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Serie C

Verso Vicenza-Padova, Diana: «Chiedo scusa per Fiorenzuola. Ne possiamo uscire solo di squadra»

Domenica 29 ottobre alle 14 al Menti la sfida contro i biancoscudati. Le parole del tecnico biancorosso alla vigilia del match
Verso Vicenza-Padova, la conferenza stampa di Diana

Vincere o... vincere. Inutile girarci intorno. Il Vicenza nel big match contro il Padova ha solo un risultato utile per risollevare una stagione che, dopo sole undici giornate, rischia di essere già irrimediabilmente compromessa. Non sarà facile scrollarsi di dosso le scorie della disfatta di Fiorenzuola e di quel misero punticino racimolato nelle ultime quattro giornate. Ma Diana e i suoi giocatori sono chiamati a rialzare la testa.  

«Chiedo scusa per la partita di Fiorenzuola»

Il tecnico biancorosso lo sa bene. «Mi sembra riduttivo definire la partita di Fiorenzuola un passo falso. Il direttore generale Sagramola a fine gara si è preso la responsabilità, ma è una responsabilità da condividere tra tutti: io in primis, il mio staff, la squadra.  Siamo molto dispiaciuti e visto che è la prima volta che parlo dopo quella partita chiedo scusa a tutti, alla società e ai tifosi. Proviamo un pizzico di vergogna ovviamente. Detto questo, domani c'è una partita importante e dobbiamo pensare solo a quella. Alla fine ci sono io, ci siamo noi come squadra: questi siamo e questi rimaniamo. Dobbiamo fare di tutto per fare la partita più giusta possibile».

Una grande prestazione per cancellare l'onta di Fiorenzuola? «Quel pizzico di vergogna della partita di Fiorenzuola rimarrà addosso, è inevitabile. Non basterà una partita per toglierlo. Nonostante tutto, però, io reputo questa squadra non una schiacciasassi che vinceva tutte le partite ma nemmeno quella di Fiorenzuola. C'è un via di mezzo che è una via di mezzo verso l'alto. Sta a noi ora, con poche parole, assorbire quanto ci è stato detto e quello che abbiamo fatto e cercarlo di trasformarlo qualcosa di diverso».

Errori e personalità

Poi Diana ha aggiunto: «Abbiamo subito cercato di compattarci: squadra, società, proprietà per cercare le soluzioni a quel qualcosa che sta mancando. In primis è importante riconoscere che qualcosa si è sbagliato. La squadra si è resa conto di questo e che così non si può andare avanti». Una squadra che, come più volte si è già visto in passato, forse pecca in personalità. «Nella costruzione della squadra si è cercato anche questo - osserva Diana -. Sotto questo punto di vista, però, ora come ora qualcosa ci manca, devo fare di più anch'io. Secondo me i giocatori sotto questo punto di vista li abbiamo, ma in questo momento non si riesce a dare quello che ci aspettavamo».

Nessun rimpianto

Il tecnico biancorosso non si nasconde. «Non mi fa paura la difficoltà, né il fatto di essere in discussione o meno. Ai ragazzi però ho detto che non dovranno mai avere rimpianti: non devono tra qualche anno trovarsi a pensare "se quell'anno lì a Vicenza avessi dato qualcosa in più...". Dobbiamo cercare di non averli, dobbiamo dare tutto. Ai tifosi, che ci hanno sempre sostenuto, voglio solo dire una cosa: loro domani possono fare la scelta di sostenerci o meno, dobbiamo portarli noi dalla nostra parte e fare cambiare loro idea anche se non sarà facile».

Di una cosa però Diana è convinto. E lo ripete nuovamente. «Non siamo questi. Magari non siamo quelli che stravincono il campionato, ma nemmeno quelli di Fiorenzuola. Non vedo un campionato di livello altissimo e questo aumenta il rammarico perché possiamo sicuramente dire la nostra».

Giocare per o contro l'allenatore?

Nessuna frattura all'interno dello spogliatoio né giocatori che "giocano contro". «Io ho sempre giocato per la mia carriera e per la mia squadra. Non vedo questa cosa, anzi ho visto una squadra molto abbattuta, che si è chiusa in spogliatoio per trovare delle soluzioni e poi  i giocatori hanno chiamato noi dello staff per condividere i loro pensieri. È il momento di fare delle scelte forti, non perché si è perso o altro ma per creare nel gruppo una leadership tale dove non si guarda in faccia nessuno».

Come uscire da questa situazione

«Stando ai numeri che analizziamo di volta in volta, come occasioni, situazioni di campo, possesso palla siamo in linea con le altre squadre, forse addirittura superiori. Manchiamo di incisività - osserva Diana -. Ma in momenti come questi deve prevalere il senso di squadra: il gol si fa come squadra, la palla si recupera come squadra. In questa categoria non vedo giocatori che possono vincere le partite da soli. Possiamo uscire da questo momento solo di squadra».

Giocatori già appagati per essere a Vicenza? «Non credo sia così. In questi momenti di difficoltà si dà peso non solo ai giocatori, ma anche agli uomini. Si va a vedere se c'è chi si sente con la pancia piena, chi non ha fame, ma situazioni simili oggi non ci sono. Anzi, sono convinto che qualcuno che magari chi è verso fine carriera può dare ancora l'ultima graffiata».

Verso la sfida contro il Padova

«De Maio domani non ci sarà per un problema muscolare. Abbiamo poi un paio di situazioni che valuteremo domani mattina. Rossi? "Ni", non è ancora al meglio, vediamo». Tra i pali giocherà sicuramente Confente. «Sta facendo un buonissimo campionato. È vero che poteva fare meglio sui due gol del Fiorenzuola, ma potevano fare meglio tutti prima di fare arrivare al tiro il loro attaccante. Comunque domani giocherà sicuramente lui, non ci sono dubbi su questo». Riflettori puntati anche su Ronaldo, che sicuramente domani sarà preso di mira dai suoi ex tifosi. «È un giocatore che tiene tantissimo alla maglia del Vicenza, si allena sempre al massimo e quando non ha giocato non ha mai aperto bocca. Domani verrà preso di mira dai tifosi padovani? Non credo sia un problema per lui».

La partita giusta?

Il Padova? In situazioni come questa l'avversario conta fino ad un certo punto. «Che si chiami Padova, Pro Vercelli o Fiorenzuola non cambia - conclude Diana -. Per noi sarà una partita tanto importante quanto difficile per tutta una serie di motivi. Contiamo molto di più noi e come la affronteremo».

 

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Nicola Gobbo