VICENZA. Da quarant’anni la società di Giuseppe Mecenero e della figlia Eva si occupa di giochi, e negli ultimi si è specializzata nelle slot machine, le macchinette che la ditta installa nei bar per il divertimento dei clienti. I videogiochi però attirano l’interesse criminale dei ladri, e qualche volta anche dei titolari dei locali che fingono di subire furti che in realtà commettono loro. E l’impresa Mecenero ci rimette due volte: la prima, perché i guadagni vengono sottratti; la seconda, perchè ci deve comunque pagare le tasse. Lo Stato vuole una percentuale su tutto quello che entra nella cassettina delle slot. «È un’assurdità», sottolineano arrabbiati.