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Vicenza

Tettoie fai-da-te
È guerra tra vicini
«Servono regole»

Aumentano a Vicenza le liti per le pompeiane “fai da te”
Aumentano a Vicenza le liti per le pompeiane “fai da te”
Aumentano a Vicenza le liti per le pompeiane “fai da te”
Aumentano a Vicenza le liti per le pompeiane “fai da te”

L’erba del vicino è sempre la più verde. E la pompeiana? «È sicuramente irregolare». Prendendo in considerazione un gruppo generico e casuale di vicentini residenti in una casa confinante con una bifamiliare, una villetta o comunque un’abitazione dotata di giardino, la risposta non è così improbabile. Anzi. La tettoia fai-da-te è uno di quegli argomenti capaci di scatenare baruffe esplosive tra vicini. C’è chi si limita a un battibecco verbale, rimanendo al di qua della recinzione, e chi, invece, decide di andare oltre alle parole e di portare tutta la documentazione, la maggior parte delle volte si tratta di fotografie, in Comune per chiedere l’avvio della pratica per abuso edilizio. I casi sono numerosi «e visto che non è possibile intasare gli uffici - afferma l’assessore all’innovazione Filippo Zanetti - abbiamo deciso di stabilire regole chiare».

GUERRA DELLE TETTOIE. La tematica, certo, è seria «ma - allarga le braccia Zanetti sorridendo - in alcuni casi più che comunali siamo amministratori condominiali, considerato che dobbiamo affrontare diverse situazioni in cui i vicini di casa sono uno contro l’altro per queste costruzioni. È ovvio che l’abuso edilizio va perseguito senza pietà, tuttavia molte volte ci troviamo in circostanze in cui non è tanto la pratica edilizia il problema ma le relazioni di vicinato». Secondo quanto riferito dagli uffici comunali, il settore edilizia al momento si trova sul tavolo decine di istruttorie aperte per presunti abusi edilizi legati alla realizzazione di tettoie. «Difficilmente - continua - siamo noi ad avviare le procedure, anche perché questo tipo di strutture sono installate nel retro delle case. Sono i vicini a inviare la segnalazione». Spesso, va aggiunto, perché tra i confinanti non corre buon sangue. «Ricevuto l’esposto - aggiunge - siamo costretti a intervenire con sopralluoghi e verifiche».

LE (NON) REGOLE. Certo, la situazione sarebbe molto più semplice se quelle baruffe tra vicini non trovassero terreno fertile. Peccato, però, che non sia così, perché alla base della guerra delle tettoie c’è una normativa poco chiara. «Sul tema delle pompeiane e delle tettoie - ammette Zanetti che con i suoi tecnici è costretto a districarsi tra regole, direttive e liti - c’è una giurisprudenza abbastanza complessa. Al momento non c’è una regolamento ben preciso che disciplina le strutture. Ecco, perché nascono questi casi». Il punto di partenza è uno: «Le pompeiane devono essere delle strutture facilmente rimovibili ma i casi possono essere diversi. In ogni caso non devono fare cubatura; o meglio, possono nel caso ci sia margine. Ma non possono trasformarsi in un garage».

IL REGOLAMENTO. La conseguenza è presto detta: nei vuoti normativi si infilano i problemi e le discussioni. «Ecco perché - conclude - abbiamo deciso di inserire un paragrafo dedicato alle tettoie nel nuovo regolamento edilizio». Sarà una sorta di kit contenente le istruzioni per costruirle. «Definiamo in maniera chiara cosa sono, con che materiali e come si possono realizzare, in modo tale che non nascano più liti o presunti abusi».

Nicola Negrin

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