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Vicenza/Noventa

Travolto e ucciso nel parcheggio dell'ospedale. Stava aspettando l'auto della moglie

«Ero andata a prendere la nostra vettura, quando sono tornata era a terra», racconta la vedova. Aperta un'inchiesta
L'ingresso dell'ospedale San Bortolo e la vittima, Sandro Canetti, 62 anni (Foto BUSATO)
L'ingresso dell'ospedale San Bortolo e la vittima, Sandro Canetti, 62 anni (Foto BUSATO)
L'ingresso dell'ospedale San Bortolo e la vittima, Sandro Canetti, 62 anni (Foto BUSATO)
L'ingresso dell'ospedale San Bortolo e la vittima, Sandro Canetti, 62 anni (Foto BUSATO)

«Mio marito stava attendendo sul parcheggio dell'ospedale San Bortolo di Vicenza il mio ritorno in auto quando ho sentito da un passante che una persona era stata investita da un'auto, sono accorsa scoprendo la tremenda verità». Così Monica Loro ripercorre, con un misto di dolore e incredulità, i drammatici momenti vissuti martedì pomeriggio quando ha perso la vita il coniuge Sandro Canetti, pensionato di 62 anni.

La tragedia nel parcheggio del San Bortolo

La coppia, residente da quasi trent'anni in via Saline a Noventa Vicentina, si era recata al San Bortolo per una visita medica alla schiena dell'uomo quando al ritorno verso il parcheggio per far rientro a casa è avvenuta la tragedia. Mentre la moglie si era allontanata per riprendere l'auto, Canetti - che, avendo qualche problema a camminare, si appoggiava ad un bastone - è stato investito da un'auto in manovra. A seguito dell'urto il noventano è caduto pesantemente a terra; è stato subito soccorso dal 118, ma il trauma cranico riportato non gli ha lasciato purtroppo scampo. È morto poco dopo al pronto soccorso. L'investitrice, sotto choc, ha ripetuto di non aver visto il pensionato; i testimoni potranno aiutare a ricostruire la dinamica dell'incidente da parte dei carabinieri del radiomobile.

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Chi era Sandro Canetti

La tragica notizia ha creato sconcerto in via Saline dove Canetti viene descritto come «una persona socievole, anche se riservata, appassionata di giardinaggio». La vittima, dopo aver frequentato l'istituto Da Vinci, aveva svolto in passato vari lavori (muratore, addetto ad un allevamento di maiali e operaio alla Veca di Albettone), ma da qualche tempo era a casa per problemi di salute e attendeva l'imminente pensione. Era iscritto alla sezione noventana dei fanti: «Una persona buona, sempre presente alle varie iniziative», lo ricorda commosso l'ex capogruppo Mario De Mori che è anche un suo vicino di casa.

Il pensionato, il cui padre Corrado gestì fino agli anni Ottanta lo storico distributore di benzina di via Broli, lascia oltre alla moglie originaria di Montagnana e che lavora alla mensa dell'ospedale Milani anche il fratello Renato e le sorelle Sandra e Ornella.

Il pubblico ministero Gianni Pipeschi ha aperto un'inchiesta sulla tragedia. Ha iscritto sul registro degli indagati la conducente del veicolo, una padovana di 50 anni di Grantorto. L'ipotesi è l'omicidio stradale. Nel frattempo ha disposto l'autopsia per fare piena chiarezza sul dramma. La velocità con cui la padovana si stava spostando non sarebbe stata elevata, ma l'impatto ha comunque avuto conseguenze devastanti. 

Felice Busato

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