che hanno interrogato Juan Cuenca e i due esecutori materiali del delitto di nazionalità romena. Man mano che interrogatori ed indagini proseguono questa idea si rafforza.
Cuenca ha infatti confessato, prima di recarsi all'appuntamento fatale del 13 maggio, di aver chiesto ad un conoscente, tramite sms, di acquistare secchi, varecchina e sacchi neri da spazzatura. Avendo ricevuto un rifiuto Cuenca e i due romeni si sarebbero fermati per la strada comprandoli di persona. Da questo si deduce che la morte di Visser e del compagno era pianificata da tempo.
Cuenca ha poi cercato di eludere le proprie responsabilità dicendo che a condurli a Molina de Segura, la "casa degli orrori", sarebbe stato un conoscente e che lui ha abbandonato la scena prima che avvenisse il delitto. Il vero mandante, secondo Cuenca, sarebbe l'ex presidente del Murcia volley, Evedasto Lifante con il quale - dice - Severein aveva un commercio di diamanti dal centro africa. Lifante ha negato sempre questo coinvolgimento spiegando che l'unica difesa di Cuenca è accusare lui.
Cuenca dal canto suo spiega che da tempo si sentiva minacciato da Severein ,a amche da Lifante, perchè gli aveva chiesto conto di certe somme di denaro dovute in seguito ad affari conclusi insieme. A completamento di questa tesi ha anche detto di aver ricevuto anche una mail con una pistola e la parola inglese "Nice" (bello).
Il mistero sulle cause economiche dell'omicidio premeditato e sui traffici incrociati fra i sospettati al momento rimane. Ciò che è certo è il barbaro omicidio e il raccapricciante smembramento dei corpi delle vittime. Ingrid Visser, che era incinta di sei settimane, non c'entrava nulla, ma si è trovata in mezzo a questi loschi affari in quanto fidanzata di Severein.

30/5/2013 ORE 19.13 I FIORI E UNA POESIA NELLA FOSSA DELL'ORRORE. Un mazzo di fiori, una poesia toccante, come a voler ripulire con il ricordo di una vita di successi le ultime ore di vita dell'ex pallavolista del Vicenza Ingrid Visser. In quella fossa di terra seccata dal sole spagnolo, in una piantagione di limoni alla periferia di Murcia, sono stati trovati i resti dell'olandese e del suo compagno. Al momento non sono previsti altri arresti, nonostante quello che viene considerato il mandante dell'omicidio, Juan Cuenca, abbia tirato in ballo l'ex proprietario del club di volley del Murcia. Gli inquirenti stanno mettendo insieme tutti i tasselli del puzzle intricatissimo di questa vicenda.
Si analizzano i computer in cerca di email che possano fornire ulteriori elementi per capire le motivazioni economiche alla base del barbaro gesto, delle torture perpetrate per due giorni ad una donna incinta e al suo compagno.
Ma chi ha conosciuto la giocatrice, guardandola sui campi di gioco o alla televisione, resterà soprattutto il ricordo della donna e della bravissima giocatrice.
A Vicenza aveva vinto una coppa Cev (la Uefa del volley), con la maglia della Minetti. In quella foto di più di dieci anni fa si possono ricoscere atlete ben note ai vicentini, come Tatiana Menchova (che ora vive a Caldogno) o le campionesse del mondo Paola Paggi, Elisa Togut e Darina Mifkova. E ancora la campionessa d'Europa Maggie Glinka. Un momento straordinario per lo sport di questa città. Visser, centrale olandese di grande talento, quella medaglia non potrà più ammirarla. Fe. Ba.

ORE 10.18 L'UNICA COLPA DI VISSER: ESSERE COL COMPAGNO. L'unica colpa di Ingrid Visser, l'ex pallavolista del Vicenza uccisa barbaramente in Spagna, è stata quella di trovarsi con il marito quando è scattata la trappola. Il suo compagno Lodewijk Severein si era messo in affari con Juan Cuenca, ex dirigente del club di pallavolo del Murcia, attualmente sospettato di essere il mandante del duplice e barbaro omicidio commesso dai romeni Valentin Ion, e Constantin Stan, che sono pure loro in carcere.
Lo rivela il quotidiano locale di Murcia "La Verdad" molto ben informato sulle indagini.

