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Il report

La moda globale parla vicentino: da Otb a Minerva e Bottega Veneta

Tanti legami con il territorio per le big del lusso. L'indagine dell'area studi di Mediobanca
Sono tanti i legami con il Vicentino delle maggiori aziende del lusso (Foto Archivio)
Sono tanti i legami con il Vicentino delle maggiori aziende del lusso (Foto Archivio)
Sono tanti i legami con il Vicentino delle maggiori aziende del lusso (Foto Archivio)
Sono tanti i legami con il Vicentino delle maggiori aziende del lusso (Foto Archivio)

Da Bottega Veneta a Valentino, da Otb a MinervaHub fino a Sinv. Vicenza protagonista della moda globale. Emerge dall’ultima indagine dell'area studi di Mediobanca che ha fotografato con la lente finanziaria le 80 maggiori multinazionali con ricavi superiori a un miliardo e le 175 maggiori aziende in Italia con fatturato individuale superiore a 100 milioni. Comparto legato in particolar modo al lusso che, dopo una fase post pandemica brillante e di continua crescita, frena ora la sua corsa (ricavi 2024 stimati +3%) e si prepara ad un ciclo di consolidamento.

Bottega del lusso

Al sesto posto mondiale per ricavi nel 2022 il gruppo francese Kering (20,4 miliardi) che nel suo carnet di aziende conta su Bottega Veneta nata nel 1966 a Vicenza, fatturato da 1,7 miliardi e radici ancora profondamente vicentine dove mantiene il suo cuore, frutto della specializzazione artigiana. A Montebello, nella villa settecentesca Schroeder-Da Porto, hanno sede uffici e vengono sviluppati prototipi, campioni e prodotti speciali di pelletteria, unità anche ad Altavilla, Malo, Trissino e Povolaro di Dueville.

La classifica dei ricavi vede al primo posto l’altro player francese Lvmh (79,2 miliardi), seguito a Nike (48 miliardi), la spagnola Inditex (32,7 miliardi) che controlla Zara, parla veneto il quarto posto con EssilorLuxottiva (24,5 miliardi), seguito dalla tedesca Adidas (22,5 miliardi).

Il lusso si conferma tra i settori più redditizi (ebit margin 24,4%) nel confronto con il manifatturiero, al terzo posto dopo il farmaceutico e le bevande. Se il primo posto spetta ad Hermes (41,5%), Kering si prende la quinta posizione (27,5%), mentre Lvmh è regina degli utili (14,1 miliardi). 

Otb investe

I big italiani della moda si distinguono per il tasso di investimento medio più elevato, 13,5%, oltre il doppio della media del settore. Tra le prime 20 multinazionali nove sono italiane e forti i legami con Vicenza. Il podio è tricolore a partire da Valentino (23,6%) che ha ancora lo stabilimento di Maglio di Sopra a Valdagno: risale al 2012 la vendita del brand del fondo Permira e della famiglia Marzotto a Mayhoola, investitore del Qatar. Il quale, lo scorso anno, ha ceduto il 30% a Kering (operazione da 1,7 miliardi in contanti): l’accordo prevede un’opzione per acquisire il 100% del capitale sociale non oltre il 2028.

Al secondo posto dei maggiori investitori il gruppo Otb (20,2%) di Renzo Rosso con sede a Breganze, seguito da Prada (17,2%), Tod’s (16,6%) con la veronese Calzedonia holding - ora Oniverse (16,2%) al sesto posto.

MinervaHub redditizia

La fotografia delle aziende di moda italiane vede Otb al nono posto per fatturato (1,7 miliardi) in una classifica guidata da Guccio Gucci (5,7 miliardi), Prada (4,2 miliardi), gruppo Luxottica (3,9 miliardi) e Calzedonia (3 miliardi). Tra le aziende con maggiore redditività emerge MinervaHub (ebit margin 22,2%) in una classifica guidata da Bulgari (43,4%). Si tratta della nuova realtà industriale italiana con presidente Matteo Marzotto, specializzata in finiture, materiali e processi all’avanguardia per accessori moda e lusso: tra le imprese coinvolte anche Quake di Rossano Veneto, leader nel ricamo automatico. Spunta nell’indagine, alla voce leva finanziaria (aziende indipendenti con leverage ratio inferiore al 10%) anche Sinv Holding di Schio (6,3%) che tallona le aziende senza debiti finanziari.

Borsa lontana

La moda italiana è lontana dai riflettori della Borsa. Il gruppo di aziende quotate è prevalentemente composto da player di altagamma con l’eccezione di poche realtà, alcune peraltro di impronta veneta, come Geox-Lir, Ovs e Safilo. Non sono previsti sbarchi sul mercato azionario a breve termine se non per la veneziana Golden Goose che ha un progetto di quotazione atteso quest'anno. Realtà che si sono espresse per una possibile quotazione nel medio termine sono Otb e MinervaHub

Roberta Bassan

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