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L'anniversario

Il Vicenza compie 120 anni: in arrivo museo biancorosso e piano stadio da 16 mila spettatori

Non si fermano i piani del LR Vicenza e anzi raddoppiano. Non c'è solo la squadra e il progetto tecnico nei pensieri della società che sta mettendo le basi su due opere fondamentali nel calcio moderno, soprattutto se si parla di un club blasonato come quello del Vicenza. Passi avanti per il museo del Lanerossi e del nuovo stadio dei biancorossi quindi e ad anticipare i piani della società ci pensa il direttore generale Paolo Bedin. «L'idea del museo è stata approfondita da tutto il nostro staff - racconta Bedin - andando a studiare i musei italiani e non solo che funzionano e certamente ci sarà una parte per così dire "fisica", fatta da immagini, foto e trofei e dall'altra quella digitale. Un'opera moderna pensata per i tifosi di ogni età». Si andrà per fasi, come spiega il dg che poi aggiunge: «Va definito il soggetto giuridico (una sorta di fondazione), poi si passerà alla raccolta di cimeli e infine la definizione delle location, una temporanea in città e un'altra allo stadio, nell'ottica del nuovo impianto a cui stiamo lavorando.

 

MUSEO. Ma quello che conta è che il nuovo museo sarà figlio di un progetto aperto, realizzato con i tifosi e altri soggetti della città. Quindi non sarà solamente del LR Vicenza, ma un patrimonio collettivo da costruire con la tifoseria e un soggetto terzo che preveda un comitato ad hoc. Come dicevo l'idea è di mettere insieme spazi tradizionali e digitali sulla scorta dei musei più interessanti presenti in Italia e all'estero, sapendo però che partiamo dal nulla perchè questa società quando si è insediata non ha trovato granchè del passato... L'inaugurazione? Credo si possa pensare al 2023 dopo aver passato quest'anno per la raccolta e la definizione del materiale.

NUOVO STADIO E anche sul fronte stadio qualcosa si muove, è sempre Paolo Bedin a confermarlo: «Lo studio di fattibilità è stato totalmente completato e presentato a sindaco e vice sindaco e nei prossimi mesi con l'amministrazione andremo ad approfondire il progetto. Insomma, si va avanti». Con i tempi tutti "italiani" però, considerando che l'iter per questo tipo di opera dura mediamente quattro o cinque anni. «A volte 10 - aggiunge il direttore generale del Vicenza - ma di certo la tempistica è indipendente e slegata dalla stagione sportiva». Come dire insomma che un'opera così grande è pensata indipendentemente che sia serie A, B o C. «Sarà uno stadio di ispirazione inglese - spiega Bedin - da vivere tutta la settimana con aree per lo svago e il commercio, soprattutto se si considera l'area strategica vicino al centro. Uno stadio pensato per 16 mila spettatori, secondo la licenza Figc, ma la capienza può cambiare in corso d'opera. E ovviamente il museo troverà posto nella sua casa».

 

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Eugenio Marzotto