Secondo la polizia l'imprenditore olandese aveva costituito assieme a Cuenca una società a Gibilterra finalizzata al riciclaggio di capitali ed investimenti poco chiari allo scopo di sottrarre denaro al fisco spagnolo in diversi settori. La mancanza di risultati di questa società e, soprattutto, la mancanza di spiegazioni sulla fine che aveva fatto quel denaro ha mandato Severein su tutte le furie. Cuenca ha infatti dichiarato alla polizia che si sentiva minacciato. A questo punto toglierlo di mezzo poteva diventare utile ad evitare guai peggiori. Nonostante tutte le prove siano contro di lui, Juan Cuenca sostiene di non essere stato nell'appartamento di Molina de Segura, dov'è avvenuta l'uccisione e lo smembramento dei corpi. La sua versione è che avrebbe lasciato i due olandesi in "custodia" ai due romeni.

Sempre secondo Cuenca in seguito sarebbe dovuto venire anche Evedasto Lifante, ex proprietario del Murcia volley che - sempre secondo l'accusato - sarebbe il vero mandante dell'omicidio. Ieri Lifante aveva negato ogni addebito. Secondo Cuenca, Lifante aveva pure lui affari importanti con Severein, in particolare ha citato un commercio di diamanti tra paesi centroafricani ed Amsterdam e che esistono numerose mail che possono provare questo legame.
La polizia spagnola sta verificando questa versione attraverso alcune indagini informatiche sul computer dell'imprenditore olandese.

L'unica colpa della povera Ingrid Visser è stata quella di trovarsi con il compagno quando è scattata la trappola contro Severein. La donna aspettava un bambino, un'altra vittima innocente di questa barbarie. Federico Ballardin

29/5/2013 ORE 19.38 MILLE EURO PER UCCIDERLI, IL GIALLO S'INFITTISCE. Affari opachi, contabilità falsificata, un debito pendente e accuse incrociate fra gli ex dirigenti del Club Atletico Voleibal 2005 di Murcia. Sono i tasselli del puzzle del giallo per il duplice omicidio della campionessa olandese di pallavolo, Ingrid Visser, 37 anni, e del compagno, Lodewijk Severein, di 57 anni. Juan Cuenca Lorente, 36 anni, l’ex gestore e direttore tecnico del Club Atletico arrestato, è accusato dalla polizia di aver contattato due rumeni e pagato loro mille euro per eliminare la coppia di olandesi.
Fonti vicine all’inchiesta - secretata dal magistrato - citate oggi dai media, lo indicano come il presunto mandante dell’efferato crimine: la Visser, incinta di sei settimane, e il compagno, sono stati torturati per due giorni, fatti a pezzi con una motosega e interrati in una limonaia in provincia di Murcia. Il fermo di Cuenca, avvenuto sabato a Valencia, è stato convalidato dal gip, che ha previsto per oggi la convalida dei fermi dei due rumeni. Juan Cuenca Lorente ha tirato in ballo l’ex proprietario del Club Atletico Voleibal 2005, Evaristo Lifante, dove Ingrid militò fino al 2011, indicandolo come mandante del duplice omicidio. Quest’ultimo, che ha annunciato una querela nei confronti di Cuenca, in dichiarazioni ai media ha sostenuto che questi falsificava i conti del club, di cui era gestore, e che l’anno scorso aveva cercato di vendere una cava di marmo, di sua proprietà, nella località di Abanilla (Murcia), alterando i documenti di proprietà.
Lifante sospetta che, data «la stretta amicizia» esistente fra l’ex direttore tecnico del club di volley e la Visser e Severein, questi ultimi abbiano tentato di acquistare la cava. Il movente dell’efferato crimine resta economico, secondo gli inquirenti, sebbene dai contorni ancora poco chiari. Secondo fonti dell’inchiesta, citate dal quotidiano ABC, Cuenca aveva contratto «un debito importante» con Ingrid Visser. Ma avrebbe avuto anche affari poco chiari con Severein, col quale condivideva al 50% una società a Gibilterra, «creata con l’unico scopo di riciclare danaro». Secondo le fonti, «il debito era grande, ma c’era di mezzo una rete di affari sporchi, finita in maniera terribile».

