VICENZA. A decidere l’esito del voto, il prossimo 4 marzo, saranno anche loro: gli italiani emigrati all’estero con sogni e valigie al seguito. Sui 4,3 milioni di connazionali con diritto di voto, sono circa 66 mila gli expat partiti da queste latitudini. Come tutti gli altri chiamati, in quanto iscritti all’Anagrafe italiana dei residenti all’estero (Aire), a eleggere diciotto parlamentari (dodici deputati e sei senatori della circoscrizione Estero) e ad affermare così anche il legame con la propria terra d’origine. Un voto che si effettua per corrispondenza e sul quale anche in passato si sono addensati sospetti di irregolarità. Ma a preoccupare, al momento, sono anche i ritardi postali. Alcuni vicentini, infatti, non hanno ancora ricevuto il plico che permette loro di votare. Risultato? Per chi non si è ancora rivolto al consolato di riferimento, il rischio è quello di essere tagliato fuori dalla consultazione.