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Lago di Fimon

Task force per salvare milioni di girini nati "nel posto sbagliato"

di Giulia Armeni
I baby rospi prelevati da Sos Anfibi e dai pescatori e trasferiti in una zona del lago di Fimon idonea. «In pericolo per le auto, andavano spostati»
Gli operatori di Sos Anfibi al lavoro per trasferire i girini
Gli operatori di Sos Anfibi al lavoro per trasferire i girini
Task force per i girini a Fimon

Nati nella metà sfortunata del lago. O quanto meno, quella che non avrebbe consentito loro di crescere in modo sicuro e da cui, diventati “grandi”, difficilmente sarebbero riusciti a spostarsi. Rischiando, in particolar modo, di finire schiacciati dalle ruote delle auto di passaggio. E così, per migliaia, forse milioni di girini dello specchio lacustre di Fimon, sabato e domenica è scattata l’operazione salvataggio grazie ai volontari dell’associazione Sos Anfibi e dei pescatori del Bacino pesca zona B.

La task force

Una vera e propria task force per prelevare i “cuccioli” di rospo e rana dalla parte di lago in cui sono venuti al mondo e trasferirli in quella più sicura, dove potranno completare la metamorfosi. Vale a dire l’area verso nordest, dove ci sono gli stagni e i terreni paludosi che costituiscono l’habitat naturale migliore per questi anfibi. I quali, per una serie di fattori ambientali e non, sono invece nati nella zona più antropizzata, a sudest. 
«Quella dove passano le macchine», fa notare Silvano Foladore, presidente dei pescatori del Bacino pesca zona B. È lui, con una decina di altri soci e assieme ai volontari di Sos Anfibi, ad aver organizzato la “spedizione” di salvataggio degli animaletti dopo aver ricevuto la segnalazione della polizia provinciale sull’anomalia della loro collocazione geografica.

 

Salvataggio girini al lago di Fimon

 

Milioni di girini

«Quando ci hanno detto che c’era questa forte presenza di girini davanti all’imbarcadero che gestiamo abbiamo subito dato la nostra disponibilità a portarli in salvo», spiega Foladore. 
Già sabato ma soprattutto ieri (in occasione anche della Giornata ecologica organizzata assieme al gruppo Magnagati Carp Team) una ventina di persone è stata impegnata nell’“operazione girini”. Milioni di girini, secondo Foladore. «Mai visti così tanti in 24 anni che sono presidente dei pescatori, una cosa incredibile - assicura - il mio pensiero è che questa quantità, così come il fatto che siano nati in anticipo di qualche settimana, sia legata al cambiamento climatico e al meteo “folle” degli ultimi tempi».

Ma al di là delle ragioni di queste nascite premature, è il fatto che siano avvenute nelle vicinanze della strada ad aver messo in allarme polizia provinciale, Provincia e associazioni. «Erano tanti anni che non si trovavano ovature e girini in quella parte del lago e la preoccupazione è legata al fatto che quando usciranno dall’acqua e faranno la metamorfosi tenteranno di raggiungere il bosco, con il rischio di essere schiacciati dalle auto» conferma Riccardo Muraro, di Sos Anfibi.

L'intervento dei volontari

Di qui l’intervento dei volontari: armati di retini, hanno ripescato dall’acqua i girini e, dopo averli raccolti con cura in vasche, li hanno trasportati nel punto prescelto per il loro sviluppo in sicurezza. Un lavoro che ha richiesto oltre cento viaggi in auto da un lato all’altro del lago, con i girini ripescati a chili e traghettati gradualmente verso il nuovo domicilio. Girini ancora in fase precocemente embrionale, lunghi un centimetro e mezzo e con sole due zampette. Perché spuntino le altre due e si trasformino in rospi e ranocchie, ci vorrà almeno un altro mese e mezzo se non due.

 

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