ORE17.56 L'EX PRESIDENTE DEL MURCIA: "VOGLIONO INCASTRARMI". Questa mattina l'ex presidente del Murcia Evedasto Lifante ha convocato una conferenza stampa urgente in casa propria per chiarire la propria posizione. L'uomo è stato chiamato in causa da Juan Cuenca, quello che è considerato il mandante dell'omicidio di Ingrid Visser, ex giocatrice della Minetti Vicenza e del compagno Lodewjik Severein. A Lifante apparteneva la cava di marmo che Cuenca aveva venduto, falsificando dei documenti, a Severein. Secondo alcune fonti spagnole l'imprenditore olandese, compagno di Visser, aveva anticipato 100 mila euro e li rivoleva indietro. Cuenca ha puntato il dito contro Lifante dicendo che è lui il mandante del duplice omicidio.
"L'unica difesa che ha è quella di accusare me - ha spiegato l'ex presidente del Murcia alla stampa spagnola - io non lo sentivo da tempo e non sapevo vendesse a mio nome e con documenti falsi la mia proprietà".

ORE 15.15 PERCHE' LE TORTURE? La domanda è: perchè li hanno torturati? Ci sono ancora alcuni particolari da svelare nell’omicidio di Ingrid Visser, ex pallavolista della Minetti Vicenza, e del compagno Lodewjik Severein, ex giocatore di pallavolo anche lui e imprenditore olandese di successo.
Intanto - come riporta La Verdad di Murcia e vari altri media spagnoli - è entrato nelle indagini anche un altro ex dirigente del Murcia, Evedasto Lifante che però afferma di non aver parlato con Cuenca da tempo. La sua posizione è al vaglio degli inqurenti.
La polizia spagnola, dopo indagini difficili, sta venendo a capo della situazione. Indagando sul computer di Ingrid Visser ha trovato una mail indirizzata ad una avvocatessa spagnola - che inizialmente era stata accusata di avere qualche responsabilità nella vicenda - ma che poi è stata scagionata. La donna ha detto di aver messo in contatto la coppia con Juan Cuenca, ex dirigente del Murcia, con il quale Severein doveva parlare per un prestito che gli aveva fatto.
Pare che Cuenca avesse venduto una cava di marmo, che era di proprietà di Lifante, a Severein falsificando la firma del proprietario (ecco perchè il secondo dirigente è entrato nelle indagini). Già una volta, pare, Cuenca aveva messo in atto questa truffa ai danni di una donna spagnola.
Il soggiorno in Spagna della coppia olandese avrebbe quindi avuto un motivo economico, quello di recuperare i soldi, e la visita in una clinica medica sarebbe stata prenotata per controllare lo stato di salute di Visser, che era incinta.
Cuenca ha accompagnato la coppia in una tenuta di campagna, affittata da qualche settimana dove ad attenderli c’erano i due romeni arrestati, Valentin Ion, 59 anni, e Constantin Stan, 47 anni. Per due giorni li hanno torturati (a che scopo ci si chiede?) e poi hanno fatto a pezzi i corpi con una sega circolare e li hanno sepolti in una piantagione di limoni. La casa dell’orrore è stata ripulita completamente, nessuno a vista avrebbe potuto credere che fosse avvenuto all’interno un delitto così efferato. Ma la polizia, con il luminol, ha trovato le tracce dell’eccidio.
La famiglia di Visser è nella più cupa disperazione anche perchè, come riferiscono i giornali olandesi, non era informata della gravidanza di Visser e questa notizia ha aggravato ulteriormente il dolore.
Federico Ballardin

