<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Sos polveri sottili, Vicenza peggio di Milano

Vicenza batte Milano, e non c’è nulla da festeggiare: la classifica è quella delle città con l’aria peggiore d’Italia. È un filotto per nulla invidiabile quello messo a segno dal capoluogo berico da una settimana a questa parte, sette giorni su sette con aria scadente e concentrazioni di polveri sottili Pm10 superiori al limite massimo di legge di 50 microgrammi per metro cubo. La sequenza degli ultimi giorni porta così a 57 le giornate totali nel corso del 2017 con un livello di smog fuorilegge: peggio, appunto, del capoluogo lombardo che si ferma a 56.

L’EMERGENZA. L’aria malata è purtroppo una costante per Vicenza e l’hinterland, anche se le misurazioni avvengono quasi esclusivamente in città. Le centraline di rilevamento dell’Arpav sono posizionate nel Quartiere Italia, oltre che ai Ferrovieri e a Schio. Dall’11 al 17 ottobre l’asticella delle polveri sottili non è mai scesa al di sotto dei 55 microgrammi per metro cubo d’aria, dato registrato domenica e lunedì, mentre il picco massimo era stato raggiunto sabato, con 80 microgrammi per metro cubo (al livello di 100 l’aria è giudicata pessima). Va poco meglio, ma non va comunque bene, ai Ferrovieri, con un massimo di 69 microgrammi nelle giornate di venerdì e sabato e solo un giorno, domenica, è scesa sotto i 50.

LA CLASSIFICA. Vicenza si posiziona quindi al quarto posto, alla pari di Venezia, nella graduatoria delle città italiane che hanno registrato quest’anno il maggior numero di superamenti (57) del tetto di Pm10. Hanno fatto peggio soltanto Torino (66), Cremona (62) e Padova (58). I numeri riepilogati da Legambiente evidenziano come l’inquinamento atmosferico sia un grave problema che attanaglia in particolare la Pianura Padana: per la sua conformazione, per il capillare insediamento di attività industriali e per la mole del traffico veicolare, l’area che va dal Piemonte al Veneto, passando per Lombardia ed Emilia, occupa tutte le prime 25 posizioni della classifica dello smog.

IL CLIMA. Ad aggravare la situazione sono le condizioni atmosferiche, e l’assenza di pioggia di questo autunno favorisce la sospensione delle polveri nell’aria. D’altra parte, va sottolineato come il caldo anomalo abbia rimandato in molte famiglie l’accensione di caldaie e stufe, una delle tre fonti inquinanti principali insieme ai veicoli a motore e alle industrie. Che il quadro sia preoccupante è chiaro all’amministrazione comunale, al punto che ha inasprito i divieti di circolazione dei mezzi più inquinanti. Da lunedì scorso fino al 15 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, non possono circolare i veicoli Euro 0 e Euro 1 e, nella zona rossa, anche Euro 2 (gasolio). E se la situazione dovesse peggiorare, lo stop sarà esteso anche agli Euro 3 diesel.

Marco Scorzato

Suggerimenti