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Arsiero

Stacchio dona
a Mattielli i soldi
per la difesa

La stretta di mano tra Ermes Mattielli e Graziano Stacchio.  CISCATO
La stretta di mano tra Ermes Mattielli e Graziano Stacchio. CISCATO
La stretta di mano tra Ermes Mattielli e Graziano Stacchio.  CISCATO
La stretta di mano tra Ermes Mattielli e Graziano Stacchio. CISCATO

Silvia Dal Ceredo

ARSIERO

“Io sto con Stacchio” scende in campo con un assegno da duemila euro per aiutare il rottamaio di Arsiero a sostenere le spese legali. Ieri mattina nella frazione di Scalini ad Arsiero era molto freddo, ma l’abbraccio tra il benzinaio Graziano Stacchio e il rigattiere Ermes Mattielli lasciava trasparire un sincero calore che la dice lunga su un certo tipo di sentimento, da un lato caratterizzato dalla solidarietà di chi ritiene che i due abbiano fatto bene a sparare ai ladri e dall’altro dal senso di frustrazione di alcuni di fronte a certe decisioni della giustizia.

Nel cortile di casa sua il 62enne Mattielli attendeva con tranquillità il preannunciato arrivo dei rappresentanti del “Comitato in difesa dei cittadini onesti vittime dell’ingiustizia”, e nella fattispecie del sindaco di Albettone Joe Formaggio, venuti a donargli un assegno da duemila euro per aiutarlo a sostenere le spese processuali. Il rottamaio però è rimasto sorpreso e contento quando ha visto scendere dalla Porsche Cayenne del gioielliere Roberto Zancan, anche il benzianio Stacchio. I due si salutati con una stretta di mano e un abbraccio. «L’altra sera in tv non mi hanno lasciato parlare tanto - gli ha detto Mattielli – ma volevo esprimerti pubblicamente tutta la mia solidarietà». «Anche io sono venuto qua per lo stesso motivo -gli ha risposto il benzinaio - perché ti capisco e ti sono vicino». Due uomini dai destini simili, ma dalle vicende giudiziarie diverse. Tutti e due, anche se in situazioni e con modalità differenti, hanno aperto il fuoco contro dei ladri. Per Mattielli ora è scattata la condanna a cinque anni e quattro mesi, oltre al pagamento di un risarcimento iniziale di 135 mila euro, per tentato omicidio. «Non li ho, quei soldi, e se anche li avessi non glieli darei. È stata una sentenza ingiusta che conferma come in Italia siano i delinquenti ad essere tutelati al massimo e non noi cittadini onesti». «La situazione - concorda Stacchio - è degenerata, c’è un’emergenza generale e le istituzioni devono fare qualcosa, decidere da che parte stare. Personalmente mi sento più vittima dello Stato che non dei malviventi».

La somma donata deriva dalla vendita di quasi 4 mila delle famose magliette “Io sto con Stacchio”. A consegnare l’assegno è stato il sindaco Formaggio: «Serve una riforma delle leggi e che lo Stato conceda alle forze dell’ordine di fare il proprio lavoro, anche dando qualche manganellata se serve, così uno ci pensa prima di delinquere. Se così non accadrà, ben venga qualche ladro morto che può fungere da deterrente». Mattielli ha ringraziato per la donazione, ricordando che «i soldi resteranno al comitato nato in suo sostegno, in maniera che non possano essere prelevati dalla giustizia per essere dati in risarcimento ai nomadi».

Ieri c’era anche Alex Cioni, del comitato “Prima Noi” che sta aiutando Mattielli. «Abbiamo avviato una raccolta fondi e lo assistiamo dal punto di vista logistico visto che è solo e non ha l’auto».

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