28/05/2013 ORE 19.35 UCCISI PER NON PAGARE UN DEBITO. Secondo il quotidiano locale La Opinion i motivi dell'omicidio della ex pallavolista della Minetti Vicenza, Ingrid Visser e del compagno Lodewejik Severein, sarebbe un credito vantato nei confronti dei propri assassini. Severein avrebbe prestato una ingente somma di denaro a Juan Cuenca Lerente, ex dirigente del Murcia volley dove Ingrid Visser aveva giocato. Il 13 maggio, il giorno della scomparsa della coppia, avevano un appuntamento con il conoscente per riavere indietro i soldi e poi sarebbero dovuti presentarsi ad una visita in una clinica specializzata visto che la campionessa olandese era incinta. Ma in quella clinica non sono mai arrivati: nell'appartamento, poi ripulito con cura, è scattato l'agguato: con l'aiuto di due romeni, probabilmente assoldati, sono scattate le torture ed infine il delitto culminato con la barbara decapitazione con una motosega e con la sepoltura in una tenuta poco fuori Murcia. Grazie alle moderne tecniche scientifiche sono state trovate le tracce di sangue nell'appartamento dell'orrore, mentre dall'autopsia sono emerse le sevizie.

ORE 19.14 ORRORE SENZA FINE: VISSER E COMPAGNO TORTURATI E DECAPITATI. Non c'è fine all'orrore. Ingrid Visser e il compagno sarebbero stati torturati per due giorni e poi uccisi e fatti a pezzi con una motosega. Particolari agghiaccianti emergono dall’inchiesta della magistratura spagnola sul duplice omicidio della star olandese del volley, Ingrid Visser, 37 anni, ex giocatrice della Minetti Vicenza, massacrata insieme al suo compagno Lodewijk Severin, 57 anni, durante un breve soggiorno a Murcia.
Secondo le prime indiscrezioni trapelate - citate dalla tv nazionale e da Abc - la donna era incinta di sei settimane e prima di essere uccisa dai suoi aguzzini è stata torturata per due giorni insieme al compagno, con tutta probabilità il 13 e il 14 maggio.

Le terribili violenze sarebbero avvenute in una casa dove la coppia doveva incontrare, per parlare di affari, quelli che poi si sono rivelati essere gli aguzzini. I due olandesi, giunti a Murcia lo scorso 13 maggio per un soggiorno di 3 giorni durante il quale avrebbero dovuto visitare una clinica di fertilità assistita, sarebbero morti, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, per «la violenza estrema» e i loro corpi fatti a pezzi con una motosega e interrati. L’abitazione poi sarebbe stata ripulita meticolosamente, ma i rilevamenti di polizia hanno consentito di individuare tracce di sangue delle due vittime. Secondo fonti al corrente dell’inchiesta citate oggi dal quotidiano ABC, i cadaveri erano sepolti sotto un sottile strato di terra, con le teste separate dai corpi. A Lodewijk Severin mancavano anche i denti.

Tre le persone fermate finora a Valencia secondo fonti giudiziarie citate dai media: due romeni Valentin Ion, 59 anni, e Constantin Stan, 47 anni e lo spagnolo Juan Cuenca Lerente, di 36 anni, proprietario della limonaia dove sono stati ritrovati i cadaveri. El Pais ricorda che quest’ultimo era stato un dirigente della squadra di pallavolo Club atletico Voleibol Murcia 2005 in cui aveva giocato Ingrid, fino a che la squadra non chiuse, due anni fa. Il movente del duplice omicidio, come ha confermato ieri sera il commissario capo della polizia di Murcia, Cirilo Duran, sarebbe legato a problemi «economici» non meglio specificati. Tra le ipotesi forse un debito contratto dall’ex campionessa olandese ed europea di pallavolo o dal suo compagno. I due rumeni fermati, secondo gli inquirenti potrebbero essere stati assoldati per commettere il crimine.


