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Vicenza

Zaia: «Barricate
contro i migranti
Goro fa scuola»

A destra Luca Zaia ieri in Fiera per il taglio del nastro di Medit con il presidente Matteo Marzotto
A destra Luca Zaia ieri in Fiera per il taglio del nastro di Medit con il presidente Matteo Marzotto
A destra Luca Zaia ieri in Fiera per il taglio del nastro di Medit con il presidente Matteo Marzotto
A destra Luca Zaia ieri in Fiera per il taglio del nastro di Medit con il presidente Matteo Marzotto

Se il prefetto Eugenio Soldà non esclude l’ipotesi di arrivare a requisire degli immobili, per far fronte all’emergenza immigrazione, Luca Zaia avverte con decisione: «A Goro», il paese in provincia di Ferrara dove gli abitanti hanno fatto barricate anti-profughi, «si è avuta la dimostrazione di cosa significa confiscare gli edifici. Se i prefetti pensano di agire in tal senso, sappiano che ci metteremo di traverso». Il governatore del Veneto - che ieri ha fatto tappa a Vicenza dove, accanto al presidente della Fiera Matteo Marzotto, ha tagliato il nastro della rassegna di Medit - non usa giri di parole.

Presidente Zaia, gli sbarchi però proseguono, l’accoglienza diffusa è un flop e i posti dove ospitarli si stanno esaurendo. Alla luce di questo il prefetto di Vicenza dice di non poter escludere la requisizione di immobili.

Abbiamo un governo che è diventato un tour operator e chiamarli profughi è scorretto poiché i due terzi di questi immigrati non sono affatto profughi. Penso che a Gorino si sia avuta la dimostrazione di cosa significa sequestrare gli edifici, se qualcuno vuole provare in Veneto... Non è una minaccia, è una constatazione: la proprietà privata è inviolabile e se i prefetti pensano di confiscare edifici senza l’ok dei proprietari, ci troveranno di traverso.

Altro argomento caldo, c’è chi avanza qualche preoccupazione rispetto alla riforma della sanità approvata pochi giorni fa.

C’é chi vuol far credere ai cittadini che la riduzione del numero delle Ulss andrà ad incidere sulla nostra sanità, che è la migliore in Italia. Ma è evidente che questa riduzione non ha nulla a che vedere con la qualità delle cure e nemmeno andrà ad incidere sul numero di infermieri, medici e ospedali.

Nel Vicentino però rimarranno due Ulss, compresa quella di Bassano. Perché?

Innanzitutto, una precisazione: Bassano non ha nessun mandato di far morire Santorso. Perché due Ulss? Perché c'è un'identità Pedemontana da valorizzare, in un contesto come quello di Bassano, al quale hanno sostanzialmente tolto tutto. Non si può fare una battaglia per la difesa del tribunale e poi rispondere diversamente sull’Ulss. Questo è anche un segnale a quelli che a Roma dicono che il tribunale non ci può essere.

La Fiera di Vicenza si unirà a quella di Rimini, mentre la creazione di un sistema fieristico veneto è rimasta finora un miraggio.

Se c’è una sconfitta è sempre colpa della Regione, se c’è una vittoria è sempre merito degli altri. Ad eccezione di Verona non abbiamo partecipazioni e penso che il mondo dell’impresa e i soci siano in grado di decidere il bene delle Fiere.

La Regione poteva fare di più per favorire la nascita di un polo veneto?

Finiamola con questa idea del “Grande Fratello”, che sta diventando l'alibi più utilizzato quando ci sono dei fallimenti. Nel 2013, quanto ho parlato di banca unica veneta, mi hanno detto la Regione doveva pensare alla Regione e non alle banche. I risultati si sono visti.

Roberta Labruna

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