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MotoGp

Bagnaia mondiale con la Ducati, un titolo che parla vicentino. Dall'Igna: «Era il mio sogno»

Titolo iridato per il pilota italiano. Nel team anche i berici Gigi Dall’Igna di Schio e Alberto Terzo di Chiuppano.
L’abbraccio tra il dg di Ducati Gigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia (Foto ANSA)
L’abbraccio tra il dg di Ducati Gigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia (Foto ANSA)
L’abbraccio tra il dg di Ducati Gigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia (Foto ANSA)
L’abbraccio tra il dg di Ducati Gigi Dall’Igna e Pecco Bagnaia (Foto ANSA)

In pista ci ha pensato Francesco "Pecco" Bagnaia a fare la differenza, ma a monte del successo tutto italiano c’è il grande lavoro di quel genio di Gigi Dall’Igna, ingegnere di Schio arrivato a fine 2013 a guidare la Ducati Corse come direttore generale e anche, in tempi più recenti, il contributo di Alberto Terzo, giovane ingegnere di Chiuppano, componente del team di ricerca e sviluppo della casa di Borgo Panigale.

Da Schio al tetto del mondo con Ducati

Per Dall’Igna, sostenuto ieri a Valencia dal suo fan club personale, la soddisfazione è comprensibilmente tanta. «Questo era il sogno che mi aspettavo - ha commentato a caldo - e il motivo per cui sono venuto in Ducati. Nei miei piani pensavo di vincerlo prima il Mondiale, però la MotoGp è una categoria difficilissima e ci vuole tempo. Arrivare a questo punto è stato complicato e difficile ed è stato un percorso lungo di cui mi ricordo tutto, fatto di tantissime emozioni». 

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Dall'Igna e l'inizio di un'era?

«Non so se questo titolo possa essere l’inizio di un’era, però sicuramente quest’anno è stato fantastico. So di avere con me delle persone e dei tecnici davvero bravi. Pochi pensieri all’ultimo giro della gara, avevo la mente quasi bloccata» ha dichiarato ai giornalisti il d.g. scledense. «È tutto complesso per raggiungere certi risultati. Gli sviluppi tecnici arrivano dalle persone, e se non ci sono il morale e la grinta giusti da parte loro diventa tutto più difficile. Tutto è importante». La svolta della stagione? «Secondo me Silverstone, perché pur non essendo il più veloce Pecco è riuscito a vincere e questa è la dimostrazione della maturità di un campione. È facile vincere quando si ha la velocità, mentre è molto più difficile quando in pista ci sono piloti più veloci di te».

La festa dura poco, da martedì si torna a studiare i rivali della Honda. «Sono curioso di vedere la moto dei giapponesi» ha dichiarato Dall’Igna.

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