VICENZA. Le le prime impressioni sono quelle che contano c’è da augurarsi che chi approda per la prima volta Vicenza non entri in centro storico il martedì o il giovedì, tra le 14 e le 16. Il perché è presto detto: per la città è l’ora più “buia”, un arco di tempo nel quale a terra riposano i tanti resti del mercato ambulante prima di essere raccolti e smaltiti.
Il fattore tempo può mutare. Tanto che alle volte può essere immediato. Alcuni ambulanti affermano che, alle volte, gli operatori di Aim aspettano la loro uscita di scena ben prima dell’orario di chiusura del mercato. Altri episodi raccontano storie diverse: ambulanti che si attardano fino alle 14.30 o 14.45 provocando uno slittamento temporale delle operazioni di pulizia. Come sembra essere accaduto giovedì scorso, per esempio.
Il menù che la città offre in queste occasioni è ricco: cassette di legno accatastate davanti il tempio di San Lorenzo, imballaggi di carta che posano alle basi delle colonne in piazza dei Signori, qua e là gli scarti di frutta e verdura in contra’ Garibaldi, davanti le Poste. E ancora: in piazza Duomo, in viale Roma, in piazza Castello, piazzale De Gasperi. Intendiamoci: se il paesaggio lascia a desiderare parte della colpa è imputabile a coloro che il mercato lo frequentano e che abbandonano sacchetti di plastica e cartastraccia sull’acciottolato o sui sanpietrini.