<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Hockey pista

Un camion di applausi ai campioni del Trissino

I  campioni del Trissino festeggiano sul camion del Rino Mastrotto Group FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOL’entusiasmo di alcuni tifosi blucelesti nel piazzale del palasport
I campioni del Trissino festeggiano sul camion del Rino Mastrotto Group FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOL’entusiasmo di alcuni tifosi blucelesti nel piazzale del palasport
Hockey Trissino, la festa (FOTO STUDIO STELLA / CISCATO)

Trissino capitale europea dell’hockey pista. Il paese della valle dell’Agno è assurto agli onori della cronaca sportiva internazionale, dopo la memorabile vittoria di Zampoli e compagni contro i portoghesi del Valongo a Torres Novas, dove domenica la squadra bluceleste è riuscita a conquistare l’Eurolega e incoronare Trissino (poco più di 9 mila abitanti, fra questi qualche migliaio di sportivi divisi in una decina di società) fra le squadre blasonate d’Europa. I reduci dell’impresa si sono presentati ieri sera sopra a un camion nel piazzale del PalaDante, dove sono stati accolti con cori e tamburi dagli ultrà dell’Armata Trissinese. Poi uno a uno, passando attraverso una galleria di tifosi (400 circa), sono entrati nel palasport per i festeggiamenti. Presente anche il duo Faccin-Golin che nel 1978 contribuì allo scudetto trissinese. Anche la ministra Erika Stefani ha espresso i suoi complimenti ai protagonisti e in modo particolare al presidente Matteo Mastrotto: «Un traguardo prestigioso per il paese - ha rimarcato Stefani, che impegnata a Roma non ha potuto essere presente ieri -. La conquista della coppa è frutto di impegno, dedizione e allenamento e di affetto di tanti cittadini, come quelli di Trissino, che vivono l’hockey come un momento quasi familiare, uno sport coinvolgente. Il mio pensiero va al papà Gianni, per tanti anni presidente e dirigente della società trissinese». «Sono contentissimo. Stiamo ancora gustando il grande traguardo – ha detto il presidente del Trissino Matteo Mastrotto -. Non ci siamo ancora resi conto della conquista di questa coppa, che arricchirà per sempre il palmarès della società: è un onore per il paese. La squadra ha lottato fino all’ultimo, dimostrando attaccamento alla casacca. In cinque anni abbiamo portato a casa il trofeo più importante dell’hockey pista europeo. Uno stimolo maggiore per i playoff scudetto (domani sera a Forte dei Marmi è in programma gara1 di semifinale, ndr)».
«Sono molto soddisfatto dei miei ragazzi - ha commentato l’allenatore Alessandro Bertolucci, che vinse la coppa Campioni, oggi Eurolega, da giocatore con il Follonica nel 2006, con la voce rauca di chi ha diretto la partita con tensione e emozione - ma ero sicuro di potercela fare. Raggiunto il pareggio con Cocco, sapevo che la vittoria ai rigori era nostra. Questo risultato è storico. Il paese e la società se lo meritano». «Sono molto felice – ha aggiunto il capitano Joao Pinto – con la vittoria contro il Sarzana, ho capito che potevamo vincere la coppa. Ci abbiamo creduto, abbiamo sofferto e il risultato è sotto gli occhi di tutti». « Abbiamo giocato davanti a oltre 1500 tifosi del Valongo - ha aggiunto l’allenatore in seconda Bertinato -. I giocatori sono stati gradi protagonisti, tutti spinti dalla molla di vincere e di passare alla storia sportiva d’Europa».
Il presidente della Fisr regionale e delegato Coni Vicenza, Giorgio Grigolato ha ricordato gli altri successi vicentini, il Mundialito del 2006 e la Coppa Cers vinta nel 2012 dal Bassano, complimentandosi con il Trissino per la prestigiosa vittoria. «È davvero un orgoglio per il paese - ha detto l’assessore allo sport Martina Benetti -, perché Trissino sarà conosciuto in tutto il mondo sportivo europeo, un traguardo storico, che premia un’amministrazione comunale sempre attenta allo sport, cercando di offrire strutture adeguate alla pratica sportiva a tutti i livelli. Non ultimo il pala Angelo Sinico». «Un traguardo storico, che conferma l’impegno dell’amministrazione comunale, dedita in modo particolare alla crescita sportiva della gioventù - ha aggiunto il sindaco Davide Faccio - e se è arrivato questo prestigioso risultato è merito anche di tanti imprenditori che credono nell’importante servizio sociale dello sport. Non posso dimenticare il compianto monsignor Lucatello, che ha realizzato la pista scoperta al centro professionale Casa della Gioventù da cui è partita l’avventura e la pratica dell’hockey pista». 

Leggi anche
Trissino entra nella storia: l'Eurolega ritorna in Italia

Aristide Cariolato

Suggerimenti