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Arcugnano

Strage di rospi al lago di Fimon. «Bici e auto devono essere bloccate»

di Giulia Armeni
La denuncia delle associazioni ambientaliste dopo una gara ciclistica nel weekend. «La Provincia doveva impedirla»

C’è chi parla di “strage annunciata”. Centinaia di giovani anfibi - rospi e rane - morti schiacciati dalle ruote di biciclette, quad e auto. Veicoli che, in parte, sabato e domenica erano legati alla gara ciclistica “Aquila Gravel Liotto”. Una manifestazione autorizzata dalla Provincia, fanno sapere sia gli organizzatori che il gruppo di associazioni ambientaliste che ieri, tramite comunicato, ha usato il termine “sterminio”.

Le accuse delle associazioni ambientaliste

«Nel weekend del 4 e 5 maggio 2024 abbiamo assistito sgomenti ad un vero e proprio sterminio di migliaia di giovani anfibi che erano intenti a lasciare le acque del lago di Fimon per migrare verso le zone limitrofe, evento biologico prevedibile e annunciato proprio in queste settimane. A causarne la morte è stato il passaggio di ciclisti e mezzi di supporto per una manifestazione ciclistica, di grande impatto e portata, autorizzata dalla Provincia», scrivono Amici Val dei Mulini, Comitato Risorgive di Bressanvido, LIPU Vicenza, Naturalisti Vicentini, SOS Anfibi Vicenza, WWF Padova-Vicenza e Legambiente Vicenza Ape.

I lavori per spostare i girini dal lato meno frequentato del lago

Sull’asfalto, nella strada che separa il lago dal versante collinare a cui i rospi cercano di arrivare, è rimasto un numero imprecisato di animali. Questo nonostante, da settimane e anche ieri, sia i volontari che i Pescatori del Bacino pesca zona B stiano lavorando incessantemente per spostare i girini già formati dalla sponda verso la strada a quella verso il lato meno antropizzato dello specchio d’acqua. L’obiettivo, naturalmente, è evitare che le bestiole muoiano schiacciate.

L'appello a evitare il lago fino a fine maggio

Anche per questo, già qualche giorno fa, Sos Anfibi aveva lanciato un appello social invitando vicentini e turisti a non recarsi in zona Fimon in questo periodo: «Sono usciti i neometamorfosati dal lago di Fimon, fino a fine maggio evita il più possibile di frequentare le strade attorno». Un avviso che però, è la “denuncia” che arriva da più parti, non è stato seguito da indicazioni ufficiali. Tradotto: non sono state disposte ordinanze da parte della Provincia o del Comune di Arcugnano. «Non riusciamo a comprendere come sia potuta accadere questa spiacevole situazione considerato che lo stesso Servizio Difesa Suolo della Provincia qualche giorno prima dell’evento aveva suggerito di modificare per tempo il percorso», osservano le associazioni.



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Lo spostamento del percorso della gara

Cosa che, in effetti, è stata fatta, assicurano dall’organizzazione dell’ “Aquila Gravel Liotto”: «In accordo con le guardie zoofile abbiamo deciso di deviare il percorso sia della gara di domenica, a cui erano iscritti 150 atleti sia della cicloturistica di domenica, con 300 partecipanti, ma abbiamo saputo del “problema” dei rospi solo al venerdì sera: per noi, che proprio perché ciclisti amiamo la natura e la rispettiamo, non sarebbe stato difficile spostare la manifestazione, se solo ci avessero avvertito qualche settimana fa». Ma gli organizzatori della kermesse fanno notare anche che «nessuna vettura o mezzo privato è stato fermato, durante il passaggio dei rospi». Un aspetto su cui si sofferma anche Silvano Foladore, presidente dei Pescatori: «I girini, che ora stanno diventando rospi e rane, sono milioni e noi stiamo facendo un lavoro enorme per spostarli, con un pickup che va su e giù da una parte all’altra del lago da settimane - spiega Foladore -. Ma dalle istituzioni nessun aiuto»

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