ORE 17.23 VISSER ERA INCINTA, LEI E IL COMPAGNO FATTI A PEZZI. Era incinta Ingrid Visser, la star olandese del volley che aveva giocato anche a Vicenza nella Minetti. E' stata uccisa insieme al suo compagno Lodewijk Severin in Spagna come riferisce la tv nazionale spagnola. I corpi sono poi brutalmente stati fatti a pezzi con una motosega e seppelliti. Finora sono tre le persone arrestate a Valencia: lo spagnolo Juan Cuenca Lerente, di 36 anni, proprietario della limonaia in provincia di Murcia dove sono stati ritrovati i cadaveri; e i rumeni Valentin Ion, 59 anni, e Constantin Stan, 47 anni, informano fonti giudiziarie citate dai media. Il movente, come ha confermato ieri il commissario capo della polizia di Murcia, Cirilo Duran, sarebbe «di natura economico» non meglio specificata.

27/05/2013 ORE 22.45 VISSER E IL COMPAGNO UCCISI DOPO UNA DISCUSSIONE DI "AFFARI". Ingrid Visser e Lodewijk Severein si sarebbero incontrati con i loro assassini in un appartamento di Molina De Segura, una città vicino a Murcia. Ne è convinta la polizia spagnola che ritiene che alla base dell’omicidio ci siano motivi di “affari”. Sarebbe infatti sorto un disaccordo insanabile fra le due parti che si erano incontrate nell'appartamento per discutere e a farne le spese sarebbero stati l’ex pallavolista della Minetti Vicenza e il compagno. Una morte violenta - come scrive il quotidiano locale La Verdad - ma la polizia non ha detto ancora detto in che modo sarebbero stati uccisi, per sbilanciarsi aspetta il riscontro dell’autopsia.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, da questo appartamento di Molina, poi, i due cadaveri sarebbero stati trasportati e interrati nella limonaia dove questa notte sono stati ritrovati a circa mezzo metro di profondità. La polizia, oltre ad uno spagnolo, ha arrestato due romeni di 47 e 60 anni che sarebbero gli esecutori materiali dell’omicidio e finiranno presto davanti al magistrato. Ingrid Visser era arrivata in Spagna con il compagno il 13 maggio con l’intenzione di recarsi in una clinica per l’inseminazione artificiale dove la campionessa olandese aveva prenotato una visita. Ma la visita è andata deserta. I due dovevano rientrare il 15 maggio. La loro auto, affittata regolarmente, era stata ritrovata nei giorni scorsi in via Juan Carlos I a Murcia ma non c’erano tracce dei due olandesi. Sono subito partite le indagini, anche in seguito alla denuncia della famiglia, che hanno portato all’arresto di un uomo e all’individuazione dell’appartamento dove sarebbe avvenuto il delitto. Domenica notte quindi, grazie alle informazioni acquisite attraverso le indagini, è scattato il sopralluogo con i cani in una fattoria nella campagna di Murcia dove sono stati rinvenuti i due cadaveri. Visti i precedenti penali dei tre arrestati, al momento il caso viene considerato “per motivi di droga” anche se ulteriori indagini sono in corso per chiarire meglio la dinamica della vicenda. Intanto in Olanda, la famiglia della campionessa olandese è precipitata nella disperazione e non si dà pace per una scomparsa così improvvisa e drammatica. Federico Ballardin

