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Monte di Malo

Sepolto con i suoi
cani: «Massimo ci
parlava assieme»

Grande commozione al funerale di Massimo Ricatti
Grande commozione al funerale di Massimo Ricatti
L'ultimo saluto a Massimo (STUDIO STELLA)

MONTE DI MALO. La sua bara e sopra le ceneri dei suoi cani che se ne sono andati insieme a lui, forse come avrebbero voluto. Una folla commossa di oltre 500 persone ha gremito la palestra comunale di Monte di Malo per il funerale civile di Massimo Ricatti, tecnico cinofilo 52enne morto nel tragico incidente stradale di Cornedo  costato la vita alla giovane mamma Giulia Rossi.

L'uomo, molto conosciuto in zona per la sua attività, si occupava di addestramento cani e proprio per questo alla cerimonia erano presenti 12 esemplari delle unità cinofile della protezione civile e del soccorso alpino. È toccato a loro scortare la bara, che sopra aveva l'urna con le ceneri dei due cani di Ricatti morti nello stesso scontro, Yuma e Danì.

Il funerale, durato un’ora e mezza, si è aperto e chisuo con le parole del sindaco Mosè Squarzon e ha visto le testimonianze da parte di amici e colleghi di lavoro. «Parlavi agli animali come non ho mai visto fare» ha ricordato un responsabile dell’Aias di Valdagno. Particolarmente toccanti le parole della moglie di Massimo, Gigliola, quando ha ricordato i momenti della loro giovinezza. «Ti ho conosciuto da giovane: eri bellissimo e la tua capacità di farmi ridere mi ha fatto innamorare di te. Oggi fa freddo e mi manchi, c'è il sole e mi manchi. Mi manchi»

Claudia Ruggiero

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