«I figli si fanno nel modo classico, con un uomo e una donna». Risposta: «Siete rimasti all’Ottocento». Giorgia Sottana non ci sta. La giocatrice del Famila Wüber Schio ha risposto tramite social ad Eugenia Roccella, ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità del governo Meloni, che ha fatto discutere con un’affermazione sulle famiglie tradizionali e la natalità.
Sottana a febbraio diventerà mamma
Il tema è molto caro a Sottana, che a febbraio diventerà mamma: sua moglie, la cestista belga Kim Mestdagh, sta aspettando un figlio. Nascerà in Belgio, dove le norme per le coppie omogenitoriali sono più elastiche di quelle italiane.
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La risposta al ministro Roccella
La risposta della giocatrice trevigiana non si è fatta attendere. «Cara ministra @eugeniaroccella, la natalità non s’incoraggia così. La gente non fa più figli non perché le famiglie “tradizionali” come le chiama lei, non esistono più, ma perché i giovani ora prendono DU SPICCI e non arrivano a fine mese, e la velocità dell’esistenza è cambiata rispetto al 1800 (anno in cui molti di voi son rimasti)».
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La capitana del Famila cerca di far sentire la sua voce. «Inoltre, cara Ministra, il suo discorso fa venire la pelle d’oca – si legge su una storia pubblicata su Instagram - non solo a me, ma anche a tutte quelle famiglie “non” tradizionali, come i genitori adottivi, i genitori single ADOTTIVI, i genitori (maschio e femmina) che hanno dei figli in modo NON TRADIZIONALE (e mi creda, CE NE SONO TANTISSIMI)».
L'invito al ministro «I discorsi da Medioevo hanno stufato»
Un messaggio chiaro rivolto all’esponente della maggioranza. «Sti discorsi da medioevo hanno un pochino stufato, come la vostra politica del “TRADIZIONALE”. Ed è oggettivamente vergognoso che s’incolpi le famiglie “NON TRADIZIONALI” per l’abbassamento della natalità quando i problemi sono certamente altri. È solo fumo che gettate negli occhi di chi non sa guardare più in là del proprio naso. PURTROPPO IN TROPPI».