ORE 20.33 I CORPI TROVATI GRAZIE AI CANI POLIZIOTTO. Erano ’missing’ da due settimane, spariti nel nulla durante un breve soggiorno a Murcia, e la loro prolungata scomparsa non faceva presagire nulla di buono. I corpi di Ingrid Visser, 36 anni, star olandese di pallavolo - vantava il maggiore numero di presenze, 500, in nazionale, due titoli europei e aveva giocato anche nel Vicenza - e del suo compagno Lodewijk Severin, di 57 anni, sono stati trovati la scorsa notte dai cani poliziotto, seppelliti malamente in una limonaia alla periferia della città. Sui cadaveri un primo esame medico-legale ha riscontrato segni di violenza. Un’esecuzione in piena regola, non confermata dagli investigatori, dopo che l’indagine è stata secretata dal magistrato inquirente.
Tre i fermi finora effettuati nella vicina provincia di Valencia: un 36enne spagnolo, che sarebbe collegato alla criminalità organizzata, e due rumeni, di 47 e 60 anni. Un giallo inquietante che ha lasciato «molto scossa» la famiglia e gli amici di Ingrid Visser, mobilitati fra Amsterdam e il sud della Spagna nelle ricerche con la polizia spagnola e quella olandese. E che ora chiedono piena luce sul delitto.
Prima del riconoscimento ufficiale, l’alta statura delle vittime - entrambe di 1 metro e 90 - aveva posto fine anche agli ultimi dubbi che si trattasse della coppia vista lasciare l’hotel Churra-Vistalegre di Murcia, dov’era alloggiata, per l’ultima volta il 13 maggio scorso. Erano arrivati quello stesso lunedì all’aeroporto di El Altet (Alicante) con l’intenzione di trascorrere tre giorni a Murcia, città dove Ingrid aveva tanti amici e amava tornare: vi aveva vissuto fra il 2009 e il 2011, quando militò nel CAV Murcia 2005, giocando nella Liga spagnola, come aveva già fatto in precedenza con il CV Tenerife e con l’Hotel Cantur Las Palmas. Ma questa volta con Lodewijk - separato, con tre figlie, e da 5 anni suo compagno - aveva un appuntamento importante, fissato per il 14 maggio in una clinica di fecondazione assistita di Valencia. Non ci sono mai arrivati. Così come non sono rientrati ad Amsterdam per la data prevista, il 15 maggio. Da là è scattato l’allarme alla polizia.
L’unica traccia il ritrovamento il 22 maggio della Fiat Panda nera che la coppia aveva affittato: era parcheggiata in centro a Murcia e senza segni di effrazione. Dall’esame di una telecamera, la polizia è riuscita a risalire a un appartamento a Molino di Segura, nella parte nord della città, distante dal luogo di ritrovamento dei corpi, ma dove - secondo fonti vicine alle indagini - potrebbe essere avvenuto il duplice omicidio. La polizia non ha escluso alcuna pista, dal sequestro alla scomparsa volontaria. Un’ipotesi, quest’ultima, scartata dai familiari di Ingrid che avevano confermato il legame forte fra la campionessa di pallavolo e il suo compagno e nessun problema familiare o professionale. Nessun movimento era stato registrato sui loro conti correnti dalla loro scomparsa. Nessuna richiesta di riscatto. Amici della coppia, fra i quali l’ex calciatore Ruud van Nistelroy e alcuni olandesi residenti a Murcia, avevano tappezzato la città di manifesti di ricerche con le foto. I familiari avevano anche aperto una pagina su Facebook dove far convogliare eventuali segnalazioni. Ma è stato tutto inutile.
«È la peggiore notizia che potessimo ricevere - ha detto il presidente della Real Federacion Espanola di Pallavolo, Augustin Martin Santos - tutti desideravamo un epilogo positivo. Siamo tremendamente addolorati». Con la nazionale olandese Visser aveva vinto i principali titoli: campione d’Europa nel 1995 e del Gran Prix nel 2007, oltre a vice campione d’Europa nel 2009; mentre in casa aveva conquistato tre titoli della Lega arancione e tre coppe, oltre alla Challenge Cup.

ORE 12.31 VISSER E IL COMPAGNO UCCISI ALTROVE. La polizia avrebbe trovato indizi in un altro luogo che potrebbe essere quello dove materialmente sono stati uccisi Ingrid Visser e il suo compagno. I corpi sarebbero stati trasportati in un secondo momento nel luogo del ritrovamento.

