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TENNIS

Volèe glamour e no vax, per Camila Giorgi ritiro in silenzio

La tennista era rimasta coinvolta in una storia di false certificazioni anti-Covid per la quale la procura di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per lei e la cantante Madame

Glamour, no-vax, un futuro nel campo della moda con il suo marchio Giomila, creato da mamma Claudia. Camila Giorgi ha deciso di lasciare il tennis agonistico a soli 32 anni e per una donna con tanti interessi può starci. Sorprende però il modo, improvviso e senza spiegazioni. Nessun annuncio, magari via social (peraltro frequentati dalla marchigiana di Macerata, dove rivela passione per la moda giocando con la sua avvenenza), com'è ormai abitudine diffusa tra gli sportivi.

Sul profilo Instagram da oltre 700mila follower nemmeno un accenno

A svelarne l'addio al circuito mondiale è stata piuttosto la presenza del suo nome - in data 7 maggio - nella lista dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) sulle giocatrici ritirate ed uscite così dal protocollo antidoping. Giorgi avrebbe dunque deposto ufficialmente la racchetta martedì, terminando di fatto la carriera con la sfida persa a Miami, il 24 marzo, contro la numero 1 al mondo Iga Swiatek: 6-1, 6-1.

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Nella classifica Wta del singolare occupa la 116ma posizione

Non era nell'entry list degli Internazionali d'Italia ed era in forse anche la partecipazione al Roland Garros. Dopo aver debuttato giovanissima, a soli 14 anni, nel circuito professionistico, Camila è salita fino al numero 26 del ranking (22 ottobre del 2018) ed ha messo in bacheca quattro trofei. Il primo lo ha vinto a giugno 2015 sull'erba olandese di s'-Hertogenbosch (WTA 250). Sono seguiti quello sul veloce indoor di Linz (WTA 250) ad ottobre del 2018, quello sul cemento di Montreal (WTA 1000), il più prestigioso, ad agosto 2021, e quello di Merida (WTA 250), ancora sul cemento, a febbraio 2023. Ha raggiunto altre sei finali: Katowice e Linz 2014, Katowice (2015), Katowice (2016), Washington e Bronx 2019. Negli Slam il risultato migliore sono i quarti a Wimbledon 2018.

Giorgi e l'indagine a Vicenza

Sui campi Giorgi ha fatto parlare di sé anche per il non sempre facile rapporto con il papà e allenatore Sergio, di origi argentine, definito dai detrattori un 'padre-padrone' che con le sue veementi proteste contro gli arbitri le avrebbe spesso nuociuto. È inoltre rimasta coinvolta in una storia di false certificazioni anti-Covid per la quale lo scorso 2 marzo la procura di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per lei e la cantante Madame

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