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La conferenza stampa

Vicenza, inizia l'era Brocchi: «Qui per costruire qualcosa di importante». Rosso: «Non abbiamo più alibi»

Cristian Brocchi e il presidente Stefano Rosso (Foto Trogu)
Cristian Brocchi e il presidente Stefano Rosso (Foto Trogu)
Cristian Brocchi e il presidente Stefano Rosso (Foto Trogu)
Cristian Brocchi e il presidente Stefano Rosso (Foto Trogu)

Cristian Brocchi è il nuovo allenatore del L.R. Vicenza. L'ufficialità è arrivata a tarda mattinata, dopo che già nella tarda serata di ieri erano iniziate a trapelare le prime voci. Fatale per Di Carlo il ko di Ferrara con la Spal, che porta a cinque le sconfitte consecutive dei biancorossi per quello che è stato sin qui il peggior avvio di campionato di sempre. 

Brocchi, 45 anni, ex centrocampista di Milan e Lazio, ha iniziato la carriera da allenatore nel settore giovanile rossonero, per poi guidare la Primavera e, nel 2016, a seguito dell'esonero di Siniša Mihajlović, anche la Prima Squadra. Nella stagione successiva si è seduto sulla panchina del Brescia, venendo esonerato a marzo. Nel 2017/2018 è approdato, come vice di Fabio Capello, al Jiangsu Suning. Nell’ottobre 2018 è stato nominato allenatore del Monza, società con la quale ha conquistato una promozione in Serie B e un terzo posto nel campionato cadetto nella scorsa stagione.

Il neo tecnico biancorosso sarà supportato dall’allenatore in seconda Alessandro Lazzarini, dal tattico e metodologo Stefano Baldini, dal match analyst Davide Farina, dal preparatore atletico Piero Lietti e dal preparatore atletico-recupero infortunati Ivan Robustelli.

 

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Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 22 settembre, allo stadio Menti la conferenza stampa di presentazione.

 

LA DIRETTA

 

STEFANO ROSSO: «Qualche settimana fa avevamo pensato alla sostituzione ma poi ci sono state vicissitudini varie. Non era facile trovare un sostituto. Un grazie a Di Carlo da parte della società: è una bandiera del Vicenza, con lui siamo usciti dalla Serie C, e abbiamo poi disputato un buon campionato di B».

«Ho parlato questa mattina con Mimmo, abbiamo avuto uno scambio di vedute. C'è grande rispetto reciproco, questa è e resta la sua casa»

«In questo avvio dobbiamo lavorare sotto traccia e in silenzio nel rispetto di chi va in campo. Il nostro metodo è fare e poi comunicare. Ho letto tante falsità in questi giorni, di incontri mai avvenuti...»

«Come si esce da questa situazione? Lavoro e lavoro, fino a quando non si costruiscono i pezzi. Bisogna avere pazienza, nel rispetto dei ruoli ognuno deve fare il suo, anche la stampa, senza fare confusione. Così si crea la compattezza»

«C'è sempre grande attenzione a ciò che non va bene. La società è solida e ha investito tanto, dallo stadio al centro sportivo. Da soli non riusciamo a fare tutto, i Rosso non sono infallibili. L'importante è che i tifosi facciano il tifo allo stadio, ci mancano. È importante fare quadrato tutti insieme»

«Noi non abbiamo necessità di fare calcio per trovare consenso, vogliamo farlo per farlo bene. Ora abbiamo una grossa opportunità con un nuovo allenatore, i ragazzi non hanno più alibi»

«Il messaggio è: restiamo compatti e uniti, noi tutti siamo il Vicenza. Domani sarà dura, ma quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare»

«Manca intensità, condizione e c'è un po' di confusione. Non siamo arrivati pronti dal punto di vista fisico»

«Prima della gara contro il Pisa c'è stato un confronto con la squadra, abbiamo dato una scossa e infatti al Menti abbiamo visto la reazione. C'è stato l'atteggiamento giusto»

«Gli attori sono i giocatori, adesso si riparte. Basta alibi, nemmeno per noi. Bisogna fare di più e lavorare meglio»

«Perché Brocchi? Ci ha convinti la sua determinazione e la sua voglia di venire a Vicenza. Conosce la squadra e come lavoriamo»

«L'obiettivo è fare punti e smuovere la classifica. Mancano 33 partite da qui alla fine e la possibilità di svoltare c'è»

 

DS MAGALINI: «La responsabilità va divisa tra tutti, non è solo dell'allenatore»

 

CRISTIAN BROCCHI: «I primi contatti ci sono stati ieri sera, appena mi è stata ventilata la possibilità di venire a Vicenza mi sono emozionato. Ho preso la decisione in cinque secondi. È una piazza importante, una società con una grande storia. Sono molto felice e fiero di essere qua, non vedo l’ora di iniziare»

«Il primo aspetto su cui lavorare sarà sicuramente quello mentale, ripartiamo da qui. Cerchiamo di capire cosa non gira nella testa dei giocatori. Il problema non è il modulo, dobbiamo scacciare le paure»

«Ho un accordo fino a fine stagione, con opzione per il secondo anno al raggiungimento di determinati obiettivi, che per noi non possono che essere importanti»

«Sono arrivato con l'ambizione di uscire da questo momento difficile e gettare le basi per costruire qualcosa di importante»

«Io preferisco gestire il pallone, a volte si pensa che sia lento ma così voglio comandare il gioco. Mi piace gestire la gara. Le qualità tecniche e le conoscenze ci sono, nella squadra devono parlare tutti la stessa lingua. Diaw? È un attaccante perfetto per la categoria, ha grande velocità, deve solo stare bene e trovare la condizioni atletica migliore»

«Il passato? Ogni esperienza insegna qualcosa, a volte avrei potuto gestire meglio certe situazioni ma rifarei tutto, l’importante è credere nelle proprie idee»

«I miei modelli? Dal punto di vista tattico Prandelli, nella gestione Lippi e Ancelotti, dal punto di vista caratteriale Capello. Poi ognuno è fatto in maniera propria»