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A Bassano

gIANMARIA promosso sul fronte del palco

di Walter Ronzani

Il fallimento può attendere. gIANMARIA supera il battesimo di fuoco e dà il via alla sua stagione di concerti in giro per l’Italia. Venerdì infatti è iniziato il suo “Fallirò tour” al Liv Club di Bassano con una data zero, che è stata un banco di prova per i concerti a venire.
Prima dell’inizio, in sala incontriamo il padre Christian Volpato, che ci racconta l’emozione che si respira a casa: «Non mi sembra vero di essere ad un concerto e che sul palco c’è mio figlio. gIANMARIA è emozionato per questa serata. La sta sentendo più di ogni altra cosa, molto più delle dirette televisive. È la prima volta che il palco è solo suo e ha tutti gli occhi su di sé».
Il concerto si svolge in un locale riempito a metà. Il pubblico è composto da giovanissimi spettatori con una grande voglia di tornare alla normalità. Infatti col favore del buio della sala in pochi indossano la mascherina. Nonostante il loro caloroso supporto, non c’è l’afflusso che ci si poteva aspettare, visti i numerosi sold out già registrati nelle principali città italiane.
Quando gIANMARIA sale sul palco viene accolto da un boato. Indossa dei pantaloni in pelle nera e una maglietta completamente bianca, che è diventata il tratto distintivo del suo stile semplice e diretto. Il live si apre con “Poeta” e “Rapporti e piante”, che vengono accompagnate in coro dal pubblico, che ne conosce le parole a memoria. gIANMARIA si esibisce davanti a una selva di telefonini, che consegnano ai social i momenti chiave del suo live. Tutti cantano assieme a lui i cavalli di battaglia “Mamma scusa” e “I suicidi”, mentre sul palco i produttori Nicolas Biasin (Bias) e Gianmarco Manilardi, danno il loro contributo strumentale. Il trio funziona bene e la successione dei brani è piacevole e ritmata.
Dal punto di vista performativo lo spettacolo procede senza intoppi, ma anche senza sorprese. Tra una canzone e l’altra, quando interagisce con gli spettatori, gIANMARIA tradisce l’inevitabile emozione della prima volta e appare un po’ impacciato. Davanti a sé ha comunque tutto il tempo per migliorarsi, grazie anche l’esperienza che farà in questa sua prima tournée. Il live scorre velocemente verso la fine e per rimpinguare un repertorio giocoforza limitato, gIANMARIA rispolvera le cover di X Factor a cui è più affezionato: “Jenny è pazza” di Vasco e “Alexander Platz” di Battiato e Milva. Quando rientra sul palco per il bis invocato a gran voce, gIANMARIA dedica al pubblico un momento letterario. Si siede sul bordo del palco e legge un estratto del racconto “I sette messaggeri” di Dino Buzzati. È il frangente più intimo del concerto, che anticipa la ripetizione delle canzoni più amate (“I suicidi”, “Poeta”, “Senza Saliva”) e la cover “Io sto bene” dei Cccp, altra eredità di X Factor. “Fallirò”, il brano che dà il titolo al disco e al tour, chiude un concerto durato una cinquantina di minuti. Archiviato questo debutto, per gIANMARIA è già tempo di guardare alle prossime tappe, che lo metteranno alla prova davanti a platee più numerose ed esigenti. 
Per affrontarle gIANMARIA potrà contare sul suo talento, su due validi compagni di viaggio come Bias e Manilardi e su delle canzoni che sono già entrate nel cuore dei fan.

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