La mattina del 27, nella valle di Campiello, due soldati russo-ucraìni di guardia al ponte aggrediscono il casello n.13 della linea ferroviaria, credendola covo di partigiani; la famiglia all’interno si ripara come può ed il figlio Bruno viene sfiorato per pochi centimetri dalle pallottole. (...)
Clicca qui per proseguire la lettura