ORE 12.15 CI SONO ALTRE PERSONE IMPLICATE NELLA VICENDA. I cadaveri non potevano essere trasportati facilmente, visto anche le dimensioni della potente centrale olandese e del compagno. Per questo la polizia pensa che siano state necessarie almeno tre-quattro persone per trasportare i cadaveri nella piantagione di limoni dove sono stati trovati. La zona è anche imprevia e quindi non sarebbe stato semplice l'occultamento delle vittime da parte degli assassini che sicuramente conoscevano il luogo. Secondo El Mundo, la polizia sarebbe arrivata al luogo del rinvenimento interrogando un uomo, detenuto a Valencia, e che era implicato nella sparizione della coppia.

ORE 11.58 MORTE VIOLENTA, I CORPI DOVEVANO SPARIRE. Secondo il quotidiano di Murcia i due cadaveri ritrovati (per i quali si aspetta il test del dna prima di ufficializzare l'identità) sono morti di morte violenta e sono stati sepolti con l'intenzione di farli sparire per sempre. La famiglia della giocatrice olandese, che aveva vinto anche un campionato d'Europa e aveva più di 500 presenze in nazionale, è crollata nella disperazione dopo il ritrovamento dei corpi avvenuto ieri notte.

ORE 11.35 I SOSPETTI LEGATI AL TRAFFICO DI DROGA. Le due persone arrestate sarebbero legate a un'organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti e legati alla criminalità organizzata dell'Est Europa. Lo scrive il quotidiano spagnolo El Pays nella sua edizione on line.

ORE 11.14 VISSER TROVATA MORTA COL COMPAGNO.  La polizia nazionale spagnola ha trovato la notte scorsa nel villaggio di Alquerias, nella regione di Valencia, i corpi di una coppia olandese, l’ex nazionale di pallavolo Ingrid Visser, 35 anni, e il suo compagno, Lodewijk Severein (57), scomparsa il 13 maggio scorso. I due corpi erano semi sepolti in una piantagione di limoni vicino alla cittadina. Stamattina, secondo fonti della polizia, sarebbero state arrestate due persone nell’ambito delle indagini sulla scomparsa. Non sono stati forniti ulteriori particolari sulla vicenda. La coppia era arrivata in Spagna - dove la Visser aveva giocato alcuni anni - il 12 maggio con un volo Amsterdam-Alicante ed era stata vista l’ultima volta lunedì 13 all’hotel Churra Murcia, dove era stata prenotato una camera per due notti. Secondo quanto si è appreso, il giorno dopo era in programma una visita medica. La scomparsa era stata denunciata dai famigliari il 15 maggio, giorno in cui la coppia sarebbe dovuta ritornare in Olanda. Ingrid Visser aveva giocato oltre 500 partite con la nazionale olandese di volley ed aveva giocato diversi anni in Spagna, tra il 2009 e il 2011, con il CAV Murcia 2005 tra il 2009 e il 2011.



22/05/2013 ORE 12.19 TROVATA L'AUTO SCOMPARSA. L'auto di Ingrid Visser e del compagno Lodewijk Severin è stata ritrovata in via Juan Carlos. La polizia sta cercando elementi utili all'interno per capire cosa possa essere accaduto o dove si siano diretti i due.

ORE 11.43 L'EX PALLAVOLISTA VICENTINA VISSER SCOMPARSA IN SPAGNA. I suoi familiari hanno lanciato l'allarme in questi giorni. Ingrid Visser, centrale olandese che giocò nella Minetti Vicenza nel 2000. La giocatrice è sparita dall'hotel El Churra di Murcia dove era in vacanza con il compagno Lodewijk Severein. la polizia spagnola sta indagando ma al momento non ci sono riscontri. I cellulari sono spenti. Ingrid Visser ha partecipato a cinque campionati del mondo con la nazionale olandese, ha vinto l'Europeo nel '95 e l'argento del 2009. A livello di club ha vinto tre scudetti olandesi quattro spagnoli e una Champions League nel 2004 con la maglia del Tenerife.

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