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Real, sei uomini su cui costruire il futuro

CALCIO SECONDA DIVISIONE. Il club di Diquigiovanni riparte dalla mezza dozzina di giocatori confermati: Amodeo, Alessandro, Pradolin, Rebecchi, Moro e Stefani. Il Bassano presenta Guccione e il figlio d'arte Maran: «Non sono raccomandato, papà mi ha detto di ascoltare solo Petrone»
Gianluca Maran e Filippo Guccione alla presentazione. CECCON
Gianluca Maran e Filippo Guccione alla presentazione. CECCON
Gianluca Maran e Filippo Guccione alla presentazione. CECCON
Gianluca Maran e Filippo Guccione alla presentazione. CECCON

Nulla. Il papà non gli ha detto niente. «È vero, mio padre non ha fatto alcuna raccomandazione, meno una: ascolta esclusivamente il tuo allenatore e nessun altro». Solidarietà di categoria, probabilmente. Sta di fatto che Gianluca Maran, figlio di Rolando, ex timoniere biancorosso e artefice oggi del Catania-rivelazione in serie A ha trattato l'erede come un qualunque suo terzino, non come il figliolo. «Lui vuole starsene consapevolmente alla larga dalla mia vita agonistica, non interferisce minimamente, né sotto il profilo tecnico né tantomeno su quello delle scelte, lì mi confronto solo col mio procuratore». Insomma, il cordone ombelicale reciso alla nascita per questo difensore di fascia diciannovenne trentino, reduce dall'esperienza in Primavera a Catania, il cui cognome comincia a diventare ingombrante. «Tra le giovanili e una C2 c'è un abisso, ma quando si è presentata l'opportunità di Bassano, la migliore di tutte come prospettiva, non ho avuto dubbi. Sono un esterno che ama la spinta e può muoversi anche da ala all'occorrenza. Però so disimpegnarmi pure in fase difensiva. So cosa ci aspetta, un campionato tremendo, però siamo giovani, freschi e con tanta voglia, si è creato subito un gran spogliatoio, ho fiducia. Pure se ne retrocedono 9, su 18, un'enormità e ci vorrà un'impresa gigantesca, è evidente».  Il Conte Guccione, invece, così battezzato per eleganza e non solo assonanza, è un altro giovanottino rodigino con buonissimi colpi nel suo repertorio, che abbisognano soltanto di essere rispolverati dopo l'infortunio al perone dello scorso torneo a Casale. «È stato un inferno – confida – titolare in partenza, poi mi sono rotto, solo che per i noti problemi la società non esisteva, sono guarito in 5 mesi invece che nei 3 previsti, tornando in campo proprio col Bassano e segnando un gol che poi mi è stato annullato. Se i giallorossi ci avessero battuto quel giorno, probabilmente ora saremmo tutti quanti su… Nel finale di stagione, almeno mi sono tolto delle soddisfazioni come la doppietta a Castiglione. Sono un esterno d'attacco che sa giostrare anche da centrocampista - ribadisce Filippo – anche se il trainer a Vicenza mi ha impiegato eccezionalmente da mediano. Il 4-1 dell'altroieri? Molto bravo il Real e noi invece siamo inzuppati di acido lattico per i carichi di lavoro, Petrone ci sta dando dentro e non scherza, ve l'assicuro, eppure sono ugualmente ottimista per il campionato». Lo diventerà anche Petrone appena gli daranno i rinforzi reclamati a gran voce.  Per adesso si allena col gruppo Gianmarco Conti, la mezzala veneziana già in forza lo scorso anno.   Un addio, sei conferme e un acquisto. Si scalda con il mercato e il calendario (oggi la composizione) la settimana del neopromosso Real Vicenza, che mercoledì pomeriggio ha inflitto una sonora sconfitta al Bassano in amichevole. In questi giorni il direttore sportivo Davide Consolaro, coadiuvato da Andrea Seno, sta rivedendo la rosa per la Seconda divisione.  Con il ripescaggio l'organico è destinato a cambiare, anche se la spina dorsale rimane. Conferme. Sono sei i giocatori che fino a questo momento hanno detto di voler restare: Giovanni Amodeo, Danilo Alessandro, Davide Pradolin, Mario Rebecchi, Marco Moro e Mirko Stefani. Non sono nomi qualsiasi. Questi giocatori, fortemente voluti dalla dirigenza per costruire un Real Vicenza competitivo, formano l'ossatura della squadra. Sono giocatori in possesso di numeri e individualità notevoli, come hanno dimostrato nei primi due test amichevoli della stagione. Sono attese a breve altre conferme, quelle di Gaetano Porcino e Fabio Niero per esempio. Acquisti. Nel frattempo, il vuoto lasciato dallo stopper Daniele Visintin, che non è rimasto sostanzialmente per motivi personali e comunque ha lasciato il Real Vicenza di comune accordo con la società, è stato colmato da Massimiliano Mei. L'ex centrale della Reggiana, dalla struttura fisica importante (è alto 187 centimetri), ha trovato mercoledì sera l'accordo con il club cittadino e potrebbe esordire già domani nel triangolare di Arzignano contro l'ArziChiampo e la Vigontina. Sistemata la difesa, il diesse biancorosso sta cercando un centrocampista di esperienza. Chiusa la porta con Matteo Tomei, resta da decidere il destino degli altri due portieri, Luca Ziglioli e Luca Budicin. Da segnalare che Gianmarco Mioni, il terzino che lo scorso anno si è messo in luce con i biancorossi, è stato ceduto al Viareggio in Prima divisione. Giovani. C'è poi il nodo dei giovani. La società si è espressa con sufficiente chiarezza sull'argomento: l'intenzione non è quella di allestire una squadra di under e quindi è molto probabile che più di qualche giovane non resti alla corte del presidente Lino Diquigiovanni. A proposito di linea verde, Nicola Barzan e Nicola Pavan, entrambi arrivati al Real quest'anno, non hanno disputato l'amichevole di mercoledì perché infortunati. Barzan è già tornato ad allenarsi dopo l'affaticamento muscolare, le condizioni del ginocchio destro di Pavan vanno invece valutate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincenzo Pittureri Marta Benedetti

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