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Chiampo

Il piccolo Lorenzo è malato grave. I genitori: «Servono donatori»

Difetti cardiaci e di crescita per il piccolo di un anno. I genitori Elena e Alessandro: «Un trapianto di midollo osseo potrebbe salvargli la vita»
Il sorriso dei genitori del piccolo Lorenzo, Alessandro ed Elena, per infondere serenità ai possibili donatori  (Foto Matteo Pieropan)
Il sorriso dei genitori del piccolo Lorenzo, Alessandro ed Elena, per infondere serenità ai possibili donatori (Foto Matteo Pieropan)
Il sorriso dei genitori del piccolo Lorenzo, Alessandro ed Elena, per infondere serenità ai possibili donatori  (Foto Matteo Pieropan)
Il sorriso dei genitori del piccolo Lorenzo, Alessandro ed Elena, per infondere serenità ai possibili donatori (Foto Matteo Pieropan)

Ha bisogno dell’aiuto di tutti per vincere la sua battaglia, il piccolo Lorenzo. È un bimbo di Chiampo, di un anno, che necessita il prima possibile di un trapianto di midollo osseo, che può salvarlo e bloccare il progredire della sua malattia. Per questo mamma e papà, Elena Cortivo e Alessandro Benetti, si stanno dando da fare, appoggiati all’Admo, lanciando un appello per trovare un donatore compatibile.

Entrambi sono portatori sani del gene che ha fatto ammalare Lorenzo e, quindi, non lo possono aiutare. La sfida non è facile, perché tra donatore e ricevente le possibilità sono in rapporto di 1 a 100 mila e i donatori devono avere tra i 18 e i 35 anni.

La malattia del piccolo Lorenzo di Chiampo

Lorenzo è affetto da mucopolisaccaridosi, tradotto gli manca un enzima che “brucia gli zuccheri” e si accumulano negli organi. La malattia rara, diagnosticata a luglio, porta difetti di crescita, deformità scheletriche, insufficienza cardiaca, malfunzionamento di organi vitali. È curabile con un trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Il bimbo di 1 anno: le terapie per combattere la malattia rara

«Per ora Lorenzo si sta sottoponendo ad alcune terapie all’ospedale di Padova, una volta la settimana, dove con una flebo gli somministrano una cura enzimatica che lo aiuta a non fare avanzare la malattia almeno a livello osseo - spiega la mamma Elena -. Ma con il trapianto del midollo si possono bloccare l’avanzare di danni cerebrali e agli organi che altrimenti, con il passare del tempo, diventano inevitabili. Già ci sono stati alcuni danni relativi alla crescita».

I genitori, Elena e Alessandro, sperano di trovare un donatore

I genitori, che lavorano entrambi, fanno la spola tra impegni professionali, cure e visite per il piccolo Lorenzo, con l’obiettivo e la speranza di trovare il donatore. «È una cosa che ti catapulta in un altro mondo all’improvviso. Ti chiedi “perché proprio a me?” - racconta ancora Elena - ma siamo persone positive e ottimiste. La prima settimana è stata intensa, poi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo affrontato la situazione. Bisogna essere fiduciosi e reagire. Mia madre mi ha insegnato che la vita è un dono. Abbiamo trovato il supporto di una grande famiglia, così come della psicologa ospedaliera».

L’assistenza ospedaliera nell'Unità di malattie metaboliche ereditarie

Lorenzo è seguito dallo staff patavino del prof. Alberto Burlina, direttore dell’Unità operativa complessa malattie metaboliche ereditarie, dipartimento di pediatria. «I medici puntano a riuscire ad intervenire con il trapianto tra dicembre e marzo prossimo, limitando ulteriori danni della malattia».

La corsa contro il tempo per salvare Lorenzo

Una situazione, dunque, che non consente ritardi. Una corsa contro il tempo. «Il dono di midollo osseo, da non confondere con il midollo spinale, è possibile grazie a persone che si tipizzano, trovando la compatibilità. La tipizzazione si fa con prelievo salivare o con il prelievo del sangue. Se c’è compatibilità il donatore viene chiamato per sottoporsi da altri esami».

L'appello del sindaco e dell'Admo di Chiampo alla StrArzignano

Domenica 1 ottobre ad Arzignano ci sarà la “StrArzignano” e sarà presente uno stand dell’Admo con la possibilità di raccogliere prelievi salivari, per trovare possibili donatori per Lorenzo.

L’Admo Vicenza sarà poi a Chiampo domenica 22 ottobre per la tipizzazione.

«Aiutiamo il nostro piccolo concittadino che sta lottando con la malattia molto rara e per combatterla ha estremo bisogno di trovare un donatore compatibile», ha dichiarato il sindaco di Chiampo Filippo Negro. Ma la richiesta di aiuto varca i confini regionali e addirittura quelli nazionali.

«Abbiamo legami parentali in Calabria dove l’Admo sta promuovendo iniziative per trovare donatori compatibili - conclude Elena -. Anche in Brasile, dove abbiamo dei parenti, si stanno mobilitando».

Alessandro ed Elena sono fiduciosi: lo dimostrano con il sorriso che infonde serenità anche a chi potrebbe farsi avanti per donare.

Matteo Pieropan

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