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Trionfo storico

MotoGp, "Pecco" Bagnaia è campione del mondo su Ducati. «Tutto è bellissimo»

A Valencia basta un nono posto. Il pilota della Ducati trionfa a 13 anni dall'ultimo successo di Valentino Rossi.
Francesco Bagnaia festeggia il titolo mondiale (Foto ANSA/EPA/Biel Alino)
Francesco Bagnaia festeggia il titolo mondiale (Foto ANSA/EPA/Biel Alino)
Francesco Bagnaia festeggia il titolo mondiale (Foto ANSA/EPA/Biel Alino)
Francesco Bagnaia festeggia il titolo mondiale (Foto ANSA/EPA/Biel Alino)

Francesco "Pecco" Bagnaia, su Ducati, è campione del mondo della MotoGp. La certezza del titolo è arrivata a Valencia nell’ultimo Gp, nel quale il pilota italiano si è piazzato al nono posto, mentre il francese Fabio Quartararo non è andato oltre il quarto.

La vittoria nel Gp di Valencia è andata allo spagnolo Alex Rins (Suzuki) con il tempo di 41'22''250. Secondo lo statunitense Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) a 396 millesimi. Terzo Jorge Martin (Prima Pramac, +1''059), quarto il competitor di Pecco Bagnaia, il francese Fabio Quartararo (Yamaha) a 1''911. Quinto il portoghese Miguel Olivera (Red Bull KTM Factory Racing, +7''122), sesto ha chiuso Joan Mir (Team SUZUKI ECSTAR) a 7''735. Settimo Luca Marini (Mooney, +9''524), ottavo Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP) a 12''038. Nono il nuovo campione del mondo, Pecco Bagnaia (Red Bull) che ha chiuso a 14''441. Decimo Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP, 14''676).

Bagnaia celebra il trionfo (Foto ANSA/JAVIER SORIANO)
Bagnaia celebra il trionfo (Foto ANSA/JAVIER SORIANO)

Bagnaia-Ducati: doppietta italiana 50 anni dopo Agostini

Bagnaia riporta il mondiale in Italia 13 anni dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi (2009); la Ducati non vinceva nella Classe regina dal 2007, quando s’impose con l’australiano Casey Stoner.Era dal 1972 che non si verificava una doppietta italiana iridata nella Classe regina del motociclismo. L’ultimo a trionfare in sella a una moto italiana fu il grande Giacomo Agostini, con la MV Agusta: allora la Classe era la 500 cc.

 

Bagnaia: «Tutto è bellissimo, fantastico»

«Tutto è bellissimo, fantastico. La gara più dura della mia vita. Volevo arrivare nei primi cinque oggi ma dopo 5 giri ho cominciato a soffrire con l’anteriore della moto. Non ha importanza. È stata lo stesso una grande giornata, sono molto felice». Sono queste le prime parole del neo campione del mondo Bagnaia.

«Una pagina di storia? Al momento non ci penso. Ma so che con la Ducati abbiamo compiuto qualcosa di veramente grande, di cui andare orgogliosi», ha aggiunto commentando la sua impresa. «Ora non realizzo, ma con calma, nei prossimi giorni, penserò anche alla pagina di storia...».

Francesco "Pecco" Bagnaia (foto ANSA/FAZRY ISMAIL)
Francesco "Pecco" Bagnaia (foto ANSA/FAZRY ISMAIL)

 

"Mi manda Valentino Rossi"

Nato a Torino il 14 Gennaio 1997, ma cresciuto a Chivasso, tifoso Juve e amante del suo cane (Turbo, nomen omen) Pecco è il più bel frutto della VR46 Academy. Un traguardo guadagnato con una maturazione costante, senza l’assillo del marchio di "predestinato". Quella prima stagione nel Team Sky di Valentino Rossi nel 2014, infatti, porta scarsi risultati e pochissimi punti. Serve il salto di qualità e Bagnaia si trasferisce a Tavullia. Altri due anni in Moto3, con il team Mahindra, per imparare a soffrire su un mezzo non velocissimo, con un 14/o ed un quarto posto.

Il primo contatto con le due ruote, come tanti suoi colleghi, Bagnaia lo ha sulle minicross, ma è la velocità ad attirarlo. Comincia a farsi notare nelle categorie Minimoto e MiniGP, dove diventa campione europeo nel 2009. Nel 2010 corre nel campionato mediterraneo 125 PreGP, concludendo secondo. Nel 2011 e 2012 è in quello spagnolo e non sfigura al confronto col nuovo ambiente, classificandosi terzo. Nel 2013 il primo mondiale, in Moto3, con una Honda FTR affidatagli dal Team Italia. L’anno dopo è allo Sky Racing Team VR46. La svolta nel 2016, secondo anno da pilota ufficiale Mahindra. Arrivano le prime due vittorie, ad Assen e Sepang. Nel 2017 il ritorno a "casa", nello Sky Racing Team e l’approdo in Moto2. Chiude quinto. Vince il titolo di «Rookie Of The Year». È il prologo dell’esplosione agonistica del 2018. Bagnaia trionfa subito in Qatar, per poi ripetersi in altri sei GP, fino al titolo della Moto2. È pronto per il salto in MotoGP, con la Ducati. Borgo Panigale lo accoglie nel team satellite Pramac, dove resterà due stagioni. Di apprendimento, non facili, condite da cadute e ritiri. Raccoglie appena 54 e 47 punti. Ma dimostra di saper imparare dai propri errori. I vertici di Ducati non perdono fiducia. Anzi, nel 2021 lo promuovono nella squadra ufficiale e lui li ripaga con quattro successi ed il secondo posto finale, dietro la Yamaha di Quartararo.

Fabio Quartararo (a sinistra) e Francesco "Pecco" Bagnaia
Fabio Quartararo (a sinistra) e Francesco "Pecco" Bagnaia

Da -91 al trionfo

Il 2022 non era partito bene: caduta in Qatar, seguita da una serie di piazzamenti lontano dai primi. La pole di Jerez prelude alla prima vittoria. Altro crash a Le Mans, mentre è secondo. Vince al Mugello, ma in Catalogna e Germania arrivano due ritiri. È il momento più triste per lui e la Ducati. La classifica dice -91 punti da Quartararo. Nei cinque GP successivi parte la riscossa: Bagnaia coglie quattro successi di fila ed un secondo posto, mentre la stella di Quartararo va eclissandosi. In Malesia vince il settimo GP, ma il terzo posto di Quartararo rinvia la festa a Valencia. Dove arriva il trionfo tutto italiano.

MotoGp, Bagnaia campione del mondo: grande festa a Chivasso

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