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Il Riesling
valdagnese

Il Riesling della tenuta Dalle Ore
Il Riesling della tenuta Dalle Ore
Il Riesling della tenuta Dalle Ore
Il Riesling della tenuta Dalle Ore

Nelle famiglie dei contadini di un tempo era chiamato “el rìsli”. Veniva bistrattato e utilizzato come vino da pasto, con uve vinificate solo per uso domestico: spesso accompagnava un piatto di minestra al rientro dal lavoro nei campi. Invece le uve ritenute di maggior pregio e che garantivano un solido sostentamento economico per la famiglia, finivano dritte in cantina sociale. Di generazione in generazione, però, le abitudini sono cambiate; come pure sono mutate le condizioni economiche. Oggi il riesling, vitigno principe per territori come Germania e Austria, ha cambiato essenza: è diventato un vino di passione che, nel caso della Tenuta Dalle Ore di Trissino, ha garantito addirittura l'ingresso nei primi dieci produttori italiani di questa tipologia. In più, con il vanto di essere l'unico vino veneto ammesso in finale. In barba alla più blasonata tradizione teutonica i fratelli Marco, Vittorio e Luciano Margoni Dalle Ore hanno sbaragliato la concorrenza dei rivali nazionali (friulani soprattutto) nonché europei per quanto riguarda la qualità, salendo sul podio al concorso organizzato a Naturno, in provincia di Bolzano, dall'Associazione nazionale riesling d'Italia.
È un risultato di valore, visto che quando si parla di riesling si pensa subito all'Alto Adige, terra in cui la tradizione di questa coltivazione è scritta nella storia. Tra i 55 partecipanti al concorso c'erano anche produttori dell'Oltrepo Pavese (dove esiste un'associazione, ma i soci si contano sulle dita di una mano) del Friuli e delle Marche. In rappresentanza del Veneto c'erano solo i fratelli Margoni, la cui tenuta si trova nella Valle dell'Agno ai confini con la Valpolicella e il Soave a ovest, la zona di Breganze a est e i Colli Berici a sud, protetta dalle Piccole Dolomiti. «Una tradizione lunga generazioni, la nostra - spiega Marco Margoni la cui tenuta produce 4 mila bottiglie l'anno di riesling oltre a una consistente produzione di cabernet, pinot grigio, chardonnay e durello (in tutto 65 mila bottiglie, in un'azienda agricola che si estende su 22 ettari di cui 15 a vigneto) nel senso che il nostro bisnonno Girolamo portò con sé alcune barbatelle (piccole piantine di vite) di riesling dalla Germania, provando a piantarle a Trissino. Oggi, nella tenuta in località “La Bertolà”, siamo riusciti a coltivare il vitigno stabilmente con i primi risultati nel 2007 quando eravamo assistiti dall'enologo Massimo Dal Lago (titolare dell'azienda agricola Masari di Valdagno)».
Regole semplici quelle seguite nella tenuta, per produrre vini che «sono espressione di un'agricoltura consapevole, sullo stile dei vini naturali». Nel loro progetto, attualmente i fratelli Margoni sono assistiti dall'enologo Franco Giacosa che, dopo una lunga esperienza alla Casa Vinicola Zonin, adesso si sta specializzando nella viticoltura biodinamica.
Alla Tenuta Dalle Ore ci sono regole precise: non più dell'80% della superficie può essere destinata a una qualsiasi forma di coltivazione specializzata, mantenendo così almeno il 20% di aree a prato o bosco; non si fa uso di concimi sintetici, erbicidi e insetticidi di qualsiasi tipo; non si fa uso di irrigazione spinta, così da poter accentuare la crescita in profondità delle radici (alla ricerca di acqua) per aumentare la mineralità del vino.

Giancarlo Brunori

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