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MODA

Otb sfiora i 2 miliardi di fatturato. Minelli: «Pronti ad acquisizioni nel lusso»

Corre il gruppo vicentino (+10,2%), il brand Diesel recupera (+13,1%). Il ceo: «Nella moda “condannati” alla crescita»
Diesel, brand storico di Otb, ha avuto un’importante ripresa del +13,1% sul 2022 dopo il riposizionamento del marchio
Diesel, brand storico di Otb, ha avuto un’importante ripresa del +13,1% sul 2022 dopo il riposizionamento del marchio
Diesel, brand storico di Otb, ha avuto un’importante ripresa del +13,1% sul 2022 dopo il riposizionamento del marchio
Diesel, brand storico di Otb, ha avuto un’importante ripresa del +13,1% sul 2022 dopo il riposizionamento del marchio

Archivia il 2023 sfiorando i 2 miliardi di fatturato (+10,2%), generati da 1,8 miliardi di euro di vendite nette, 348 milioni di ebidta. Ancora in corso il calcolo dell’ultima riga di conto economico, proiettata a confermare l’utile del 2022 di circa 100 milioni. Ma per il gruppo vicentino della moda, vicino ai settemila dipendenti nel mondo (958 in più da fine 2022), la corsa continua: «Siamo condannati a crescere - risponde l'amministratore delegato Ubaldo Minelli - perché sappiamo quanto la scala dimensionale sia sempre più importante nell’industria della moda». Una squadra è concentrata sul dossier acquisizioni: «Potrebbe essere questo l’anno».

Dottor Minelli, qual è la ricetta per aver chiuso un 2023 ancora minato da guerre, inflazione, difficile congiuntura mondiale, in modo positivo?
Accelerare.

Prego?
Nell’industria della moda siamo condannati a crescere e la nostra crescita si basa su fondamenta solide: il piano triennale approvato lo scorso anno di 350 milioni ha subito un'accelerazione nel 2023. Abbiamo ritenuto che una congiuntura non particolarmente favorevole fosse un buon momento per spingere e, nel 2023, gli investimenti totali sono stati di 201 milioni.

Che bilancio tira?
È stato un anno complesso. Se mi guardo indietro, nei primi sei mesi per noi la crescita è stata del +5-6% superiore di come poi abbiamo chiuso l’esercizio, nella seconda parte dell’anno c’è stato un rallentamento. Ma, considerato il contesto, siamo molto soddisfatti.

Quali sono i motivi di maggiore soddisfazione?
Partirei con l’inversione di tendenza di Diesel che ha avuto un aumento di fatturato del 13,1%, frutto del nuovo corso iniziato nei primi mesi 2020, anno della pandemia. Oggi è un brand che, da prevalentemente maschile, è al 50% donna, ha un terzo dei clienti generazione Z e anche i giovanissimi Alpha.

In quali mercati Otb ha avuto le maggiori soddisfazioni?
C’è stato un ulteriore rafforzamento in Giappone, mercato chiave del gruppo con il 23% del business totale, dove siamo cresciuti a cambi costanti del 19,4%. Nel resto dell’Asia, Cina e Corea in primis, abbiamo avuto una crescita strepitosa del 74%. Oggi Asia e Giappone rappresentano il 40% del fatturato.

Il vostro piano strategico ha il suo punto di forza nella crescita dei negozi, con quale risultato fino a questo momento?
Nel 2023 abbiamo aperto 76 nuovi punti vendita nei mercati chiave come Cina, Corea, Stati Uniti, ma anche in Europa. I canali diretti, ad oggi 610 negozi di proprietà che arrivano a 900 con i monomarca in franchising, rappresentano oltre il 50% del fatturato, dal 35% di due anni fa. Dirò di più: i 201 milioni di investimenti del 2023 non tengono conto del controvalore di 30 milioni di euro di contributi capex che abbiamo avuto in Cina dai landlord che ci volevano nei loro spazi.

La condanna a crescere vede giunto il momento anche di nuove acquisizioni dopo l’ultima, Jil Sander, del 2021?
Dobbiamo e vogliamo crescere non solo in modo organico, ma anche per acquisizioni. Ci siamo arrivati vicini nel 2023 ma abbiamo preferito aspettare.

Perché?
Siamo molto selettivi, devono essere brand coerenti con la nostra strategia: posizionamento nel lusso e aziende dove riteniamo che Otb, per quello che è il nostro modello di business e organizzativo, possa accelerare la creazione di valore per il marchio. Potrebbe essere questo l'anno. Ma fino a che non si arriva alla firma, non c'è la certezza.

Il presidente Renzo Rosso ha confermato l’Ipo nel 2025, arriverete davvero a quotarvi?
Stiamo lavorando per essere pronti, poi dipenderà dalle condizioni di mercato.

Come è partito il 2024, che prospettive vede?
Se l’anno scorso è stato complesso penso che il 2024 non sarà di meno. Prevedo, al contrario del 2023, crescite contenute nei primi sei mesi, mentre sono più ottimista per la seconda parte dell’anno. A fine 2023 abbiamo deliberato anche un investimento di 40 milioni per il nuovo sistema gestionale Erp, visto la crescita organica e la previsione di acquisizioni.

C’è anche un nuovo quartiere che sta crescendo a Milano?
Marni e di Jil Sander avranno i loro quartieri generali, circa 8 mila mq ciascuno, a partire dai primi mesi del 2026 e poi resteranno altri spazi che vedremo come destinare.

Non è che pensate di trasferire Diesel e Otb da Breganze?
Le origini, il cuore e la testa del gruppo sono a Breganze dove resteranno.

Roberta Bassan

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